QUINDICI

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Colonna sonora

Little mix - Power🎶

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Tre giorni dopo...

Spalanco la porta del mio appartamento, e noto che Jasmine non è ancora tornata. Io sono stata da lunedì a mercoledì a Portland da mio padre, e devo dire che era da molto che non ero così tranquilla. Mi ha fatto molto piacere rivederlo e passare del tempo con lui dopo la sua ultima missione. Siamo andati a pesca, a ristorante, al cimitero dalla mamma, e abbiamo parlato un po' di tutto. Mi ha detto che tra una settimana partirà per la sua ultima meta, e poi finalmente andrà in pensione. Quando vedrò i documenti del suo pensionamento sarò comunque molto più tranquilla. Ho sempre paura per lui, dato che il suo lavoro è praticamente uno dei più pericolosi al mondo. Ho già perso mia madre, non voglio perdere anche lui in modo brutale. Preferirei vederlo invecchiare e passare con lui gli ultimi momenti. Come una vera famiglia.

Inoltre, durante il mio viaggio ho mantenuto i contatti con David, che mi ha inoltrato tutte le specifiche del viaggio a Manhattan. Ebbene sì.
Finito un viaggio, se ne inizia subito un altro: partirò infatti giusto domani mattina, per cui mi tocca disfare le valige e ricomporle in men che non si dica. Sarà il mio primo viaggio di lavoro ufficiale e desidero che vada tutto liscio.
Passo infatti tutta la sera, aiutata anche dalla mia coinquilina, a rifare la valigia più volte, accertandomi che sia tutto perfetto.

"Accidenti, e se le calze nere non andassero bene? Meglio quelle color carne?" domando in paranoia.

"Carter, Sant'Iddio è la quinta volta che disfiamo questa benedetta valigia!" mi ringhia contro Jasmine.

"Lo so! Lo so! Sono nel pallone"

"Adesso calmati. Non importerà a nessuno di che colore avrai le calze. Ti ho prestato alcuni dei miei vestiti più eleganti e firmati. Non hai nulla da temere"

"Forse hai ragione.. il fatto di andare in viaggio con David mi scombussola il cervello"

"No, è il tuo cervello che scombussola il tuo cervello. Adesso vai in cucina, ti siedi, mangi, e poi continuiamo"

Per fortuna dopo la cena mi sento più tranquilla e riesco a preparare tutto con molta più calma. Nel frattempo, David mi sta tempestando di messaggi per assicurarsi che non faccia danni.

Da: AgenteCapoDispotico
Mi raccomando, niente felponi se non per stare in stanza d'albergo》

Da:AgenteCapoDispotico
《Niente scarpe da tennis ai ricevimenti》

Da: AgenteCapoDispotico
《Ricordati di portarti un paio di mutande. Non ti presterò i miei boxer se ti dimenticherai la biancheria

Dio mio, ma quanto può essere sfacciato quest'uomo?!

A: AgenteCapoDispotico
《Ho già messo le mutande in valigia. Smettila di rompere》

Da:AgenteCapoDispotico
《 Ti sembra il modo di rispondere ad un tuo superiore?》

A: AgenteCapoDispotico
《Di solito i miei superiori non hanno il mio numero di cellulare privato, e soprattutto non mi infilano la lingua in bocca negli sgabuzzini》

Da: AgenteCapoDispotico
《Piccolo vantaggio di avere me come capo. Ora va' a dormire, non voglio arrivare tardi perché non ti è suonata la sveglia. Oh e mi raccomando, ricordati di IMPOSTARLA la sveglia》

A:AgenteCapoDistopico
《Sappi che stai confermando ogni secondo di più quanto tu sia dispotico. Notte Capo Tribù》

A:AgenteCapoDispotico
《Notte Pel di Carota》

Sorrido mentalmente. Sarà un bel viaggio, me lo sento.

La mattina dopo...

"Jasmine muoviti! Siamo in ritardo!" tuono, correndo di qua e di là per l'appartamento.

"Siamo?! Non sono io quella che deve partire!" urla lei di rimando.

Afferro la valigia e solo adesso noto che ha una rotellina che non funziona.

"Accidenti Jas! Perchè la rotellina della tua valigia non rotellina?!" tuono.

"Smettila di lamentarti e sali in macchina per dio!" mi caccia fuori la mia coinquilina.

Ci infiliamo in auto e ci dirigiamo verso la Angel tempestivamente. Ci vuole solo mezz'ora da Brooklyn a Mahnattan, ma il mio capo mi sta già tempestando di telefonate.

Arrivo velocemente davanti alla Angel per ritrovarmi davanti un Frost imbronciato e pronto a lanciarmi in un tombino.

"Cosa ti avevo detto ieri sera?!"

"Mi sono svegliata un'ora prima!" piagnucolo.

"Beh la prossima volta svegliati due ore prima! Forza muoviti!"

Mi dice, facendo cenno ai suoi di prendere la mia valigia e di caricarla sulla Land Rover. Salgo finalmente in macchina salutando velocemente Jasmine.
Finalmente il mio primo viaggio ufficiale di lavoro.
Spero di essere all'altezza. D'altronde cosa mai potrebbe andare storto?
 

Quello Stronzo Del Mio CapoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora