SEDICI

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Colonna sonora

Samantha Jade - Soldier🎶

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Arriviamo in albergo dopo aver trovato un po' di traffico sulla strada, e appena vedo di che albergo si tratta per poco non mi cade per terra la mandibola.
L'Hotel Plaza si erge davanti a noi con la sua monumentale bellezza e mi fa rimanere a bocca aperta per qualche secondo.

"Tutto bene signorina?" mi chiede l'autista, intanto che scarica i bagagli.
Annuisco cercando di non fare un lago con la bava.

"Allora?" mi chiede David, godendosi la mia faccia stupita.

"Col mio stipendio non potrei permettermi neanche di guardarlo probabilmente" commento.

"Tu comportati bene in questo viaggio e se sarà il caso parleremo di una promozione"

Gli tiro un'occhiata. Non capisco mai che diavolo gli passi per la mente.
Devo dire che non sarebbe potuto nascere con un cognome più adatto.

Entriamo nell'imponente struttura, e la hall è gigantesca, ornata da vasi, quadri, tappeti di fattura artigianale da milioni di dollari. Mi concentro sul camminare diritta: non ho neanche la valigia in mano grazie ai facchini, per cui mi basta non toccare niente. Non voglio pulire i cessi a vita per ripagare un pezzo del mobilio.

Saliamo con l'ascensore ai piani alti,e una delle hostess ci conduce davanti ad un portone enorme.

"Prego, signor Frost" fa cenno di entrare.
David entra e io aspetto sulla soglia. Non vedo l'ora di vedere la mia camera.
Vedo poi la donna lanciarmi un'occhiata strana. Ho qualcosa sulla faccia?

"Davvero incantevole... anche se non avevo chiesto un matrimoniale" dice, sfregandosi il mento.

La hostess lancia uno sguardo confuso ad entrambi.

"Ehm, mi scusi signor Frost, ma questa camera è per entrambi. La sua assistente quando ha chiamato ha richiesto una camera matrimoniale, non due camere separate"

Chi diavolo ha chiamato per prenotare questo viaggio?! E come gli è venuto in mente di prenotare una camera matrimoniale?!

"Come?!" mi scappa da dire. Verrò violentata, già lo so.

"Ci deve essere un errore. Non avete un'altra camera libera?" domanda il mio capo, lanciandole un'occhiata seccata.

"Purtroppo siamo al completo per questo weekend signor Frost. Controllerò la sua prenotazione. Per ora temo che dobbiate restare qui" ci dice, con sguardo di scuse.
I facchini portano dentro la mia valigia,e purtroppo mi tocca entrare a malincuore. Non voglio dormire col mio capo, ho bisogno di privacy. La hostess e i facchini se ne vanno, lasciandoci soli.

"Appena torneremo dovrò licenziare qualcuno" borbotta David.

Sto per dire qualcosa, ma sento il cellulare vibrarmi nelle tasche.

Da:Kayley

Non ringraziarmi. Ho fatto in modo di servirti una bella notte di sesso su un piatto d'argento》

Impallidisco. Kayley ha fatto apposta?! È lei che ha prenotato il viaggio?! Ma è scema?!

A:Kayley

Sei impazzita? Quando torno facciamo i conti》

Da: Kayley

《Sei troppo acida. Per questo ti ho procurato una notte di fuoco: scarica i nervi. Prego》

Chiudo il cellulare, imbufalita. Perché diavolo ho degli amici così impiccioni?!
Sono sicura di avere la faccia viola dalla rabbia. Non ne posso più, devo ammazzare qualcuno.

"Se ti chiedo perché sei diventata bordeaux tutto ad un tratto, prometti di non scoppiare a piangere?" mi dice il superboss, sollevando un sopracciglio.

"Divertente. Ho scoperto chi ha combinato questo macello e perché" commento annoiata.

"E sarebbe?"

"Uff.. Non importa. Sappi solo che in teoria dovremmo passare una notte di sesso sfrenato" mi scappa da dire. Accidenti ma perché non sto mai zitta?!
David mi osserva con uno sguardo divertito e con un sorriso estremamente bello. Quando non ha la faccia da capo sotuttoio è ancora più sexy.

"Beh, sei tu quella che cerca il principe azzurro, per cui la decisione è tua" ride.

Gli tiro un'occhiataccia.

"Scusa ma non mi butto mica nel letto del primo che capita"

"Io non sono il primo che capita" ghigna, mettendosi le mani in tasca e avvicinandosi pericolosamente alla mia faccia.
Sento le guance andarmi a fuoco e mi mordo il labbro. Respira Carter, non andare in iperventilazione. Ti verrà un infarto prima dei trent'anni se continui così.

"Vorresti avvicinarti a me, ma non lo fai, però sei contenta se lo faccio io. Sei tutta strana Mills"

"Chi ti dice che sono contenta?!"

"Se il mio bacio nello sgabuzzino ti fosse dispiaciuto, la botta in testa con la mazza non l'avrebbe presa Max al posto mio" sorride.

"Per forza, non posso picchiarti, sei il mio capo" bonfonchio.

Ghigna malevolo. Quando fa così mi preoccupa seriamente.

"Beh, in questa camera d'albergo siamo ripresi, quindi se proverò a baciarti qui e tu dovessi provare a colpirmi ci saranno i filmati a darti ragione"

Annuisco. Dove vuole arrivare?

"Allora ti colpirò se ci proverai" borbotto.

"Era quello che volevo sentire" 

Appena finito di parlare preme le sue labbra sulle mie. Ogni volta mi prende di sorpresa, e ogni volta il mio corpo viene percorso da una scarica elettrica intensa che fa vibrare il mio basso ventre come le corde di una chitarra elettrica.
Appena si stacca, sono paralizzata. Non riesco a dire, né a fare niente.

"Vado..vado un attimo in bagno" dico, con voce strozzata, correndo verso la porta e chiudendomici dentro a chiave. Perchè non l'ho colpito?
Perché sono rimasta lì imbambolata a fare niente?!

Quello Stronzo Del Mio CapoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora