[COMPLETA]
Semplice, estremamente goffa e dalla lingua tagliente, Carter Mills è una ragazza di ventisette anni sempre alle prese con qualche disavventura. Coltivando la sua passione per la letteratura e per la scrittura in generale, Carter lavora d...
Cammino velocemente insieme a David e Irina, con l'ansia da prestazione più alta che abbia mai provato. Le mie lezioni di canto sono finite, e oggi incontrerò ufficialmente la compagnia teatrale con cui dovrò lavorare per le prossime due settimane, cercando di mettere su uno spettacolo decente. Ho cercato più volte in questi giorni di ricordare a tutti quanti che il mio sogno era di fare la redattrice, non la cantante o cose del genere, ma sono stata beatamente ignorata, nonostante pure il supporto pieno di David, che ha cercato di convincere Irina più volte a cambiare attrice senza riuscirci. Se questo spettacolo andasse in porto sarebbe un grande traguardo per la Angel, tuttavia non mi piace che il tutto pesi sulle mie spalle. Spero di riuscire a rendere almeno la metà di quanto si aspettano tutti da me.
Inoltre, nonostante la relazione con David sia particolarmente florida in questo periodo, le parole di Colin continuano ad attraversarmi la mente come un proiettile a freddo. Non so cosa stesse esattamente cercando di dirmi. So per certo che non mi ha raccontato tutto, e in un certo senso lo capisco. Non è un discorso semplice da affrontare, ma la curiosità mi assilla continuamente. Vorrei davvero sapere se c'è qualcosa di preoccupante dietro alle parole di Colin. Normalmente non dovrei fidarmi di lui, dato che per quanto ne so potrebbe essere una persona non esattamente fidata.
Arriviamo finalmente davanti al Kings Theatre, uno dei più grandi teatri di Brooklyn, ed entriamo nella gigantesca struttura. Ad aspettarci ci sono già tutti i membri della compagnia teatrale: attori, tecnici, musicisti, e chi più ne ha più ne metta.
Irina, appena arrivati, ci intima di sederci, e comincia a parlare con tutti ad alta voce.
"Buongiorno signori. Oggi siamo qui per iniziare ufficialmente le prove per il musical che farà la storia di questa stagione teatrale"
Molto umile, come sempre.
"Sono qui oggi per annunciarvi che ho trovato finalmente la mia protagonista, Olivia: la signorina Carter Mills!" continua, indicandomi. Tutti si voltano verso di me, mentre io cerco di fondermi completamente con la poltrona per non essere notata. Quando noto che il mio tentativo di metamorfosi sta fallendo, faccio un piccolo cenno con la mano in segno di saluto.
"Bene, tra dieci minuti cominceremo a lavorare. Buona fortuna!"
Detto questo, Irina si dirige verso un team di signori piuttosto robusti, che immagino siano tecnici o roba del genere.
"È stato più imbarazzante di quanto mi aspettassi" borbotto a David, che cerca di non scoppiare a ridere data la mia faccia traumatizzata dalla troppa attenzione.
Ci alziamo tutti, chi per andare al bagno, chi per scroccare un caffè al bar del teatro, rimasto aperto solo per noi.
Ad un certo punto sento una voce sconosciuta che mi parla.
"E così tu sarai la mia Olivia eh?"
Mi volto per capire già chi devo picchiare, e quando lo faccio vedo un ragazzo davanti a me, biondo, capelli più o meno lunghi, faccia da stronzetto. È piuttosto muscoloso e ha una certa carica erotica, eppure ho una voglia irrefrenabile di prenderlo a calci.
"Piacere, Daniel Green. E tu saresti, bella fanciulla?" mi domanda, prendendomi la mano e dandomi un leggero bacio sul dorso. Un signore d'altri tempi?
"Bella fanciulla?" mi viene solo da chiedere. Che tizio strano.
Il ragazzo osserva la mia faccia sconosciuta e scoppia a ridere. Bene, neanche il tempo di cominciare e già sono ridicola.
"È un modo di dire" dice solo.
"Ah. Capisco. Beh, sono Carter" dico, impacciatamente.
Mentre parlo con il tizio sento l'aura di un David supersayan incazzato, pronto a neutralizzare l'avversario Daniel Majin Boo in un solo colpo.
"Nome particolare per una bella ragazza come te"
Sono al limite dell'imbarazzo. Io e David dobbiamo mantenere le distanze se non vogliamo dare luogo ad uno scandalo giornalistico, ma in questo momento gradirei tanto un aiutino. Non sono deficente, lo so che quando arrivano dei complimenti da un uomo sconosciuto si va sempre a parare in un certo posto.
"Daniel!" una voce stridula si affaccia alle mie orecchie, e vedo comparire una ragazza minuta dalle tette inspiegabilmente grandi dietro al mio collega. Ha uno sguardo arcigno e sono sicura che se potesse mi avrebbe già fatto a pezzi con un ascia.
"Dobbiamo andare a provare il palco. Vieni?" dice solo.
Vorrei presentarmi, ma non vorrei essere messa al rogo per qualche parola sbagliata.
Daniel alza gli occhi al cielo.
"Arrivo... allora ci vediamo su, principessa Olivia" dice, prima di andarsene e seguire il piccolo tornado isterico.
"Già.." mi viene solo da dire.
Una volta volatilizzatosi, chiudo gli occhi sospirando e mi scappa un menomale tra i denti.
"Quel tipo non mi piace neanche un po' " ringhia David, al mio fianco.
"Me ne sono accorta. Ho sentito la tua nuvola di morte fino alle viscere" dico.
"Se non sta al suo posto temo che molto presto quello la avvertirà sulla sua pelle in versione reale"
Mi viene da sorridere.
"Rilassati. Di Mr. Stronzaggine e Sex appeal ce n'è uno solo"
David ricambia il sorriso. La nostra prima sfida è alle porte.
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