16) Nel nome del padre

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* Attenzione, capitolo a sfondo sessuale *

Kayra's POV

Non c'è ragione

Dicevi tu

è un brutto sogno

Niente di più

c'era qualcosa

Negli occhi tuoi

Che non scorderò mai

Pietro stava male.

Pietro era in ospedale.

Pietro aveva la febbre altissima, e non capivano nemmeno perché.

Raccogliemmo le nostre cose in fretta e furia e corremmo all'aeroporto di Marsiglia, per tornare immediatamente a Roma.

Ci tenemmo la mano per tutto il tempo, così terrorizzati da non riuscire a dire neanche una parola.

Quando arrivammo in ospedale, Jen mi travolse, buttandosi tra le mie braccia e singhiozzando. Ricambiai la sua stretta, mentre Fabrizio ci abbracciava entrambe, senza fiatare.

- Siete i genitori?

Alzai lo sguardo alla ricerca della persona che aveva pronunciato la frase. Era un dottore, un uomo di mezza età, con un accenno di pancetta e un paio di occhialini rotondi con la montatura dorata poggiati sul naso.

Fabrizio mi prese per mano, tirandomi verso di lui.

- Sì - replicò in un soffio - Sì, noi siamo i genitori di Pietro.

Il medico annuì: - Vostro figlio ha l'appendicite. Dobbiamo operarlo.

Mi ricordo che in quel momento urlai forte e, se Fabrizio non mi avesse presa al volo sorreggendomi tra le sue forti braccia, probabilmente sarei caduta a terra.

Ora ho paura

Rimani qui

è un temporale

Che chiude gli occhi

Dovrei pregare

Ora, però

Io no, davvero non so

- Farà lei l'intervento? - domandò Fabrizio al dottore, tenendomi saldamente stretta a sé.

L'altro annuì: - Sì, in questo momento lo stanno preparando... inizieremo tra poco... - fece una breve pausa - ... è molto raro che un bambino così piccolo abbia questi problemi, ma vi prometto che faremo tutto il possibile per...

- La vita di nostro figlio è nelle sue mani... - lo interruppe Fabrizio, parlando come se lo stesse supplicando - ... la prego, lo riporti da noi sano e salvo... la prego!

Il dottore annuì e si strinsero brevemente la mano, poi mi guardò con una faccia preoccupata: - Credo che sua moglie non si senta bene... forse dovremmo...

Tremai, ma Fabrizio scosse la testa stringendomi più forte: - Me ne occupo io. - replicò con voce ferma, senza nemmeno disturbarsi a dirgli che no, non eravamo sposati.

Fammi tremare l'anima. Di nuovo {Completa, leggete il sequel}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora