Colonna sonora
Skillet - Awake and Alive 🎶
*****
Continuo a camminare imbufalita, alla ricerca di un taxi per farmi accompagnare a casa. Non ho intenzione di assistere a questo teatrino pietoso un secondo di più.
"Carter aspetta!" mi urla David, seguito da Colin, Josh, Max, Jasmine e Lucy.
"Andate al diavolo!" urlo, "Se vi sembra questo il modo di comportarvi dovreste tornare all'asilo!"
In quel momento sento un forte strattone alle mie spalle e vedo la borsa sfilarmisi di dosso. Un tizio col passamontagna corre via con in mano il contenitore di tutti i miei averi. Ci mancava solo questa!
"Al ladro!" urlo, lanciandomi all'inseguimento. Muovo i piedi velocissimamente: dentro quella borsa ci sono soldi, cellulare... e i documenti. I documenti che io non ho assolutamente voglia di rifare.
Vedo che lo sconosciuto si dirige velocemente verso un motorino parcheggiato lì vicino.
Oh no. Non ti porterai via il mio tesoro.Riesco a raggiungerlo, e per evitare che arrivi alla moto mi lancio sulle sue spalle furiosamente.
"Ridammi la borsa brutto stronzo!" strillo.
Lui si dimena, ma io circondo il suo addome con le gambe e gli avvolgo un braccio intorno al collo, iniziando a stringere. Il ladro comincia a non respirare e si lancia indietro per cercare di staccarmi. Prendo una bella botta alla schiena, ma continuo a stringere.
"Dormi! Dormi! Dormi!" dico, a denti stretti, aumentando la presa. Mai scippare la figlia di un generale dell'esercito americano.
Lo vedo mollare la borsa e sento gli altri raggiungermi. Max e Josh immobilizzano il fuggitivo e mi lanciano occhiate stranite.
Io mi stacco e recupero la mia borsa, abbracciandola e cominciando a coccolarla."Dove hai imparato a fare quelle cose?!" mi chiede Colin, basito.
"Merito di papà" dico, facendogli l'occhiolino.
"Ricordami di non toccare mai la tua borsa" dice David, anche lui stupito.
Scoppiamo a ridere tutti quanti per l'assurdità della situazione, per poi aspettare l'arrivo della polizia. Torniamo tutti a casa sani e salvi e io e Jasmine proponiamo a tutti, dato che la serata non era praticamente neanche iniziata, di fermarsi da noi a bere qualcosa.
Ci ritroviamo infatti nel nostro salotto, con delle birre in mano, a giocare, all'alba dei trent'anni, ad obbligo o verità. Ebbene sì.
L'unico a non aver accettato l'invito è stato Colin, ed io ne sono stata abbastanza sollevata. Non avrei sopportato un'altra rissa, per di più in casa mia stavolta."Tocca a me" sorride Max, maligno. Non capisco mai che cosa passi per la testa a quel nano da giardino.
"David!"
"Oh, mamma.." sospira lui, passandosi una mano sulla faccia. Lo vedo afferrare la birra dal tavolino del salito e inghiottirne un goccio. Ha un collo tremendamente sexy quando deglutisce.
Dimmi che non l'ho pensato davvero, Santa Madonna."Ti piace Carter?! Obbligo o verità?"
Io sgrano gli occhi, e nella stanza cala il silenzio. David lancia uno sguardo impassibile al suo amico scemo.
"Obbligo"
"Uffa, ma non è giusto! Io ero curiosa!" si lamenta Lucy. Anche lei ci si mette adesso?!
"Va bene" ghigna Max.
Lo vedo avvicinarsi a Josh e dirgli qualcosa all'orecchio.
Il modello sorride, come se si fosse illuminato, per poi cercare di trattenere una risata. Max fa la stessa cosa con Lucy, e anche lei ha la stessa reazione."Geniale. Davvero geniale" bonfonchia, cercando di non ridere.
"Pronti?" urla Max, fiero.
Josh e Lucy annuiscono, e non so perché sento salirmi lungo la schiena una certa ansia.
"VAI!" grida l'amico deficiente di David, afferradomi per i fianchi e sollevandomi come un sacco di patate.
Caccio un urlo e comincio a dimenarmi."Ma che fai! La birra ti ha bruciato l'unico neurone ancora funzionante?! Mettimi giù idiota!" mi lamento.
"All'arrembaggio, ciurma!" urla lui, trascinandomi verso il corridoio. Ma che problemi ha?!
Eppure non ricordavo che i proprietari dei supermercati drogassero le birre prima di venderle.
Dietro di noi vedo che Lucy e Josh stanno trascinando David nella nostra stessa direzione. Farò causa a quel diavolo di supermarket.
Max mi mette giù una volta entrati nel magazzino delle scope, e dopo che Josh e Lucy ci trascinano anche David li vedo chiudere la porta, accenderci la luce e ridere come i cretini.
"Ma siete impazziti per caso?!" urla David, battendo sulla porta.
"Questo è il tuo obbligo David! Stai nello sgabuzzino insieme a Carter per tre minuti esatti" ridacchia Max. Devo ricordarmi di prenderlo a pedate quando esco da qui.
"Questo è sequestro di persona, imbecilli!" urlo infuriata.
"Quando uscirai potrai denunciarci!" ride Lucy.
David si passa una mano sulla faccia, sospirando.
"Neanche fossimo al liceo"
"Se ti avvicini ti castro, ti avviso. Sono ancora arrabbiata con te per prima"
Lui mi squadra, con uno sguardo indecifrabile.
"Sei veramente testarda quando ti ci metti"
"Ci tengo ai miei diritti di cittadino libero, e si da il caso che in quanto cittadino libero io possa parlare con chi mi pare"
"Ci sono tre milioni di uomini a New York, non credo sia necessario che tu parli proprio con Colin"
"E a te che ti importa?! Sarai anche il mio capo al lavoro ma non puoi decidere cose della mia vita privata!"
"Non sto cercando di minare la tua adorata vita privata, sto cercando di proteggerti!"
Ebbene sì. Ci stiamo urlando addosso peggio delle cornacchie.
"Sei un maniaco del controllo, dovresti farti curare!"
"E tu non dovresti fidarti così a caso della gente, forse avresti più fortuna nella vita!"
"La mia vita non è una cosa che ti deve interessare!"
"Beh invece mi interessa, okay?!"
"E perchè mai?!"
Ormai gli sto praticamente urlando in faccia. Credo che tra poco ci prenderemo a pugni.
"Perché non riesco a starti lontano!"
Rimango pietrificata per un secondo.
Che diavolo ha appena detto?!"Cos-"
Non faccio in tempo a calmarmi che le sue labbra sono sulle mie, accompagnate da una foga passionale fuori dal comune. Sento le mie gambe farsi lentamente budino. Le mani di David mi accarezzano la faccia e in men che non si dica mi ritrovo con la schiena contro una parete, a ricambiare il bacio di quello che in teoria dovrebbe essere il mio capo e niente di più.
Sento il bacino di David scontrarsi col mio e il mio bassoventre freme di piacere. Non posso veramente provare tutto questo. È tremendamente sbagliato.All'improvviso sento David staccarsi da me. Mi osserva con uno sguardo smarrito, e pieno di tristezza mescolata a stupore. Quanto è grande la ferita che porta dentro in realtà?
Non facciamo in tempo a dire nulla però, che la porta si spalanca. I tre minuti sono terminati, e la mia possibilità di andare a fondo è svanita nel nulla.
STAI LEGGENDO
Quello Stronzo Del Mio Capo
Romance[COMPLETA] Semplice, estremamente goffa e dalla lingua tagliente, Carter Mills è una ragazza di ventisette anni sempre alle prese con qualche disavventura. Coltivando la sua passione per la letteratura e per la scrittura in generale, Carter lavora d...