La sera del giorno dopo...
"Sei pronta? Stiamo diventando tutti vecchi qui!" borbotto verso Jasmine, affacciandomi alla porta del bagno.
"Ehi, ho i miei tempi! Non è colpa mia se vi organizzate sempre all'ultimo"
"Sei cosciente che tu fai parte del vi organizzate vero?" urla Max dal soggiorno.
"Sta zitto!" gli risponde a tono Jasmine.
Ebbene sì. Dopo la rilassante e conciliante esperienza di ieri, neanche un giorno ed eccoci di nuovo qua.
Io e David abbiamo deciso di tornare stamattina dalla piccola vacanza dato che lui aveva degli affari da sbrigare e io... beh io ero senza biancheria pulita. Per una notte me la sono cavata, ma non avrei resistito per molto senza cambiarmi almeno le mutande.
Appena siamo tornati a casa, neanche a dirlo, Jasmine e Josh sono venuti a salutarci alla porta in mutande, segno di una ritrovata passione amorosa che in realtà mai era scomparsa. Abbiamo così deciso di organizzare una reiunion per staccare un po' il cervello da tutti i casini che sono successi... e adesso stiamo aspettando che Jasmine finisca di prepararsi."Ehi piccola, forse è meglio se ti sbrighi, gli animi si stanno surriscaldando" dice Josh, raggiungendoci in bagno.
"Lo sapete che se mi fate preparare all'ultimo finisce così. La prossima volta dovere dirmelo prima"
"Sei bellissima anche così, non c'è bisogno di fare un trattamento estetico intero per uscire" osserva Josh, accarezzandole le spalle e dandole un bacino sulla spalla. Tenerelli.
Torno in salotto e vedo David e Colin aspettare seduti al tavolo della cucina, mentre Max rimane spaparanzato sul divano con le braccia conserte a sbiffare. Si, sta volta abbiamo incluso anche Colin nella compagnia. D'altronde lui e David hanno un bel po' di tempo da recuperare, anche se non so esattamente come abbiano fatto a fare pace.
"Mio dio, tra poco comincerò a decompormi se quella non si muove" borbotta.
"Sei troppo impaziente" gli dico, svaccandomi anche io.
"Perché ti metti le gonne se poi ti siedi come un lottatore di sumo?" mi domanda all'improvviso.
"Perché fa un caldo bestiale e coi pantaloni lunghi morirei"
"Vai in giro in mutande a questo punto"
Gli tiro un pizzicotto sul braccio d'istinto.
"Ahi! Sei impazzita?"
"Sei veramente un maniaco pervertito"
"Sono solo sincero" si giustifica lui.
"Bambini, avete finito?" ci rimprovera scherzosamente David.
Finalmente Jasmine esce dal dannato bagno, e in questo modo possiamo dirigerci finalmente verso la meta della serata. Abbiamo deciso di uscire a bere qualcosa, per cui quale posto è meglio del vecchio e caro Henry's Club?
Credo che ci faremo la muffa li dentro se continueremo ad andarci.Arriviamo lì in pochi minuti e finalmente riusciamo ad iniziare questa benedetta serata. So che io e David non possiamo mostrarci troppo affetto in pubblico perché sarebbe una vera catastrofe, però possiamo sempre sembrare amici. Amici tanto, tanto legati.
Io, David e Colin ci dirigiamo verso il bancone, mentre Josh, Jasmine e Max si lanciano in pista. Quei tre hanno più energia in corpo di quanta non ne produca una centrale nucleare.
"È passato un sacco di tempo da quando siamo venuti qui assieme" osserva Colin, riferendosi a David.
"Già. Sembra ieri"
"Già anche a me" si intromette una voce fastidiosa e inconfondibile.
Ma dio mio, perché dobbiamo trovarla ovunque?
Ci voltiamo tutti verso la bionda da strapazzo, alias sorella della mia fotocopia, che ci guarda divertita.
"Che cosa ci fai tu qui? Mi sembrava di essere stato chiaro, non voglio parlare con te" tuona David.
"Solo solo uscita a prendere una boccata d'aria con delle amiche e toh... eccovi qua. Sembra che il tempo sia tornato indietro all'improvviso"
Io le lancio un'occhiataccia, mentre lei avanza, avvicinandosi a David.
"Te l'ho detto. Non puoi stare lontano da me. Non ci riusciresti, specialmente perché adesso c'è anche lei"
"Lascia fuori Carter da questa storia, Lona" si intromette Colin.
Questo non va per niente bene."Tu che diavolo vuoi? Ti senti in diritto di parlarmi solo perché sei l'ex di mia sorella? Tu non sei mai contato niente per lei. Ti usava come burattino quando si annoiava"
Che lingua tagliente.
"Se tu valessi anche solo un briciolo di quanto valeva lei capiresti il livello di sciocchezze che stai dicendo" ribatte lui.
"Io e lei siamo sempre state uguali, in tutto. È per questo che eravamo sempre in competizione. Competizione che a quanto pare io ho vinto"
"Lona, adesso smettila e lasciaci in pace" cerca di tagliare corto David.
"Oh, ma andiamo David, sul serio ti aspetti che creda a questa pantomima del ragazzo innamorato?
Non riesci neanche ad essere sincero e ad ammettere con te stesso che lei è qui solo perché è identica a mia sorella""Non sono cose che ti riguardano. Non la conosci neanche"
"Non mi serve conoscerla, ho anche io un paio di occhi, sai?"
Il nervoso che provo non ha eguali. Se David nella storia rappresentasse il mio principe, sicuramente Lona potrebbe essere paragonata alla Regina Cattiva. Perché ci deve sempre essere qualcosa o qualcuno che rovina tutto?
"Ma che diavolo hai fatto per diventare così?!" mi scappa dalla bocca.
Lona si ferma un attimo, come ad accorgersi del fatto che sono stata dietro a David tutto il tempo.
"Come prego?" mi chiede falsamente.
"Sei cattiva in una maniera assurda, e parli male di tua sorella nonostante sia morta e a Colin come se fosse il tuo uscere. Io non so che diavolo di problema tu abbia, ma a me dei tuoi stupidi complessi non me ne importa un fico secco! Sei cattiva e chi spara cattiveria muore sempre di rinculo, bella"
Lona rimane un attimo spiazzata dalla mia uscita furiosa, poi mi mostra un sorriso inquietante.
"Cos'è vuoi la guerra eh? Pensi sul serio che io sia cattiva? Bene... Se è quello che volete tutti, allora é quello che avrete"
Detto questo lancia un'ultima sguardo di sfida a David e poi se ne va, scomparendo così come è arrivata.
"Gliele hai proprio cantate" osserva Colin, lasciandomi uno sguardo divertito.
"Dobbiamo stare attenti. Spero che non faccia qualcosa di stupido" dice David, preoccupato.
In fondo, è la stessa cosa che speriamo tutti.
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Quello Stronzo Del Mio Capo
Romantik[COMPLETA] Semplice, estremamente goffa e dalla lingua tagliente, Carter Mills è una ragazza di ventisette anni sempre alle prese con qualche disavventura. Coltivando la sua passione per la letteratura e per la scrittura in generale, Carter lavora d...