Mi passo le mani tra i capelli e cerco di rimanere lucida quel poco che basta per non dare di matto.
"Non sai quanto mi dispiace" mi consola Jasmine, accarezzandomi la schiena.
"Beh almeno non vi hanno beccato mentre facevate sesso" commenta Max, cercando di risollevarmi il morale.
"Max non è il momento" lo rimprovera Josh, accorso anche lui in nostro soccorso.
"Dobbiamo trovare una soluzione" afferma Jasmine, alzandosi dal divano e cominciando a camminare per la stanza avanti e indietro.
"Ormai è fatta, non c'è bugia che tenga" sospiro, rassegnata al fatto che la mia vita non sarà più quella di prima.
Il telefono squilla per la milionesima volta nel corso della giornata e Jasmine afferra la cornetta in modo seccato. La vedo lasciare parlare l'interlocutore per qualche secondo, dopodiché alza gli occhi al cielo e chiude la chiamata come se niente fosse.
"Mio dio se sono insistenti i giornalisti" sbuffa.
"Questo è davvero un bel guaio" commenta Josh.
Ad un certo punto sentiamo bussare alla porta dell'appartamento e mi alzo per andare a sbirciare dallo spioncino che non sia nessuno di impiccione. Dal piccolo foro intravedo la faccia di Colin, per cui decido di aprire la porta e lo faccio entrare velocemente.
"Ciao" mi saluta, con una certa ansia nella voce.
Lo abbraccio e per poco non scoppio di nuovo in lacrime. La mia intera vita è andata a puttane, e non so cosa fare per rimediare.
"So che è difficile, ma ho delle novità" mi dice, accarezzandomi la testa come fosse un fratello maggiore.
Sollevo le sopracciglia e lo guardo negli occhi, attendendo ansiosa di sapere.
"Di che tipo?" chiede Josh, ancora più in ansia di me.
"Anche se il grosso del danno ormai è irreparabile, David ha sporto comunque denuncia per la foto. Il detective è un nostro vecchio conoscente, per cui si è mobilitato subito e non ci è voluto molto a scoprire che cosa è successo"
Colin prende un respiro e sembra che sia incerto se raccontare o non raccontare il seguito.
"Il capo della rivista che ha pubblicato la vostra foto ha parlato di un uomo alto e moro, sui 35 anni, di nome Fred, che gli ha passato la foto in via confidenziale"
Il nome non mi dice nulla in un primo momento, per cui non capisco dove voglia andare a parare.
"Perciò? Che significa?" domando confusa.
"Conosciamo un solo Fred. È l'autista personale di Lona" ringhia Josh, piuttosto nervoso.
Mi mordo la lingua e per poco la mia testa non detona al solo sentire quel nome. Quella stronza ci ha incastrati, e ha deciso di darci in pasto ai paparazzi solo per il puro piacere di vederci andare in crisi.
"Che cosa?! Quella troia da battaglia cerca rogne! Aspetta che le metta le mani addosso..." esplode Jasmine.
"Amore forse dovresti calmarti" cerca di tranquillizzarla Josh.
"Calmarti un cazzo! Ha ferito la mia migliore amica, e per colpa del suo pensare coi neuroni del culo adesso rischiamo di trovarci la casa piena di paparazzi da un momento all'altro. Come minimo gli devo rifare il naso a suon di pugni"
"Jas, Josh ha ragione, non concluderemo niente se non ci calmiamo. Per ora la situazione è questa, per cui è meglio lasciar sfumare il polverone iniziale e aspettare istruzioni da David" dico, cercando di non farmi prendere dal panico.
Ci guardiamo tutti, mentre ognuno cerca di trovare qualcosa di giusto da dire in questa situazione.
"E comunque un pugno su quel muso rifatto se lo meriterebbe" borbotta Jasmine sottovoce.
Un piccolo sorriso mi si dipinge sul volto. Saranno giorni difficili, ma con loro intorno probabilmente non andrà poi così male. Per la prima volta sento di non essere più totalmente sola, e questo mi conforta più di ogni altra cosa.
L'affronteremo insieme. E vinceremo.
STAI LEGGENDO
Quello Stronzo Del Mio Capo
Romance[COMPLETA] Semplice, estremamente goffa e dalla lingua tagliente, Carter Mills è una ragazza di ventisette anni sempre alle prese con qualche disavventura. Coltivando la sua passione per la letteratura e per la scrittura in generale, Carter lavora d...