Benjamin doveva passare quel martedì sera a casa in compagnia di quel ragazzo che non faceva altro che comandare.
Qualunque cosa doveva per forza sceglierla lui e il moro non era più padrone di casa sua nonostante i vari richiami che fece all'altro.
Poi ad interrompere quei battibecchi fu il suono del campanello che rieccheggiò nella casa.
I due ragazzi si precipitarono a scendere le scale ritrovandosi difronte alla porta d'ingresso.
Rosamunde si mise tra i due aprendo con un pulsante il cancelletto e dopo la porta.
Un'ombra camminava lungo il vialetto e i suoi passi suonavano sulla ghiaia.
Da lontano si intravedeva che aveva un'aria da ragazzo che sa tutto e se ne frega degli altri e un ciuffo biondo cominciava ad intravedersi man mano che si avvicinava.
Difatti a dare conferma ai pensieri del moro, fu una voce maschile. Quella voce."Benjamin!" e un sorriso spuntò sul volto di entrambi. Rosamunde guardò i due ragazzi non capendo come mai quel giovane dai capelli biondi e con una giacca di pelle da cattivo ragazzo conoscesse il signorino. E poi c'era Zic che alla vista di Federico, strinse in due pugni le mani facendole scivolare lungo i fianchi. Il loro odio era alquanto forte.
"Cosa ci fai qui, Rossi?" disse a denti stretti il moro tinto.
"Ciao anche a te Lorenzo, e non sono qui per te. Lo so che brami di avermi nel tuo letto, ma sono qui per il mio amico Benjamin" marchiò le ultime parole.
"Chi è lei?" chiese la domestica un misto tra sorpresa e felice che Benjamin non avesse solo quei pochi amici.
"Piacere signora! Sono Federico, un amico di suo figlio" e da parte di quelle tra persone che erano lì, partì una fragorosa risata, anche Lorenzo nonostante fosse arrabbiato con quel ragazzo si divertì a sentire quella frase.
"Ma lei non è mia madre, i miei sono partiti già. Comunque Rosamunde è la domestica" parlò il piccolo.
"Oh Federico e le tue figure di merda. Dovrei collezionarmele tutte, dalla terza elementare fino ad oggi e poi mandarle in onda su un programma 'Rossi: il genio delle figure di merda'" e Zic continuò a ridere.
"Taci Lorenzo! Se per questo con te bisogna creare un programma intitolato 'Zic e i suoi stereotipi"
"Okay, adesso smettetela voi due. Federico entra in casa se non vuoi continuare a rimanere lì fuori e farci ammalare e Zic, fai meno lo spiritoso" alzò di poco la voce Benjamin.
"Comunque signorino Benjamin, ho già preparato la cena che è in forno, basta solo accenderlo ed io me ne vado e vi lascio soli. Mi raccomando non fate guai altrimenti la signora Alessandra mi potrebbe licenziare e per qualunque cosa, non esitate a chiamarmi. Ci siamo intesi?" e un 'sì' fece spazio dalle loro bocche e la donna se ne andò.
Poiché il moro con la cucina non era molto bravo, lasciò che fu Federico a mettere mani.
Cenarono tutti e tre in silenzio.
Sguardi di sfida erano presenti tra il biondo e Zic mentre Benjamin non volendo guardare nessuno dei due, si concentrò al cibo che aveva nel suo piatto.
Terminarono di mangiare, lavarono i piatti e dopo si misero seduti sul divano.
Benjamin accanto ad un bracciolo con le gambe incrociate e la testa poggiata sulla testiera del divano.
Federico al suo fianco seduto normale.
Lorenzo, per non stare vicino al suo nemico, si mise sulla poltroncina.
A comandare cosa guardare era il moro che optò per un film d'avventura, Jumanji.
Alle scene iniziali tutti e tre prestarono attenzione, dopo Zic si distrasse a scrivere al cellulare e da lì non guardò più la tv.
Poi fu il turno del biondo che cercò di distrarre il piccolo che cedette e cominciarono a un gioco di sfioramenti.
Il moro, con le dita, percorse i tatuaggi.
Il grande sfiorò più volte una parte scoperta del fianco dell'altro.
Successivamente Benjamin si soffermò sul tatuaggio della rosa blu. Ricalcò il suo contorno molte volte finché non si decise a parlare."Cosa significa questo?" disse il piccolo indicando la rosa.
"Ahahah, non lo sa il significato della rosa? Mi sorprendi Federico che tu non gli abbia raccontato nulla" commentò Zic.
"Continua meglio a cazzeggiare con il tuo cellulare" si rivolse a Lorenzo, poi si voltò verso il moro "e non ascoltarlo, comunque mi piacciono semplicemente le rose blu e l'ho tatuata"
"Ah, okay" parlò Benjamin non troppo convinto della risposta dell'altro.
"E non vorrei farvi gli affari vostri, ma se volete fare sesso esistono delle camere" e il piccolo a quelle parole divenne rosso dall'imbarazzo mentre il biondo abbassò la testa, tutti e due punti sul fragrante.
"Ma se vogliamo farlo qui? Che problemi ci sono, Lorenzo? Ti ecciti a vedermi nudo?" lo provocò il grande.
"Fanculo" disse alla fine Zic.
Si alzò dalla poltrona trascinando i piedi e salendo le scale per dirigersi in camera.
I due ragazzi rimasi ancora sul divano, scoppiarono in una risata che terminò subito dopo che il biondo poggiò le sue labbra su quelle di Benjamin.
Lo sollevò prendendolo in braccio, percorse i gradini stando attento a non inciampare, altrimenti si sarebbero fatti male, e pian piano arrivò alla camera del moro.
Oramai sapeva benissimo quale fosse.
Entrarono e chiusero la porta alle loro spalle e il grande fece aderire la schiena dell'altro sul legno freddo della porta.
Gli tolse la felpa che andò a finire vicino la scrivania e stessa cosa fece il piccolo con la maglia dell'altro.
Poi finirono sul letto.
Continuavano a muoversi facendo sfiorare le loro intimità.
Quello, oramai, era il loro gioco. Provocarsi ma non andando mai oltre.
Il biondo si scostò mettendosi al fianco di Benjamin e carezzandogli il petto scoperto. Centimetro dopo centimetro.
Si guardarono negli occhi. Non si seppe per quanto tempo, ma durò molto.
Nei loro occhi si poteva leggere che si desideravano, o forse era solo quello che pensava il moro.
Poi il piccolo circondò il corpo del grande, toccandogli i capelli, anzi precisamente giocandoci, attorcigliando una ciocca attorno al suo dito.~~~
Questo capitolo doveva uscire domani, ma poiché il giovedì e il venerdì sono i giorni in cui ho parecchio da studiare, lo pubblico oggi.
E per le prossime due settimane non so se sarò viva essendo che ho un casino di interrogazioni e prove d'ammissione agli esami di qualifica e non saprei se riuscirò ad aggiornare, anzi continuerò oggi a scrivere altri capitoli così che quando ho un minuto libero, ne pubblicherò una alla volta.Mancano due giorni all'uscita del videoclip di Moscow Mule 😍
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Bl̷u̷e r̷os̷e // Fenji //
FanfictionBenjamin, quel tipo di ragazzo che è circondato da amici perlopiù falsi essendo che a scuola è molto bravo. Un ragazzo dolce e sensibile, con dei genitori avvocati e odia le feste. Tutto ciò che richiama il sabato, per lui è come una sigaretta. In...