VENTIQUATTRO

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Colonna sonora

The other side - The greatest showman🎶

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Carter

Rimango a fissare il soffitto per minuti interminabili. Ho le occhiaie lunghe chilometri e mi sento come se fossi stata appena investita da uno schiacciasassi. Io odio la mattina più di qualsiasi altra cosa al mondo.

Non ho dormito molto stanotte, perché il mio cervello ha messo in funzione la fabbrica delle paranoie proprio dopo essermi sdraiata, e non mi ha fatto dormire fino alle tre del mattino. E oggi devo andare a lavorare. Che bello.

In realtà le mie paranoie però derivano tutte da una sola fonte: David. Eravamo d'accordo sul troncare questa follia del principe azzurro dopo essere tornati a Brooklyn, e lui che fa? Dopo neanche un giorno si presenta da me col pranzo, mi fa sciogliere le ovaie e passa con me tutto il pomeriggio. Non so se odiarlo profondamente per essere così tremendamente insistente o se amarlo per tutte queste attenzioni. Perché sono attenzioni che non rivolgerebbe ad una qualunque.

Cioè per scegliere Chad non ci hai messo neanche tre secondi, mentre per dire di sì a David ti serve la circolare controfirmata dal Papa?

Sono semplicemente più attenta alle mie scelte, coscienza.

Carter e attenta non sono due vocaboli che possono stare nella stessa frase.

E invece ci stanno eccome.

Se avessi un corpo tutto mio ti avrei già preso a calci sui denti.

Che simpy.

Provo ad issarmi dal letto, ma la forza di gravità non mi assiste. Mi sento una patata cotta al sole.
Mi trascino a tentoni verso l'armadio e cerco di selezionare qualcosa di decente da mettere per andare a lavorare mentre la mia mente rimane nel mondo dei sogni, dopodiché entro in bagno controvoglia per prepararmi.

Ci metto una vita ad uscire di casa, e infatti arrivo in ufficio in ritardo.

"Finalmente! Quando pensavi di arrivare?" mi accoglie una voce familiare appena arrivo al mio piano.

Kayley mi guarda con le braccia conserte ed un sorriso che la dice lunga su cosa stia pensando. Devo ancora ucciderla per il giochetto della camera che mi ha combinato.

"Allora? Ha funzionato? Avete fatto ses.."

Sgrano gli occhi e gli premo una mano contro la bocca, trascinandola di peso nel mio ufficio. Spero che nessuno abbia sentito.

"Ma sei scema per caso?! Vuoi che lo sappiano anche i muri?!" mi stizzisco.

Kayley sgrana gli occhi dalla sorpresa.

"Allora è successo! Finalmente Carter, ti ci voleva, adesso sarai molto più rilassata"

"Non illuderti che la passerai liscia, piccola ingannatrice, ma la cosa che mi preme di più adesso è che tu tenga la bocca chiusa. Non devi dirlo a nessuno, chiaro?" mi impongo.

Kayley mi guarda con un sorrisetto furbo e annuisce.

"Va bene Miss Paranoia, nessuno verrà a saperlo, tranquilla. E adesso dimmi.. com'è stato?" dice curiosa.

Apro la bocca per rispondere, ma mi blocco. Che posso dire? Che sono stati i tre giorni e soprattutto le tre notti più belle della mia inutile vita da combinaguai? Che il mio capo si è proposto di farmi da principe e che ho preso una valanga di insulti da una tizia bionda che mi ha scambiato per una bambola gonfiabile alla festa di una delle donne più ricche del mondo?

"Intenso" riesco solo a dire.

"Oh avanti, non fare la preziosa! Voglio sapere tutto!"

All'improvviso mi sento come se qualcuno mi stesse osservando dal vetro del mio ufficio.

"Beh ecco io..."

Appena sto per iniziare a parlare però sento una voce sulla porta che attira la mia attenzione.

"Olivia! Ho trovato la mia Olivia!" esclama una donna di più o meno cinquant'anni, vestita in modo bizzarro e dall'aria eccentrica. Ha i capelli corti e tinti di castano, degli occhiali da sole da mosca, un vestito nero lungo e un pellicciotto bianco addosso. Ha anche una borsetta con dentro un povero topo tremante dall'aria poco amichevole. Inoltre mi sta indicando in modo inquietante. Ma chi diavolo è?

Me la ritrovo davanti che mi osserva, abbasandosi gli occhiali. Dietro di lei un David sconcertato osserva la scena.

"Tu sei perfetta per la mia Olivia!" esclama, alzandomi il mento con un dito e continuando ad osservarmi.

"Io che?" chiedo confusa.

"Irina, non credo che lei..."

"Sciocchezze! Abbiamo risolto il problema principale!" lo interrompe lei.

"Scusate ma continuo a non capire" cerco di intromettermi. Chi è questa pazza?
Kayley intanto assiste alla scena, sconcertata quanto me.
David sospira e i nostri occhi si incontrano, dubbiosi.

"E va bene... Irina, lei è Carter Mills, una delle nostre dipendenti migliori, Carter, ti presento la donna più influente nel mondo della scrittura teatrale: Irina Volkov"

Rifletto su questo nome per qualche attimo. Ho sentito molto parlare di questa donna alla Angel, da sempre, eppure non sapevo neanche che faccia avesse.

"Molto piacere"

Le tendo la mano ma lei mi ignora totalmente, continuando ad analizzare i miei vestiti e capelli.

"Ho qualcosa che non va?" chiedo alla fine. Lei mi osserva e non dice nulla per qualche secondo.

"Oh no cara, al contrario. Tu sarai l'interprete nel mio nuovo musical.. sarai la mia Olivia" sorride beffarda.

Musical? Interprete? 

"Aspettate.. volete che reciti in un Musical?" chiedo sconcertata.

"È naturale tesoro, sei il personaggio femminile principale"

"Che?! Ma..ma.. ma io non so cantare, sembro un gatto che è appena stato investito, e poi non so neanche recitare.. perché io?!"

"Perché tu sei identica a come avevo immaginato la mia Olivia, tesoro. Un attrice con la parrucca farebbe decisamente una figura orrenda rispetto a te. Ne ho viste a quintali fino ad ora e nessuna mi ha convinto, ma tu...ti ho inquadrata subito... Tu diventerai una stella...un paio di lezioni di canto e potremo cominciare.. È deciso signor Frost. Possiamo procedere. Le farò avere tutti i dati quanto prima" dice poi, andandosene.

David rimane ad osservarmi, incerto.
Che diavolo significa tutto questo? mimo con le labbra, irritata.
Scusa, poi ti spiego mi risponde lui, mimando un sorriso di scuse e andandosene.

Bene. Sono ufficialmente la protagonista di un musical. Cosa potrebbe andarmi peggio in questa giornata?!

Eee dopo tanto tempo sono tornata. Perdonate l'attesa, ma avevo delle idee da mettere in ordine. E adesso, nei prossimi capitoli, scoprirete tutto il mio disagio. 

Quello Stronzo Del Mio CapoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora