TRENTASETTE

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Il mondo è mio
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Gigi D'Alessio e Anna Tatangelo
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Si, so che a molti di voi D'Alessio non piace. In genere neanche a me, ma questa canzone rende troppo l'idea.

Rimango ad osservare David per minuti interi, mentre si muove dietro ai fornelli della cucina. Ha deciso di preparare lui la cena, e io ho deciso di lasciarlo fare solo perché lo stomaco vuoto mi sta davvero uccidendo.
Non mangiare per più di due ore potrebbe portarmi sul serio ad un calo di zuccheri, con conseguente morte certa.

Vedo il mio uomo giocherellare con la padella e muoversi qui e là controllando ogni dettaglio.

"Io come minimo avrei già rovesciato tre pentole su quattro" commento, mentre David rimane assorto nei suoi pensieri.

"Motivo per cui tu non cucini" sorride, mentre si da alla pazza gioia tra i fornelli.

Ad un certo punto sento il tavolo cominciare a vibrare, e mi rendo conto che a suonare è il cellulare di David, rimasto sul tavolo come se niente fosse.

"Puoi rispondere perfavore? Tanto non dovrebbe essere nessuno di importante" mi chiede gentilmente.

Annuisco e premo distrattamente la cornetta verde, mettendo in vivavoce.
E appena capisco di chi si tratta, per poco non spacco il tavolo con un pugno.

"David, finalmente ti sei deciso a rispondermi. Sembrava stessi evitando in tutti i modi le mie chiamate... beh, non importa.
In ogni caso ho saputo che non ti frequenti più con quella brutta copia di mia sorella... se ti va di parlare o.. di fare altro per distrarti, io ci sono"

La voce di Lona mi attraversa i timpani come un trapano. Sto per mettermi ad urlarle contro, quando David si presenta di fianco a me con un'espressione furiosa in viso. Lo vedo afferrare il telefono e togliere il vivavoce, per poi dirigersi verso il salotto. Non lo avevo mai visto così arrabbiato.
Beh almeno so che la stava evitando, per cui non è andato con lei quando abbiamo litigato.

"Quale parte di non cercarmi più non hai capito, eh Lona?! Ero stato chiaro, tra noi non c'è mai stato nulla, e mai ci sarà" sbraita, mentre io orgoglio dalla cucina. Le due stanze sono talmente vicine che riesco a scorgere anche quello che dice lei.

"Non c'è bisogno di agitarsi tanto. Lo so che in fondo mi vuoi ancora, perché l'unica che ti ha fatto stare bene dopo quello che ti ha fatto mia sorella sono stata io. È merito mio se sei ancora in piedi, e lo sai che senza di me non saresti andato avanti"

Comincio a sbirciare lentamente. Scoppierà il finimondo?

"Se osi chiamarmi un'altra volta ti giuro che ti denuncio. Sta' fuori dalla mia vita e lascia stare Carter"

Detto questo lo vedo buttarle giù il telefono in faccia, e tornare in cucina con un'ombra spaventosa sul viso.
Aspetto qualche secondo prima di parlare, in modo da lasciarlo sbollire.

Decido di alzarmi e di andare ad abbracciarlo da dietro, appoggiandogli le mani sul petto. David si irrigidisce, poi si volta verso di me, e per un attimo rivedo lo stesso sguardo di disperazione che avevo visto quando lo avevo lasciato.

"Senti, se sei arrabbiata e vuoi andare a casa lo capisco, in un paio d'ore..."

Non lo lascio finire, e cerco la sua bocca con la mia. Assaporo le sue labbra umide,e una sensazione di calore mi pervade il petto.

Quello Stronzo Del Mio CapoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora