Benjamin non voleva un minuto di più che restasse Federico ma doveva farlo rimanere, altrimenti se i suoi genitori lo avrebbero visto, erano guai.
Il moro era lì seduto ancora sul letto mentre l'altro ragazzo in piedi.
Si poteva dire che Benjamin lo stesse fissando in quella giacca e cravatta e le stava bene, era così bello però subito dopo si pentì di quello che aveva pensato, non poteva."Rimani qui" disse poi il moro afferrando dal cassetto del comodino il suo pigiama e rifilandosi nel bagno lasciando la porta un pò socchiusa.
Federico aspettò qualche minuto, anzi erano solo passati trenta secondi o un pò di più, che la porta del bagno la interpretò come un invito.
Si poggiò sullo stipite avendo la visuale del piccolo. Percorse con lo sguardo la spina dorsale, poiché l'altro le dava la schiena, fino ad arrivare al sedere sodo.
Una scarica di adrenalina si impossessò in lui, doveva diventare a tutti i costi amico di quel ragazzo ma non per tanto dei soldi che poco li importavano, ma perlopiù di un accordo.
Poi istintivamente, Benjamin sentì un brivido come se qualcuno lo stesse osservando, e dopo essersi infilato i pantaloni, si voltò e aveva ragione."Ma non mi ascolti quando ti dico che devi rimanere di là" urlò il ragazzo e a quell'affermazione la maniglia della porta che conduceva alla stanza di Benjamin si mossè verso il basso e piano piano aprirsi.
Il biondo non ci mise molto a capire, entrò del tutto in bagno chiudendo la porta alle sue spalle e rimanerci contro e Benji si avvicinò poggiando la mano sulla maniglia nel caso qualcuno volesse entrare e avrebbe visto Federico.
"Benjamin, tutto bene? Sai ti ho sentito urlare" domanda preoccupata la donna.
"Mamma tranquilla, sono al cellulare con Einar e ho risposto gridando per interpretare una persona, niente di cui preoccuparsi" rispose il ragazzo.
Neanche se ne rese conto, era a poca distanza dal biondo, le loro braccia si stavano sfiorando.
"Okay, buonanotte" e poi se ne andò e come se in quei secondi stessero trattenendo il respiro, un soffio lasciò le loro labbra.
Federico posò due dita sotto il mento dell'altro in modo tale che lo guardasse negli occhi.
"Stavo pensando a quello che ti ha detto il tuo amico" parlò il biondo.
"A cosa?" chiese Benjamin un pò in ansia per quella distanza.
"Al fatto di essere amici noi due, ti posso insegnare un sacco di cose sulle moto e su come rimorchiare ragazze e non solo una come quella là" confessò F612.
"Quella là ha un nome e si chiama Alessia e le voglio bene, quindi non ti azzardare a parlare scortesemente di lei e secondo non vorrei mai essere tuo amico" fu il turno del moro a confessare.
"Così mi ferisci, vorrei solo aiutarti"
"Ma non mi serve il tuo aiuto"
"Pensavo che i tuoi genitori ti avessero educato meglio"
Poi Federico si avvicinò ancor di più all'altro che indietreggiò e sussurrò all'orecchio del moro "sarà divertente".
Benjamin si allontanò infilandosi anche la maglia del pigiama, aprì la porta lasciando il biondo lì e si mise sotto le coperte."E comunque essendo che non si sa a che ora vadano a dormire i tuoi è meglio che me ne rimanga qui per un pò" continuò Federico raggiungendo il moro a letto.
Si tolse i pantaloni, fino alla camicia rimanendo in boxer e Benjamin guardò quello spettacolo trattenendo il fiato e subito dopo si voltò sul fianco destro dando le spalle alla finestra e di conseguenza al ragazzo motociclista.
Lo detestava.
Benjamin detestava Federico.
Il biondo si distese sul fianco sinistro e si diedero poi la buonanotte.Bè buonanotte non poteva essere poiché nessuno dei due chiuse occhio, alla fine il moro si voltò sul lato opposto pensando che l'altro dormisse e stessa cosa pensò il biondo ritrovandosi nella stanza buia a guardarsi.
La luce fioca della luna e delle sue stelle, illuminava appena i volti dei due ragazzi che erano concentrati ad osservarsi negli occhi.
Gli occhi azzurri di uno, davano luce all'altro."E se accettassi, cosa dovrei fare in cambio?" pensò a voce alta Benjamin.
"Mi aiuteresti ad imparare l'inglese poiché molti motociclisti famosi sono stranieri come Kevin Schwantz, Kenny Roberts, Eddie Lawson.." il biondo ne voleva dire tanti altri di motociclisti ma Benji lo bloccò.
"Non mi importa dei motociclisti e comunque dovrò decidere"
"Grazie Bebe" esultò Federico non facendo troppo rumore.
"Bebe? Ma che nome è?"
"Te l'ho appena affibiato, tutti noi del mio mondo hanno soprannomi e il tuo d'ora in poi sarà Bebe perché sei così piccolo e indifeso" disse il biondo toccando con l'indice il naso di Benji.
"Nessun soprannome, tu mi chiami solo Benjamin e poi non ho ancora detto sì e non toccarmi"
"Come vuoi" e per la seconda volta toccò il naso al ragazzo che si infastidì girandosi dall'altro lato e chiudendo gli occhi.
Finalmente riuscirono entrambi a dormire ma giusto il tempo che si fece già l'alba e Federico fu costretto ad andarsene prima che si svegliassero i genitori del moro.
Si voltò e vide il ragazzo con la bocca socchiusa che dormiva beatamente e immaginò un piercing sul lato destro, poco sotto il labbro, e dei tatuaggi su Benjamin.
Doveva convincerlo a non far rispettare più le sue solite regole e a farlo innamorare di lui come previsto nell'accordo.---
Flashback
*Un mese prima*
Federico era come sempre a casa di Stefano insieme a Massimo e ai gemelli senza ragazze.
Stavano fumando una sigaretta ciascuno lasciando fuoriuscire il fumo dalle loro labbra fino a quando Lion si decise a parlare per quella riunione urgente organizzata da lui."Rico, tu ami tanto le sfide, giusto?" chiese Stef.
"Assolutamente" rispose il biondo.
"Bè io e i ragazzi stavamo pensando di proporti una cosa, ovvero dovrai trovarti un bersaglio facile, trasformarlo in una cattiva persona, farla innamorare di te e che sia vergine. Ci contiamo su di te" terminò Lion e Federico accettò.
Il biondo pensò, tra tante persone che lui conosceva, chi poteva essere una vittima facile da far cadere nella sua trappola?
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Poi Federico se ne uscì da quella villa, prese la sua moto che era ancora nascosta e partì facendo abbastanza rumore che sicuramente avrebbe svegliato tutti, ma poco importava, l'unica cosa era che sarebbe voluto andare nel suo dolce letto a dormire fino a domani.
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Anche se in ritardo Buona Pasqua.
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Bl̷u̷e r̷os̷e // Fenji //
FanfictionBenjamin, quel tipo di ragazzo che è circondato da amici perlopiù falsi essendo che a scuola è molto bravo. Un ragazzo dolce e sensibile, con dei genitori avvocati e odia le feste. Tutto ciò che richiama il sabato, per lui è come una sigaretta. In...