35) Fino alla fine

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* Attenzione. Presenza di scene hot. Ahaha oddio, mi sento strana a fare 'sti annunci tutti formali e poi a scrivere certe cose ahaha *

Kayra's POV

Per tutta la durata della cena, cercai di mantenere un atteggiamento il più rispettoso possibile nei riguardi dei miei genitori, in special modo di mio padre.

Certo, mi rendevo conto che potevo sembrare contraddittoria, visto che ero stata la prima a cercare il contatto fisico con Fabrizio poco prima. Però, visto che mio padre aveva deciso di dargli una possibilità, non volevo metterlo a disagio col mio comportamento.

Non avevo fatto i conti con l'intraprendenza di Fabrizio, però.

Mentre stavamo finendo le pizze, mi appoggiò la mano sulla coscia, iniziando a salire lentamente, fino a portare la mano tra le mie gambe. Trasalii, cercando di nascondere tutto dietro ad un finto colpo di tosse.

- Che c'è, stellì? - mi chiese lui tranquillamente, fingendosi disinvolto - T'è annata 'a pizza de traverso? Bevite n'po' d'acqua, che te passa! - mi consigliò, con una faccia da schiaffi, fermando per un momento la sua corsa.

Gli gettai un'occhiataccia e mi versai un bicchiere d'acqua. I miei genitori non avevano notato assolutamente nulla, e continuarono a mangiare tranquillamente.

- Mi piace qui. - si complimentò mia madre - Bei mobili. Bei colori. E tanta luce.

Fabrizio insinuò le dita oltre il bordo dei miei slip, mentre le sorrideva gentilmente: - Grazie, signora Lorenzini.

- Alessandra, la prego.

Fabrizio iniziò a toccarmi, muovendo abilmente le dita fra le mie gambe, stuzzicando il mio punto più sensibile. Mi morsi le labbra, trattenendo a stento un gemito. Lui continuò imperterrito, andando più velocemente.

- Ma certo, Alessandra. Come desidera. Beh, l'ho arredata da solo, alcuni anni fa. Ma c'è er tocco de Kayra, però. - replicò lui, facendo scivolare un dito dentro di me ed iniziando a muoverlo avanti e indietro.

Scattai in piedi, senza riuscire a strozzare completamente l'urlo che mi era salito in gola. I miei genitori mi guardarono perplessi. Fabrizio lasciò ricadere il braccio, rivolgendomi un'occhiata infastidita.

- Ehm... - iniziai a disagio, poi mi venne l'illuminazione - ... Jen ha fatto un dolce... mi sembra ieri... volete... volete assaggiarlo?

Mia madre annuì con un sorriso: - Sì, bambina. Mi farebbe piacere. Jen è brava, quando ci si mette.

- Papi? - lui annuì in silenzio - D'accordo, vado a... ehm... a tagliarlo e ve lo porto... vi va anche un po' di gelato? E' vegano, ma è molto buono... - loro fecero segno di sì con la testa - ... d'accordo, vado a prendere tutto...

Fabrizio si alzò in piedi, con uno strano luccichio nello sguardo: - Te do 'na mano, stellì. - disse seguendomi - Scusatece, tornamo subito. - aggiunse poi, rivolto ai miei genitori.

Affrettai il passo fino alla cucina, appoggiandomi al lavabo con il fiatone: - Non puoi fare così! Per l'amor del cielo, Fabrì! Davanti ai miei genitori!

Lui ridacchiò: - Nun potevano vede' cosa te stavo facendo, piccolé! Nun c'hanno mica l'occhi sotto ar tavolo, no?

- Non è divertente! - sibilai arrabbiata - Mi hai infilato un dito lì! - feci stizzita, mantenendo un tono di voce basso per non farmi sentire dai miei - Ti pare il caso?

Lui mi osservò lascivamente, piegando la testa di lato: - Che c'è, sei nervosa perché oggi hai avuto du orgasmi mancati, stellì?

Diventai scarlatta, abbassando lo sguardo sul pavimento: - Io...

Fammi tremare l'anima. Di nuovo {Completa, leggete il sequel}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora