36) Famme sta' zitto va

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Fabrizio's POV

Sembravo attento ai discorsi dei genitori di Kayra, ma la verità era che la mia attenzione e tutti i miei pensieri, erano rivolti unicamente a lei.

Quando prima le avevo detto quella frase, non mi stavo riferendo al sesso. Strano ma vero, stavo parlando di tutt'altro. Coccole, per la precisione.

Vederla così stanca, mi aveva intenerito a tal punto che, per quella sera, avrei rinunciato al resto.

Dopo un tempo che mi era sembrato infinito, mi ero congedato dai suoi, dirigendomi in camera.

La porta era socchiusa. Entrai lentamente, mentre un sorriso si dipingeva sulla mia faccia. Kayra era assolutamente adorabile, addormentata dalla mia parte del letto, abbracciata al mio cuscino. Beh nostro, in realtà, visto che dormiva sempre sdraiata addosso a me.

Mi tolsi tutti i vestiti, rimanendo in boxer, e feci il giro del letto. Mi sdraiai in quello che avrebbe dovuto essere il suo posto, allungando le braccia davanti a me, stringendola con delicatezza e tirandomela contro.

Kayra mugugnò, voltandosi verso di me. La circondai anche con le gambe, avvicinandomela ancora, portando la sua testa sul mio petto.

- Fabrì... - fece lei a bassa voce - ... io non...

Le lasciai un bacio tra i capelli: - Shh... continua a dormi', piccolé...

- Non così... - replicò, tirandomi dall'altro lato del letto.

Mi fece sdraiare, stendendosi per metà su di me, con una gamba fra le mie e la testa sul mio petto. Sospirò soddisfatta. Quella era la nostra posizione preferita per dormire. Qualcuno avrebbe potuto trovarla scomoda o fastidiosa, ma a me piaceva. E poi, dopo anni d'insonnia, con lei riuscivo finalmente a dormire tranquillo, senza fare gli incubi che mi avevano perseguitato per buona parte della mia esistenza. Sì, li facevo sempre prima d'incontrarla, anche quando stavo con Giada. E altri ne avevo fatti, nei due anni in cui lei era sparita.

Kayra si strofinò gli occhi, sollevandosi un po' per guardarmi.

- Che c'è, stellì?

- Avevi detto che ti saresti preso cura di me, Brì...

Ridacchiai, iniziando a muovere una mano tra i suoi capelli, in una serie di lente carezze che, lo sapevo, l'avrebbero rilassata. Le baciai la fronte, stringendola forte a me.

- Io... ecco, dovrei farmi una doccia...

La guardai perplesso: - Adesso?

- Oh, sì... non si sa mai che mi svegli in piena notte per un altro round... - replicò allusiva, alzandosi dal letto e chiudendosi in bagno, così velocemente da non darmi il tempo di replicare.

Tornò qualche minuto dopo, e notai che indossava una mia vecchia maglietta. Le arrivava alle ginocchia, lasciandole scoperte le gambe tornite e flessuose. Aveva diversi strappi. Era aperta sullo stomaco, lasciandole scoperto l'ombelico, ed aveva uno squarcio all'altezza del seno, lasciandomelo vedere per buona misura.

Mi tirai su a sedere: - Così nun m'aiuti pe' niente, 'o sai, sì? - le chiesi retorico, passandomi una mano sulla faccia.

- Ti prego... sono stanchissima... - si sedette vicino a me e la abbracciai. Era ancora umida e profumava di frutti di bosco.

- Nun avresti dovuto usa' 'sto bagnoschiuma, però! 'O sai quanto me piace, no?

La trascinai sotto di me, iniziando a farle il solletico ovunque. Lei rise, dimenandosi, mentre la maglietta iniziava a salire, scoprendole prima i fianchi e poi lo stomaco, arrivando a coprirle a malapena il seno. Stavo iniziando ad eccitarmi di nuovo. Smisi di farle il solletico e le rimisi apposto la maglietta, tirandola giù e coprendola di nuovo.

- Mi stai vestendo al posto di spogliarmi? - chiese lei incredula, posandomi una mano sulla fronte, fingendo di sentirmi la temperatura - Mmm... un po' caldo lo sei...

- Guarda, famme sta' zitto va! Solo perché sei sfinita, stellì... ma te assicuro che domani recuperamo co' l'interessi, e nun sto a scherza'! Mo' dormi, che te devi rimette n'forze...

Lei ridacchiò: - Tu non ti stanchi mai, vero? - mi chiese, mentre io mi rimettevo nella posizione di prima, sistemandomela addosso.

- Perché, te dispiace, bambolì?

Lei scosse la testa: - Non ho mai detto questo... però sono veramente stanca, Fabrì... veramente, non sono nelle condizioni di...

- Sì, questo l'avevo capito pure prima, piccolé... pe' questo, te sto dicendo che è mejo se ce mettemo a dormi'... perché se inizio, poi nun me fermo più... e 'o sai meglio de me, nun c'è manco bisogno che to dico, vero stellì? - lei sospirò, appoggiandomi le mani sul petto, allungandole fino a cingermi il collo. Il suo tocco mi fece venire i brividi. Respirai profondamente, soffocando l'impulso di strapparle di dosso quella vecchia maglietta - Nun me provoca', piccolé, nun te conviene...

- Ti sto solo abbracciando... - si difese lei, attorcigliandosi attorno al dito una ciocca dei miei capelli.

- Te prego, stellì... nun me tocca' i capelli... 'o sai benissimo, l'effetto che me fai...

Lasciò andare i miei capelli, mentre la sua gamba si mosse appena tra le mie: - Sì, lo sento... lo sento eccome...

Le accarezzai delicatamente la schiena, per poi mollarle una pacca decisa sul sedere: - Mo' basta, piccola provocatrice! - lei strillò, per poi mettersi a ridere - Vedi de metterte a dormì e de fa' 'a brava!

Kayra disse qualcosa che non capii, dato che aveva la testa premuta contro alla mia spalla. Rise forte, stuzzicando la mia curiosità.

- Cos'è che hai detto?

Mi guardò, facendomi un sorrisino furbo: - Non lo saprai mai!

- Tu dici, eh? Guarda che c'ho i metodi miei pe' farte parla'!

- Non te lo dirò nemmeno sotto tortura!

- Nun esse troppo sicura de questo, stellì... se vojo che tu mo dica, tu mo dirai, nun ce so' dubbi ar riguardo, sa'?

- Non voglio dirtelo...

La guardai, ancora più curioso di prima: - E allora 'o vojo popo sape'!

- Non insistere, Brì... ho detto che non te lo dico! Puoi usare tutti i metodi che vuoi per convincermi, ma io non parlerò...

Soffocai uno sbadiglio, iniziavo ad accusare pure io la stanchezza: - Domani mo dici, piccolé... - conclusi sicuro di me - ... o mo dici, o to faccio dì a modo mio, so' stato chiaro?

- Sogna, Fabrì! - esclamò lei, dandomi un bacio sulle labbra. Un bacio semplicissimo, che nessuno dei due approfondì.

Sorrisi nel buio: l'avrei fatta parlare, a modo mio.

E con quella certezza, mi addormentai, con Kayra tra le braccia.

* Spazio autrice 

Ci avviciniamo sempre di più all'inevitabile... qualcosa da cui, ahimè, non si torna indietro...

vedrete, vedrete *risata malefica*

Ma... chissà cosa Kayra non vuole dire a Fab?? Idee??

Ditemelo nei commenti!!

Baci stellari e grazie per tutte le visualizzazioni, le stelline e i commenti... ve se ama <3

Kya *

Fammi tremare l'anima. Di nuovo {Completa, leggete il sequel}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora