33) Tensioni

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* Attenzione. Non ci sono scene hot, però Fabrizio... ehm... insomma, fa una cosetta, io vi avviso ahaha *

Fabrizio's POV

Filippo e Jen se ne andarono dopo un po', portando un Pietro mezzo addormentato con loro.

Sinceramente, la frase di Jen mi stava preoccupando e non poco.

Come potevo far capire ai genitori di Kayra che a lei ci tenevo veramente, e che non avevo la minima intenzione di prendere in giro la loro figlia o, peggio ancora, di farla soffrire?

Se la situazione fosse stata ribaltata, e se la mia Anita - una volta cresciuta, s'intende - si fosse messa con un cantante famoso, di ventun'anni più grande di lei, sarei quasi sicuramente entrato in panico.

Kayra usci dal bagno ed entrò in camera, avvolta in un asciugamano bianco. Fischiai, squadrandola da capo a piedi, mentre spegnevo la sigaretta nel posacenere.

- Non smentirti mai, mi raccomando! - scherzò lei, sedendosi sul letto ancora sfatto, e tirandomi un cuscino che presi al volo - Anche un "come sei bella", sarebbe stato gradito, sai Fabrì?

Le andai incontro ad ampie falcate, sedendomi accanto a lei sul letto: - Ma tu nun sei bella, piccolé... tu sei stupenda, che è n'po' diverso, sa'? - le risposi, tirandomela sulle ginocchia ed iniziando a riempirle il viso di baci.

Sulla fronte, sulle tempie, sugli zigomi, sulle palpebre, sulle guance, sulla mascella, sul mento, sulla gola...

E poi me la strinsi contro al petto, respirando tra i suoi capelli profumati, ancora umidi per la doccia.

- Fabrizio, ti senti bene? - mi chiese lei, mentre si scostava un po' da me, quel tanto che bastava per potermi guardare negli occhi.

Mi finsi offeso: - Scusame, ma io 'e coccole nun te 'e faccio mai?

- Beh, sì... - Kayra si morse il labbro - ... dopo, però... me le fai dopo...

- Nun è vero, te 'e faccio tipo sempre, stellì! E comunque che c'è? Che voi? Me sei rimasta 'nsoddisfatta, vé?

Lei divenne scarlatta, ma non distolse lo sguardo. Un bel passo avanti.

- Effettivamente sì... - ammise, abbassando gli occhi imbarazzata.

Le sollevai il mento con due dita, costringendola delicatamente a guardarmi negli occhi: - Nun te devi vergogna' de niente, co' me... me devi di' tutto, sempre... e nun devi abbassa' l'occhi, piccolé... me devi guarda'... e nun devi mai esitaì a dirme cosa voi, cosa te piace e come te piace... capito, stellì?

- Mi piace tutto... - fece lei con voce bassa, e leggermente tremula.

- Popo tutto, bambolì? - la incalzai curioso - Dai, ce sarà pure quarcosa che te piace n'particolare, no? A parte quanno te entro dentro de colpo... quello l'ho capito che l'apprezzi particolarmente, sa'?

- Smettila, Fabrì! - nascose la testa contro al mio petto - Mi stai facendo vergognare...

Mi piegai un poco, appoggiando le labbra sul suo orecchio, che mordicchiai lentamente: - Nun poi capi' quanto me piace farte vergogna'! Nun poi popo capi', stellì!

Kayra sussultò improvvisamente: - Che ore sono? - mi chiese agitata.

- 'E sette e venticinque... oh, porca troia! - scattai in piedi, appoggiando Kayra sul letto con delicatezza - Se dovemo da' 'na mossa, piccolé, o rischiamo seriamente de arriva' n'ritardo, sa'?

- Tu non devi fare la doccia, Brì?

- Più tardi, stellì... mo' me vojo tene' addosso l'odore tuo ancora n'po'...

Fammi tremare l'anima. Di nuovo {Completa, leggete il sequel}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora