TRENTUNO

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Per fortuna le prove finiscono in fretta e sono finalmente libera di andarmene a casa a poltrire. Raccolgo le mie cose dal retro del palco, compreso il copione. Spero di non aver lasciato nulla che non potrò recuperare.

"Ehi Carter!"

Mi volto, cercando la voce che mi ha chiamato e vedo Daniel venirmi incontro. L'ho visto molto spigliato durante queste prove, quindi forse non è un provolone, ma è semplicemente fatto così. Sarà meglio stare in guardia però. 

"Niente male sul serio. Nella pausa ho parlato con Irina: è vero che non sei un'attrice?!" mi chiede stupito.

"Già. Lavoravo per la Angel come redattrice fino a due giorni fa. O meglio, ci lavoro ancora, solo che Irina ha insistito e ora eccomi qua"

Mentre gli racconto la drammatica storia di come sono finita a fare la protagonista di un Musical lì, scendiamo dal backstage in platea, e intanto che continuiamo a parlare cerco David con gli occhi.

"Beh, senti, visto che sei nuova, la compagnia organizza un'uscita per festeggiare l'inizio delle prove stasera, ti va di venire?" chiede lui.

Io però sono troppo distratta: ho trovato David, ma quello che vedo non mi sta piacendo per niente. Lui e Lona stanno parlando con Irina, mentre lei gli tiene una mano intorno alle spalle. Lo ammazzo.

"Carter?" mi chiama Daniel, vedendomi imbambolata ad uccidere David con lo sguardo.

Non faccio in tempo a riprendermi che Daniel carpisce l'origine del mio malessere, e mi tira un'occhiata strana.

Io abbasso lo sguardo. Fa che non mi abbia sgamato, ti prego.

"Ah ora capisco. Sei cotta del capo, eh?"

Divento paonazza in meno di un secondo. Deve proprio dirlo ad alta voce?

"Deve essere una sorte crudele, dato che sembra avere dei trascorsi con la ex" dice David, massaggiandosi il mento.

Per poco non mi viene un coccolone sul momento.

"La ex?" chiedo, confusa, sperando di aver capito male.

"Si, Lona White, è quella bionda lì... non le leggi le riviste? Dopo il divorzio sembra che il signor Frost si sia dato da fare con la sorella di sua moglie per un po' "

Non riesco a dire nulla. Sento come se mi avessero pugnalato per la seconda volta. Ecco a che cosa si riferiva Colin quando mi ha detto che non sapevo esattamente tutta la storia.

"Non lo sapevi?" mi chiede Daniel, un po' dispiaciuto. Devo avere un aspetto orrendo.

"In effetti no, ma non importa" cerco di fare finta di niente.

"Beh, almeno sarà più facile affrontare una cotta non ricambiata adesso che sai che persona è" mi conforta Daniel, mettendomi una mano sulla spalla.

"Si, decisamente" dico, ancora sulle mie.

Non posso credere di esserci cascata come una pera. Mi ha mentito spudoratamente, mi ha raccontato la versione che più gli faceva comodo solo per.. per cosa?! Per prendermi in  giro?!

"Senti, fai una cosa: esci con noi stasera. Potrai staccare un po' "

"Beh... credo che potrebbe farmi bene. Ci sto"

Non ho nessuna intenzione di stare in casa a disperarmi per quell'idiota imbecille di Frost. Ha avuto il contentino, adesso che mi lasci in pace.

Decido di salutare Daniel e di avviarmi verso l'uscita da sola.
Attendo un taxi per qualche minuto, per poi riuscire a fermarne uno per miracolo.

"Carter!" vedo David uscire di corsa dal teatro. Ah beh, alla buon ora.

Lo ignoro spudoratamente e faccio per salire nel taxi, ma una mano familiare mi ferma per un braccio.

"Che diavolo è successo? È per colpa di quel coglione di prima? Io lo ammazzo.."

Non riesco a trattenermi e divento bordeaux dalla rabbia.

"Se ti riferisci al coglione che mi ha spudoratamente mentito sulla sua relazione con quella bionda da strapazzo solo per farsi passare da cagnolino bastonato allora si, è per colpa sua" ringhio.

David sbianca di colpo. Beccato.

"Cos'è, credevi che non l'avrei mai scoperto? Sul serio?! Con tua cognata?! Tra l'altro mi sembra che siate ancora molto legati"

"Aspetta Carter, non è come pensi"

"Non voglio ascoltarti! Mi hai raccontato un sacco di bugie! Tua moglie ti avrà anche ferito, ma una ripicca del genere fa altrettanto schifo! In più ti fai toccare come se niente fosse. Vai al diavolo!" strillo, mentre comincia a bagnarmisi il viso di lacrime.

Dopo aver urlato come una matta, torno a casa distrutta e col trucco tutto sbavato. Ho l'aspetto di uno zerbino.
Entro nell'appartamento e lancio le scarpe per terra. Voglio solo andare a dormire e non svegliarmi mai più.

"Carter! Sei a cas... oh mio dio, ma che è successo?!" chiede Jasmine, basita, appena mi vede in stato pietoso.
Dietro di lei sbuca Josh, con aria confusa e io avrei solo voglia di prendere per il collo anche lui.

"Complimenti per la recita, davvero. Potevate anche evitare" dico, lanciando un'occhiata arcigna verso il compagno della mia coinquilina.

"Carter ma che dici? Cosa è successo?" continua a chiedermi Jasmine, preoccupata.

"Perché non lo chiedi a lui?!" dico, indicando il modello dietro di lei.
Josh è sempre più confuso.
"Carter, ma di che stai parlando?" mi domanda.

Mi avvicino minacciosamente. Nessuno la passerà liscia sta volta.

"Il povero piccolo David che viene tradito dalla moglie, vero? Beh, siete usciti con noi, siete rimasti a dormire qui, negli intervalli tra una scopata e l'altra qualcuno poteva anche avvisarmi che quel porco schifoso si scopava la sorella di sua moglie!" sbotto.

Josh rimane pietrificato dalla mia sfuriata.
Jasmine spalanca gli occhi e rimane basita.

"É vero Josh?! Voi lo sapevate?" chiede, furiosa.

Josh tira un lungo sospiro e comincia a parlare.

"Non spettava a me dirtelo. Ho provato tante volte a convincere David, ma non mi ha voluto dare ascolto perché aveva paura di perderti"

"Beh, è successo comunque. Grazie tante" dico sarcastica, per poi gettarmi in camera richiudendomi la porta alle spalle.

Sento Jasmine e Josh urlare dalla cucina, e la cosa non mi fa stare di certo meglio.
Alla fine a fidarsi si ricade sempre nell'errore di pensare che le persone siano buone.  

Quello Stronzo Del Mio CapoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora