TRENTACINQUE

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Rimango sul divano spaparanzata per ore a riempirmi di schifezze e a drogarmi di Netflix. Ho chiesto a David del tempo per riflettere su quanto ci siamo detti dato che la mia testa è completamente in balia di una tempesta senza fine. Abbiamo parlato a lungo, ma non siamo venuti a capo di niente.
Ho scoperto che lui stesso ha fatto delle ricerche su di me, ma non hanno ancora dato frutti.
Non so bene che cosa pensare e credo che scavare così in fondo alla mia vita potrebbe riportare alla luce delle cicatrici che preferirei rimanessero marginate, ma devo sapere. Non posso starmene qui a non fare niente. Ho deciso di aiutare David dandogli tutte le informazioni possibili su di me, sperando che il suo detective privato concluda qualcosa di più. Devo sapere chi è questa Miranda e perché ci assomigliamo così tanto. O meglio perché siamo l'una la fotocopia dell'altra.

Intanto che la mia testa fa le capovolte su sè stessa, mi sto concedendo uno di quei pomeriggi tutto pigrizia e nullafacenza: sulla mia Smart TV c'è Seven Deadly Sins, che episodio dopo episodio mi sta distraendo dalla mia vita fin troppo complicata. Chissà, magari anche io potrei essere la reincarnazione di Miranda, come Elisabeth di Liz. In questo caso David sarebbe il mio Meliodas, e la cosa sembrerebbe estremamente tenera, se non fosse che sono abbastanza sicura che Liz non abbia mai messo le corna alla persona che amava. Dettagli.

Sono in un punto cruciale dell'episodio, quando Jasmine si svacca di fianco a me con la delicatezza di Ciccia Amy di Peach Perfect, e mi ruba i popcorn di mano.

"Alla fine sei andata avanti a guardarlo!" esclama, felice.

Si. Jasmine è più Otaku di me per queste cose, ed ogni volta che glielo chiedo ha un nuovo anime da consigliarmi.

"Già. Vorrei seguire se la principessa non sovrastasse l'audio della Tv col suo ruminare" la prendo in giro.

"Tanto adesso Escanor secca il demone"

"Cos.. Ma sei stronza?! Lo sai che odio gli spoiler!"

Jasmine mi rivolge un sorriso perfido, continuando a coccolare la ciotola di pop corn.

"Così impari a dire che rumino"

"Sei crudele" piagnucolo.

Cerco di godermi l'episodio anche se praticamente Jamsine mi ha detto già quello che dovrebbe succedere, cercando di concentrarmi. So che Jasmine vorrebbe farmi un sacco di domande, ma gli ho detto che non ne voglio parlare. Non adesso almeno.

All'improvviso il citofono suona e Jasmine si alza controvoglia per andare ad aprire.
Dentro casa nostra si teletrasporta un omino in divisa, con in mano un mazzo di fiori gigante.

"Jasmine Rivera?" chiede il fattorino, con aria affaticata.

"Sono io"

"Pacchetto per lei" dichiara, piantandogli in mano tutti i fiori e porgendogli la penna per firmare.
Mi alzo per aiutarla, afferrando il grande mazzo. Leggo il biglietto di sfuggita: da Josh.

Cavolo, quel ragazzo è davvero cotto.

Il piccolo uomo ci saluta e se ne va, mentre io tento di non rompere niente nello spostare il mazzo. Appena mi muovo però, una spina di uno dei fiori mi si conficca in un dito.
Maledico Josh per aver scelto dei fiori con le spine e li porgo a Jasmine, che li osserva incuriosita. Quando vede il biglietto però, li sbatte sulla cucina senza neanche guardarli.

"Ehi! Mi sono punta un dito per non rovinarli!"

"Sono di quel coglione di Josh. Che marciscano"

"Senti Jas...lo so che ha sbagliato, ma tutti sbagliano una volta nella vita... forse dovresti parlarci"

"Per farmi dire altre bugie? No, grazie!"

"Jasmine... Anche se ci ha mentito lo ha fatto per non immischiarsi.. Non era lui a dovermelo dire, e io ho sbagliato ad arrabbiarmi con lui. Sono sicura che ti ama moltissimo e non vuole perderti"

Jasmine vacilla per qualche attimo. Far ragionare questa ragazza è più difficile di quanto si pensi.

"Tu dici?"

"Tu prova a parlarci. Te ne accorgerai  momento e saprai cosa fare"

Vedo la mia coinquilina sorridere e abbracciarmi forte. Dopotutto, non so cosa farei senza di lei.

Quello Stronzo Del Mio CapoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora