67) Il Paradiso in terra

347 22 21
                                    

Fabrizio's POV

Le note della marcia nuziale risuonarono nell'aria, mentre Filippo mi faceva segno di togliermi uno sbaffo di rossetto dallo zigomo, senza riuscire a trattenere una risatina divertita.

Mi ripulii il viso, voltandomi verso il fondo della sala, in attesa di Kayra.

Quello sarebbe stato il primo giorno della mia nuova vita. Della mia vera vita.

Anita fece la sua comparsa, con un sorrisone a trentadue denti, camminando verso l'altare improvvisato e spargendo ovunque petali di rose bianche e rosse, che prendeva dal cestino rosa che reggeva in mano. Si fermò sotto all'altare e mi sorrise, allungando la manina paffuta e porgendomi una piccola rosa ancora in boccio.

- Grazie, amore de papà... - sussurrai, già con le lacrime agli occhi.

Lei fece una piroetta su sé stessa, rivolgendo un inchino ai presenti, per poi trotterellare verso i miei genitori e mia sorella Romina, che la prese in braccio, facendole una carezza tra i capelli.

Comparve quindi Libero, con un cuscino tra le mani, sul quale erano poggiate le fedi nuziali. Deglutii a vuoto, ormai troppo emozionato per dire qualsiasi cosa, mentre il mio ometto si sistemava in piedi vicino a Filippo.

In fondo alla sala, apparve Jennifer, con un sorriso commosso stampato in volto. Teneva Pietro per mano, ed entrambi camminavano verso di me. Lei si sistemò dalla parte opposta rispetto a Libero, Filippo e me, mentre Pietro camminava un po' incerto verso la madre di Kayra, guardandosi attorno un po' a disagio. La donna mi rivolse un'occhiata decisamente astiosa, prendendo il bambino in braccio. La ignorai.

Le note della marcia nuziale si fecero più alte, mentre finalmente Kayra compariva sulla scena, a braccetto con suo padre. Le lacrime iniziarono a bagnare il mio viso, ed io non feci nulla per asciugarle, mentre venivano verso di me. Si fermarono a pochi passi di distanza e lei mi sorrise radiosa. Il padre di Kayra mi rivolse una breve occhiata, senza fiatare. Prese la mano della figlia e la mise sulla mia. Il contrasto tra la pelle candida della donna che amavo, e la mia scura come l'ebano, mi fece sorridere come la prima volta. Strinsi la sua piccola mano nella mia. L'uomo alzò lo sguardo su di me, aprendo la bocca per dire qualcosa. Sembrò ripensarci, però, e scosse la testa, allontanandosi e prendendo posto accanto alla moglie.

Tirai indietro con mani tremanti il velo di Kayra. Lei allungò una mano, asciugandomi delicatamente le lacrime dal viso.

- Ciao... - mormorò a bassa voce.

- Ciao... - ripetei, posandole un bacio sulla fronte.

Alle nostre spalle, il prete si schiarì rumorosamente la voce. Ci voltammo a guardarlo.

- Signor Mobrici... - mi richiamò a bassa voce, mentre entrambi ci avvicinavamo a lui - ... non le ho ancora detto che può baciare la sposa... - proseguì, senza tuttavia riuscire a trattenere un sorriso.

Feci spallucce: - Me scusi, sa', n'ce l'ho popo fatta a resiste! - replicai, facendo ridere i presenti.

Kayra sospirò, lasciando la mia mano e sistemandosi al suo posto, mentre io le facevo l'occhiolino. Porse a Jen il suo bouquet di orchidee, perché glielo tenesse.

- Siamo riuniti qui, oggi, per unire in matrimonio quest'uomo e questa donna... - iniziò quindi il prete con voce chiara, mentre io guardavo Kayra incredulo, come se non potessi realizzare fino in fondo che tutto stesse veramente accadendo, finalmente, e che non c'erano più ostacoli da superare - ... signor Mobrici?

- Eh?! - sussultai e lo guardai, strabuzzando gli occhi.

- Le sue promesse!

- Oh, sì... certo, sì, me scusi tanto... - un'altra risata si levò nell'aria, mentre mi voltavo verso Filippo, che mi porse alcuni fogli e gli occhiali da vista, che inforcai immediatamente - ... scusate, ma so' vecchio e la vista n'è più 'a stessa da n'po'...

Fammi tremare l'anima. Di nuovo {Completa, leggete il sequel}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora