c̷h̷a̷p̷t̷e̷r 60

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Era passata una settimana da quando era andato a Roma per il funerale ed era riuscito a dire a suo padre ciò che aveva dentro. Ciò che provava solo con i ragazzi. Ognuno poi è libero di amare chi vuole, non siamo noi a deciderlo, è il cuore che fa le sue scelte e si innamora di persone che neanche pensavamo ci importasse.
Aveva raccontato ad Einar di quello che era accaduto, dell'abbraccio e della reazione di suo padre e lui gli aveva semplicemente detto che aveva fatto bene a farsi avanti ma doveva provare a dare una seconda possibilità al biondo.
Una parte di lui era certa, forse gliela avrebbe data però non adesso, ancora voleva aspettare.
Aprì instagram e una notifica gli arrivò.
Una nuova persona aveva chiesto di seguirlo e poiché lui aveva il privato, doveva solo accettare.
Guardò più volte il nick. Era Zic. Quel Zic.
Non sapeva se accettargliela o meno.
Cliccò sul suo profilo per vedere qualche foto e notò che aveva messo parecchie foto e video con Federico. Alcune in cui lo baciava, altre che lo riprendeva mentre si lavava i denti. E la stessa fitta che sentì quel giorno, la provò di nuovo.
Poi andò a vedere le storie e ne aveva messa una proprio qualche secondo fa. Inquadrava il biondo, dopo inquadrava Zic e alla fine un bacio. Cavolo era fin troppo e lui che pensava di poterlo perdonare.
No, non lo avrebbe perdonato.
Federico era uno stronzo e non avrebbe creduto più a nessuna persona che gli avrebbe detto che in realtà lui teneva al moro. Certo, nei loro sogni pieni di illusioni perché la realtà era ben diversa.
Quanto detestava quelle due persone.
Non accettò la richiesta. Semplicemente segnalò alcuni post in cui c'era Federico e dopo lo bloccò. Forse era un comportamento da bambini, però non gli importava. Non doveva far dipendere la sua felicità da uno come il biondo.
Si vedeva quanto veramente gli importasse e lui che ci stava credendo.
Però adesso aveva ben aperto gli occhi.
Una seconda occasione? Neanche per sogno.
Anche se si sarebbe trovato Federico sotto casa con un mazzo di tulipani, poiché erano i suoi fiori preferiti, lo avrebbe rispedito a casa sua, anzi meglio da quell'antipatico di Lorenzo e urlandogli contro di non farsi più vedere.
Passò il resto del pomeriggio ad ascoltare musica allegra, era il suo modo per tirarsi su di morale e ci riusciva.

Il giorno dopo, passando accanto ad un negozio di skate, ne comprò uno recandosi allo skate park.
In realtà non aveva mai provato ad andare su quel coso prima d'ora però c'è sempre una prima volta a tutto ed era arrivata.
Osservò per parecchio tempo dei ragazzi che facevano acrobazie sullo skate e provò a capire come si dovesse muovere.
Salì con un piede mentre l'altro era sul marciapiede con cui si doveva dare la spinta, ci provò ma il suo tentativo fu inutile che stava per cadere. Fortuna che mise subito un piede per terra per ripararsi.
Ci provò per tutto il pomeriggio ad usare quel coso, ma era alquanto inutile. Non ci riusciva proprio. Ad un tratto andò a sbattere contro qualcuno, sollevò la testa e si trovò davanti due occhi castani che oramai aveva imparato a conoscere da quando era lì.

"Eric, cosa ci fai qui?" domandò titubante il moro.

"A volte vengo i pomeriggi qui a fare un giro in skate, è una cosa che fino ad ora non ho mai raccontato a nessuno. E tu?" parlò il ricciolo facendo con un gesto del piede sullo skate e prendendolo in mano sotto allo sguardo stupefatto di Benjamin.

"È la prima volta e non so proprio andarci su questo coso, però volevo provare qualcosa di nuovo" osservò l'oggetto sotto ai suoi piedi.

"Se vuoi posso aiutarti, alcune volte ci aiuto dei bambini a cui dò lezioni"

"Mi stai paragonando ad un bambino?"

"Una cosa del genere" e si misero a ridere entrambi.

Grazie al fantastico aiuto di Eric, il moro riuscì a stare in equilibrio sullo skate e pian piano a fare i primi passi.
Gli insegnò molte cose, dall'ondeggiare i fianchi per poter cambiare direzione al movimento con il piede per prendere lo skate in mano. Cosa che dopo miliardi di tentativi riuscì a farla il ragazzo.
Benjamin e lo skateboard erano due cose completamente opposte. Era negato per quella cosa però si stava divertendo e anche Eric si divertiva a vederlo cadere.
Ad un tratto il moro insieme al ricciolo andò verso una piccola rampa e seguì da dietro Eric. I loro skate si scontrarono, Benjamin perse l'equilibrio e si ritrovò sopra al corpo dell'altro ragazzo.
Nessuno prestava loro attenzione.
Lentamente Eric si avvicinò alle labbra del moro che si incontrarono in un bacio.
Era un bacio diverso dai soliti, cioè da quegli a cui aveva dato a Federico.
Era un bacio voluto solo da uno.
Un bacio che non faceva provare nessuna emozione.
Un bacio e basta e alla fine senza pensarci, la sua mente era sempre destinata a pensare ad un ragazzo.
Mannaggia a quel ragazzo che gli aveva oscurato la vista poiché il suo cuore e la sua testa vedevano solo ed unicamente Federico.

Bl̷u̷e r̷os̷e // Fenji //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora