6) Proposta indecente

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Fabrizio's POV

Mi sedetti su una poltrona di velluto blu, mentre Kayra rimaneva in piedi. La guardai con aria interrogativa: - Nun te siedi?

- Mi sta veramente scoppiando la testa! - esclamò lei, portandosi le mani alla fronte.

- Che prenni de solito? Pe' er mal de testa, dico.

- Toradol... sta nel bagno...

- Ce posso anna' io?

Kayra si lasciò cadere sul divano: - Sì, per favore!

- Ok, damme n'attimo...

Tornai in cucina e l'attraversai ad ampie falcate, arrivando in bagno e rendendomi conto di non sapere dove mettere le mani.

- L'armadietto sopra al lavandino! - mi urlò Kayra dal salotto.

Annuii come un idiota: come se lei avesse potuto vedermi!

Aprii l'armadietto e trovai il toradol. Un sacchettino bianco di carta attirò la mia attenzione. Lo presi e lo aprii, estraendone una boccetta e un flacone di pillole. Osservai il flaconcino. "Per dormire", c'era scritto sopra, seguito dal nome di Kayra. Lo riposi, concentrandomi sulle pillole. "Per gli attacchi di panico", recitava la targhettina bianca.

Cazzo, quanto male era ridotta?

- Fabrizio, hai trovato... - la voce di Kayra alle mie spalle mi fece trasalire.

- Kayra, io...

- Mi ero dimenticata che stessero lì... - mormorò lei a bassa voce, reggendo tra le mani tremanti un bicchiere d'acqua.

Rimisi tutto al proprio posto, rivolgendole un'occhiata preoccupata.

- Kayrè... che è quella roba? - domandai serio, il cuore stretto in una morsa poco piacevole.

- Quella roba... - Kayra deglutì a vuoto un paio di volte - ... quella roba è ciò che mi permette di andare avanti... - ammise lei a testa bassa - ... mi passi il toradol, per piacere?

Presi la scatolina e feci pressione sul blister, lasciandomi cadere sulla mano una pastiglia. Mi avvicinai a lei molto lentamente: - Apri 'a bocca... - dissi a bassa voce, allungando la mano per metterle la pastiglietta tra le labbra. Kayra divenne rossa come un peperone ed io mi aprii in un sorriso soddisfatto - Eccola qua, 'a Kayra che me piace! Allora ce stai ancora! - lei prese il toradol, bevendo un po' d'acqua.

- Non me ne sono mai andata... non veramente... - replicò lei piano.

Feci per avvicinarmi a lei, ma una voce acuta ci fece sobbalzare.

- Oh! Pietro si è addormentato, ragazzi!

Kayra sussultò, lasciando cadere il bicchiere. Imprecò a bassa voce, abbassandosi per raccogliere i pezzi di vetro - Cazzo, che male! - urlò, guardandosi il palmo della mano, sul quale si era procurata un grosso taglio. Iniziò a piangere, mentre il sangue stillava dalla ferita al pavimento.

- Jen... dove c'avete l'arcool e tutte 'e cose pé...

- Nell'altro bagno, dopo la camera di Pietro! Pensaci tu, Fabrizio, che io pulisco qui! - esclamò Jen agitata - E sbrigati, che sta sanguinando troppo!

- Posso fare benissimo da sola, sapete? - sbottò Kayra seccamente - Non ho più cinque anni!

- Hai ragione, sa'? Certe vorte me sembra che ce n'hai tre! - la sollevai di peso, caricandomela sulle spalle - Mo' se fa alla maniera mia! - mi avviai verso l'altro bagno, con lei che scalciava furiosamente.

- Mettimi giù! - strillò arrabbiata - Lasciami andare!

- Nun ce penso popo! Mo' sistemamo 'sta mano, poi ne riparlamo! - dissi, iniziando a frugare nel mobiletto in legno, tirando fuori l'occorrente - Te poi agita' come voi, sa'? - mi sedetti sul bordo della vasca da bagno, tirandomela sulle ginocchia - T'ho già detto che se fa alla maniera mia! Mo' me fai vede' 'sto staglio?

Fammi tremare l'anima. Di nuovo {Completa, leggete il sequel}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora