Lunedì mattina, Benjamin si svegliò con un enorme voglia di fare un casino di cose. Del tipo sarebbe voluto andare a scuola nonostante non avesse più febbre ma sua madre lo fece rimanere tanto un ragazzo come lui si sapeva che non faceva mai assenze e quella era ancora la prima dell'intero anno scolastico.
"Ma almeno mamma, posso andare a cavalcare? Mi copro bene" chiese impaziente il moro. I cavalli erano la sua passione, erano tutto, gli adorava sin da bambino e non c'era verso di dirgli di no quando voleva cavalcare.
"E va bene, ma copriti" la donna che quel giorno non volle andare a lavoro per tenere a riposo il figlio, si dovette arrendere.
Benjamin salì a due a due gli scalini, prese un cappotto pesante color blu scuro, la sciarpa e un cappello neri e poi uscì.
Si recò alla scuderia guardando quei quattro cavalli rinchiusi ognuno nella propria stalla che lui a modo suo interpretò che lo stavano salutando.
Salutò cortesemente l'addetto alle stalle per poi prendere briglie e sella e farle indossare all'animale.
Montò su e cominciò a dare ordini al cavallo.
Si ricordò che il mese prossimo avrebbe avuto una competizione che consisteva in corsa ad ostacoli, esecuzione dei vari andamenti e anche una sfilata quindi avrebbe dovuto far allenare il suo cavallo."Black al trotto" disse il moro.
"Ora al galoppo" e Benjamin per non cadere si tenne stretto alle briglie.
"E infine ad ambio" e l'animale eseguì anche l'ultimo ordine imposto dal padrone.
Infine dopo aver fatto allenare per più di tre ore il cavallo, si recarono sulle rive del Tevere dove si riposarono entrambi.
Black nella gelida acqua a bere mentre il moro disteso sul prato ad osservare il vento che muoveva le nuvole.
Poi cominciò a fantasticare attribuendo ad ogni nube bianca, sparsa nel cielo, una figura. Del tipo c'era una che assomigliava ad un drago, un'altra ad un cane, ad un cavallo, a un fiore, a un cuore, ad un gelato, ad un elfo e tra tutte quelle ci fu una in particolare, era a forma di una lettera, ma non una qualsiasi, l'iniziale di quel nome, del nome di quel ragazzo. Nel cielo c'era una nuvola che assomigliava ad una "F", cioè tra tutte le lettere esistenti nell'alfabeto, proprio a quella doveva paragonarsi quella nuvola? Si domandò il moro.Passati vari minuti a riposarsi, riprese Black salendoci in sella e tornarono a casa.
Verso pomeriggio Einar si recò a casa del suo migliore amico per dargli i compiti e avvisarlo che tra due giorni avrebbero avuto la verifica di matematica e per Benjamin ovviamente le prove erano un gioco da ragazzi poiché lui studiava sempre.
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L'indomani mattina il moro andò a scuola se non prima di aver salutato i genitori che sarebbero dovuti partire.
"Ciao mamma! Ciao papà! Fate buon viaggio e divertitevi al convegno degli avvocati" disse Benjamin mentre dava i rispettivi saluti ai suoi.
In lontananza vide un'auto raggiungere casa sua e all'interno vi erano i signori Ciolini con il figlio.
Scesero e cordialmente salutarono, lasciarono le chiavi della loro auto al ragazzo grande per poi salire su quella dei genitori del moro."Mi raccomando Benjamin e anche te Lorenzo, non combinate guai in casa e qualunque cosa c'è Rosamunde" disse la madre del piccolo.
"Non si preoccupi signora Alessandra, faremo del nostro meglio a tenerle casa ordinata e pulita" parlò Lorenzo.
"Quanto sei gentile. Ci vediamo tra due settimane ragazzi" e poi, dopo aver accennato tutti un 'ciao', l'auto partì.
Benjamin si voltò verso il ragazzo accanto e si chiese perché da tutti si faceva chiamare Zic? Cioè pensava che fosse quello il suo vero nome e invece si chiamava Lorenzo. Era davvero tutto strano.
"Ma ti piaccio così tanto che non fai altro che fissarmi?" domandò Zic.
"No, pensavo a quanto stupido è il tuo nome. Lorenzo giusto? Quindi adesso dovrei chiamarti così?" chiese ironico il moro.
"Taci! Detesto quel nome ed è per questo che mi faccio chiamare da tutti, anche a scuola, con il nome Zic e adesso andiamo a scuola"
"Aspetta che chiamo Luigi l'autista"
"Ma quale autista e autista, ci sono io che posso portarti ovunque ti pare. Ho inoltre la macchina dei miei"
"Però non mi fido a venire con te"
"Giustamente di Federico sì. Va bene, rimani pure qui mentre provi a chiamare il tuo autista che proprio oggi si è preso un mese di ferie"
"Cosa? E quando mi avvertono?"
"Non lo hanno fatto perché era scontato che saresti venuto con me"
E dopo minuti vari a discutere, Benjamin lasciò che quel ragazzo tanto antipatico lo avrebbe portato a scuola. Se sarebbe stato quel giorno la sua fine, si disse che ancora doveva sposarsi e aveva un futuro lungo davanti.
Durante il tragitto non ci furono altro che battibecchi. Chi diceva una cosa e chi contraddiva l'altro. Passarono con due semafori rossi poiché erano troppo concentrati sulla conversazione e arrivarono sani e salvi a scuola.
Benjamin si schiarì le idee confermando che al ritorno sarebbe andato a casa con Einar.Difatti all'uscita se ne ritornò con il suo migliore amico senza avvisare Zic.
Arrivato a casa, salutò l'amico ed entrò dove ad aspettarlo c'era un buon profumino di pasta al forno.
Si mise seduto a tavola, aspettando che Rosamunde gli servisse il pranzo.
Non passarono neanche dieci minuti da quando era lì che qualcuno entrò in casa sbattendo la porta e fare ingresso in cucina."Quando cazzo mi avvisi che sei tornato con quello stupido di amico tuo? Quando sono gli altri a dirmelo?" disse Lorenzo incazzato.
"Non urlare così al signorino Benjamin e poi sono stata io a chiamarlo all'improvviso e a dirgli di passare a prendere il prosciutto per poi portarmelo" e il moro dopo aver sentito la donna che aveva inventato una scusa per proteggerlo, si voltò e le sussurrò un 'grazie'.
"Però poteva anche venire da me e dirmi di portarlo" continuò Zic.
"Ma non ti trovavo e ho chiesto ad Einar. Adesso smettila di gridarmi contro perché vorrei mangiare" disse Benjamin.
Il moro tinto si girò ritornando sui suoi stessi passi per dirigersi verso la sua camera provvisoria per quelle due settimane.
"E lei non mangia?" chiese Rosamunde.
"Non ho fame" e se ne andò mentre il piccolo consumava il suo pranzo in tranquillità.
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Son riuscita ad aggiornare!
Volevo domandarvi solo per semplice curiosità: andrete a qualche concerto estivo dei bimbi? Se sì, quale biglietto avete preso?
Io andrò a quello di Lecce e ho preso il pacchetto VIP e sono felice 😍
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Bl̷u̷e r̷os̷e // Fenji //
FanfictionBenjamin, quel tipo di ragazzo che è circondato da amici perlopiù falsi essendo che a scuola è molto bravo. Un ragazzo dolce e sensibile, con dei genitori avvocati e odia le feste. Tutto ciò che richiama il sabato, per lui è come una sigaretta. In...