QUARANTASEI

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"Credi sia la scelta migliore?"

"Per il momento sì"

Il panorama dal finestrino continua a scorrere veloce e i miei pensieri si perdono nella vastità delle colline.

"Non devi preoccuparti, sistemeremo tutto Carter"

"E se non funzionasse? Se sarò costretta ad abbandonare il lavoro?"

"È inutile pensarci ora. Devi allontanarti per un po' da Brooklyn e rilassarti. Ci penserò io a risolvere questo macello"

"Ma non capisci David? Mi odieranno tutti"

"Nessuno ti odia Carter. Ti prometto che si sistemerà tutto. Noi ora dobbiamo pensare a rimanere insieme"

David mi accarezza dolcemente la mano, cercando di tranquillizzarmi, eppure io non sono calma neanche un pochino. Abbiamo deciso di partire per allontanarci dal fulcro del macello. Le nostre foto sono state rese pubbliche e la mia vita da normale dipendente della Angel è andata a finire diritta nel bidone degli scandali giornalistici.

"Almeno vuoi dirmi dove stiamo andando?"

"In un posto che ti piacerà parecchio"

"Uffa, già sono agitata di mio"

"Ti fidi di me?"

"Ma certo... Solo che mi sento troppa pressione addosso"

"Capisco come ti senti... I giornalisti non sono mai facili da zittire quando si tratta di scoop, ma vedrai che le acque si calmeranno"

Sospiro sonoramente.

"Beh almeno so che tu, Jasmine, Josh e gli altri sarete con me"

"Già. Stanno tutti venendo in questa breve gita solo per te"

"Vi adoro"

Dopo un lungo viaggio in macchina finalmente arriviamo in una bellissima casa di montagna, diversa però dall'ultima casa che avevo visitato con David.

"Ma quante case hai esattamente?" domando confusa.

"Quella della scorsa volta era privata, questa ha molte più stanze, apposta per ospitare gente. L'ho fatta preparare per tutti"

"Accidenti" esclama Jasmine, scendendo dalla macchina insieme a Josh e Max.

"Sei rimasto spaccone come una volta Frost" dice scherzosamente Colin, una volta sceso anche lui dall'auto.

Staremo qui per una settimana e anche se a Brooklyn ho una carriera e una vita sociale che sta cadendo a pezzi per ora voglio cercare di godermi questo momento. I bei momenti sono l'unica cosa a cui posso aggrapparmi ora.

"Bene, ho fatto preparare una camera per noi due, una per Jasmine e Josh, e una per..."

Max e Colin sgranano gli occhi e si fissano in cagnesco l'un l'altro.

"Non puoi averlo fatto sul serio" ringhia Max.

"Non sono mica uno stupratore seriale sai?" ribatte Colin.

"Beh scusa se preferisco dormire di fianco a delle belle donne rispetto ad un metallaro dal petto villoso"

"Metallaro dal petto villoso? Sei un uomo, una dama d'alto borgo o che cazzo? Mica dobbiamo scopare"

"Piuttosto me lo faccio tagliare"

David scoppia in una fragorosa risata, interrompendo la conversazione.

"Sapevo che avreste reagito così. Ho fatto preparare due camere separate"

"Grazie a dio" sospira Max.

"Il metallaro dal petto villoso ringrazia" lo prende in giro Colin.

Questa vacanza si prospetta un vero macello. Entriamo nella dimora per gli ospiti di David, e come al solito dentro vi è un panorama mozzafiato, tanto quanto quello esterno.

Ci sistemiamo nelle rispettive camere e decidiamo di dedicarci un po' al relax, prima di riunirci per la cena.
Vado a farmi un bagno caldo per rilassarmi, e di colpo mi tornano in mente tutti i brutti pensieri di poco prima. Tutte le mie paure si sono realizzate: ora probabilmente sono davvero sola al mondo. Non che rimanere con David mi dispiaccia, ma se un giorno dovessimo rompere a me chi rimarrebbe? Jasmine un giorno andrà via con Josh, e io rimarrò da sola con me stessa.

Ad un certo punto il suono del mio cellulare mi fa riprendere da questi pensieri assurdi. Esco dalla vasca avvolgendomi in un comodo accappatoio, dopodiché guardo chi mi sta telefonando.

"Pronto?" rispondo incerta.

"Carter! Santo cielo, menomale.. È da due giorni che non sei a lavoro e mi chiedevo se fossi stata rapita dai paparazzi"

"No, è solo che avevo bisogno di staccare un po'... Non sono in città ora"

"Capisco, hai fatto bene"

"Odio dovertelo chiedere Kayley, ma devo saperlo... La situazione è così tragica?"

"Se mi stai chiedendo se non si fa altro che parlare di te e David la risposta è sì, ma i giudizi sono piuttosto altalenanti"

"Altalenanti?"

"Già. C'è gente invidiosa che sparla, e gente che tifa per voi due, tipo me"

Tiro un grosso sospiro.

"Mi sento una persona orrenda"

"E perché? Perché hai una relazione con David? Chiunque si sarebbe comportata come hai fatto tu, possono parlare quanto vogliono ma è così"

"Tu dici?"

"Certo. Io per prima lo avrei fatto, e al diavolo l'azienda. Non ti hanno assunta per merito di Frost, hai sempre dimostrato di lavorare duro e di certo il fatto che stiate insieme potrà solo giovarti se è davvero quello che vuoi"

Sento gli occhi inumidirsi leggermente.

"Grazie Kayley, sei un'amica"

"Di niente. Chiamami se hai bisogno. Aspetto con ansia il tuo ritorno baby!"

Chiudo la chiamata e tiro un sospiro di sollievo. Kayley ha ragione. Anche David ha ragione. Hanno tutti ragione: sono Carter Mills, e insieme alle persone che mi vogliono bene posso affrontare qualsiasi cosa. Anche una stronza galattica come Lona.

Comincio a vestirmi, sta volta con un bel sorriso di sollievo. Tornerò più forte.

Quello Stronzo Del Mio CapoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora