Kayra's POV
Dopo cena, Jen si offrì di sparecchiare, mentre Fabrizio mi prendeva in braccio e mi portava sul divano.
- Papi, pule io in baccio! - strillò Pietro, agitando le braccine verso di lui, che lo prese subito, sollevandolo in alto e facendolo ridere.
E se non avessi più potuto avere dei bambini?
E se Justin mi avesse creato un danno permanente?
Mi sentii stringere la gola, e le mani iniziarono a tremare.
Ecco, ci mancava solo un attacco di panico davanti a Pietro!
- Mami! Guada come volo!
Mi sforzai di rivolgergli un sorriso, incrociando lo sguardo di Fabrizio, mentre mi portavo una mano al petto.
Lui capì, senza bisogno che io parlassi. Si avvicinò a Jen e le mise Pietro in braccio, facendole segno di portarlo nell'altra stanza.
- Dove mi potti, zia Jenny? - le chiese Pietro succhiandosi il pollice.
- Ehm... zia Jenny ti fa vedere una cosa bella, ok?
Il piccolo non protestò, le mise un braccino attorno al collo e iniziò a giocare con una ciocca dei suoi capelli, mentre entrambi sparivano nel corridoio.
Fabrizio mi venne incontro ad ampie falcate, piegandosi sulle ginocchia e appoggiandomi le mani sulle gambe.
- Stellì, guardame... respira co' me...
- C-ci p-provo... - balbettai, cercando di sincronizzare il mio respiro al ritmo del suo.
- Te prenno n'po' d'acqua? O magari una de 'e tue pastije?
- N-non andare v-via... p-per favore...
- Nun vado da nessuna parte, ok? Tu però respira co' me...
Dopo un paio di minuti, riuscii a regolarizzare il respiro.
- E' passato... - osservai a bassa voce - ... me lo potresti prendere un bicchiere d'acqua, adesso?
Lui annuì, alzandosi e tornando poco dopo da me, con una bottiglietta d'acqua.
- Bevi, piccolé! E dopo, me spieghi a che hai pensato...
Quasi mi strozzai con l'acqua: ma come faceva quell'uomo a capire tutto, senza che io dicessi una parola?
Mi sollevò di peso dal divano, sedendocisi sopra e tirandomi sulle sue ginocchia, sistemandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
- Ecco... ho pensato che... non lo so... e se Justin mi avesse creato un danno permanente? E se non potessi più avere dei bambini?
- Nun penso popo, Kayré... ce l'avrebbero detto n'ospedale, no?
- Non voglio essere una donna a metà...
- A metà? Ma che sta a di'? Sei 'na donna coi cojoni e i contro-cojoni, stellì! Artro che donna a metà! Ma come te vengono?
I miei occhi si riempirono di lacrime: - Non sappiamo nemmeno se era un maschio o una femmina... - dissi, premendomi una mano contro alla bocca per soffocare i singhiozzi e non farmi sentire da Pietro.
- Ne avremo un artro... o un'artra... to prometto, piccolé! Mo', però, nun piagne più... me distrugge vederte così... - sussurrò, stringendomi forte a sé.
In quel momento, suonarono alla porta. Fabrizio si staccò da me, alzando gli occhi al cielo.
- Mo' chi è che rompe 'e palle? 'Sta casa me pare n'porto de mare, ahò! Gente che va, gente che viene... te dispiace se vado n'momento a vede' chi è?
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Fammi tremare l'anima. Di nuovo {Completa, leggete il sequel}
Fiksi PenggemarTornano Fabrizio Moro e Kayra Lorenzini. Due anni dopo. Fabrizio è diventato un donnaiolo impenitente, l'unica cosa di cui gli importa sono i suoi bambini. Kayra, intanto, prova ad incidere il suo primo singolo, accompagnata dall'amica di sempre, Je...