12) Oltre ogni limite

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* Attenzione, attenzione! Lievissima scena di molestie sessuali (ma proprio una cosa minima, del tipo costringere una persona a baciarne un'altra) + scena di violenza fisica (calci e pugni) non lieve *

Kayra's POV

Decisi di andare a fumare una sigaretta sulla spiaggia, per sbollire un po' il nervosismo.

La verità? Più che essere gelosa, avevo paura.

Ero troppo giovane, troppo inesperta, troppo pudica, troppo semplice per poter stare con Fabrizio. Sicuramente, con Tiffany si era divertito un sacco, cosa che non succedeva con me. Io ero per il romanticismo e le coccole, ma a quanto pareva a lui interessava ben altro.

Il pensiero dell'espressione di quella donna mentre si toccava e si scattava una foto per inviarla a lui, mi fece rivoltare lo stomaco.

Non sarei mai potuta essere la donna che lui voleva.

Non sarei mai stata in grado di fare certe cose per compiacerlo.

Dio, che casino!

- Kayra, ehi!

Una voce familiare mi fece trasalire. Mi voltai, trovandomi davanti Justin con un sorriso allegro sul volto.

- Ehi, ciao... che coincidenza! Anche tu in vacanza qui?

Lui annuì: - Sì, sono con degli amici, ma mi hanno mollato per fare gli scemi con delle turiste straniere! E tu, sei qui con la tua amica?

Scossi la testa: - No, Justin... io... - mi morsi un labbro, mentre le mani ricominciavano a tremare incontrollate - ... sono qui con Fabrizio... - buttai fuori d'un fiato - ... solo che noi abbiamo discusso... - ammisi, prendendo una profonda boccata di fumo.

- Cavolo, mi dispiace! - esclamò lui - Ti va di parlarne?

- È una storia lunga...

- Ho tutto il tempo, sai? E, comunque, per me sbagli a starci insieme!

- Perché dici questo?

- Non sa apprezzarti... - Justin mi posò una mano sulla coscia, mentre con l'altra mi prendeva per la nuca, avvicinandomi a sé - ... tu hai un fuoco dentro, Kayra, un fuoco che sicuramente lui non è in grado di accendere e far divampare! Ma io... oh, io saprei benissimo cosa fare e come farlo!

Mi allontanai da lui, schifata. E io che pensavo fosse un amico sincero!

- Senti... - non riuscii a finire la frase, che mi ritrovai le sue labbra premute con forza contro alle mie, mentre cercava di mettermi le mani ovunque - ... cazzo, Justin! Lasciami, lasciami andare!

Lui mi prese per un polso, iniziando a trascinarmi, dirigendosi verso ad uno scoglio: - Dai, non fare la difficile! - mi disse in tono mellifluo - Ti prometto che ti piacerà e che non penserai a lui nemmeno una volta... -

Fece per mettermi di nuovo le mani sulle cosce, ma io feci resistenza, così afferrò l'orlo del vestito con entrambe le mani e tirò, tirò così forte da strapparlo, riducendolo in brandelli e continuando a tirare, fino ad arrivare all'altezza del collo. A quel punto, semplicemente lo fece in due parti, lasciandolo cadere tra la sabbia. Urlai, con tutto il fiato che avevo nei polmoni, sia in italiano che in francese, ma nessuno venne ad aiutarmi.

- Sai... - iniziò Justin, rivolgendomi un'occhiata viscida, afferrandomi per i polsi e sbattendomi contro allo scoglio - ... non ritengo giusto che una bella ragazza come te vada con uno che, in pratica, potrebbe essere suo padre! - scivolai a terra, mentre la testa iniziava a girarmi e la gola a chiudersi. Non solo ero tramortita per aver urtato violentemente lo scoglio, ma stavo anche per avere un attacco di panico - Avresti potuto scegliere me, Kayra. Sono più adatto per te! Inoltre... - notai disgustata che aveva iniziato a sfilarsi la camicia azzurra che portava - ...se tu non mi avessi fatto arrabbiare, mandandomi via quella sera, adesso io non sarei costretto a fare questo... - proseguì, gettando la camicia tra la sabbia e iniziando a sbottonarsi i pantaloni - ... un po' mi dispiace, sai? Ma meriti una lezione per quello che hai fatto!

***

Fabrizio's POV

Possibile che Kayra stesse baciando un altro di sua spontanea volontà?

Scossi la testa, non era da lei.

E se quel tipo ci avesse provato con lei? E se adesso le stesse facendo del male?

Iniziai a correre verso la spiaggia, chiedendomi come mai quel ragazzo mi sembrasse così familiare, senza riuscire a darmi una risposta.

Arrivai nel punto preciso in cui l'avevo vista, ma lì non c'era nessuno.

E adesso? Se l'avessi chiamata al cellulare, sapevo che non mi avrebbe risposto. Mi portai le mani ai capelli, tirandoli in preda all'agitazione, e fu allora che la sentii urlare. Urlava fortissimo, persino in una strana lingua, che dedussi essere francese, implorando un certo Justin di fermarsi.

Justin? Quel coglione che l'ultima volta mi aveva provocato, dicendomi quelle schifezze su Kayra? La mia Kayra. Vidi rosso, correndo verso la direzione dalla quale proveniva la sua voce.

La scena che mi si presentò davanti agli occhi, mi fece salire il sangue al cervello.

Justin teneva Kayra ferma contro allo scoglio, stringendole una mano attorno al collo, mentre cercava di costringerla a baciarlo.

- Toglile 'mmediatamente 'e mani de dosso! - ringhiai, afferrandolo per le spalle e facendolo sbattere contro allo scoglio. Poi lo gettai a terra con tutta la forza che avevo, salendogli addosso e iniziando a colpirlo con una serie di pugni sul viso - Te l'avevo detto, che te l'avrei sistemato 'sto ber faccino che te ritrovi, 'a pezzo de merda! - continuai a colpirlo, con le mani ormai macchiate del suo sangue, che fuoriusciva copioso dal suo naso rotto e dal labbro spaccato.

- Brì... - la voce di Kayra sembrava provenire da un'altra dimensione - ... Brì, basta, lo ucciderai!

Mi alzai, lasciando Justin a terra, col viso sporco di sangue, ma lui mi afferrò per un braccio, cercando di girarmelo dietro alla schiena. Mi divincolai dalla sua presa, con uno strattone secco.

- Allora nun ce semo popo capiti! - sibilai, tirandogli un calcio allo stomaco, ma lui rise - Cazzo te ridi, fijo de 'na mignotta?

Lui sputò un rivolo di sangue: - Le piaceva come la guardavo... e, se non ci avessi interrotti, ti assicuro che, proprio come ti ho detto l'altra volta, dopo non si sarebbe ricordata manco il tuo nome...

- Ma anvedi 'sto scocciato fracico! * - mi piegai su di lui, prendendolo per i capelli, e gli sputai direttamente in un occhio - Prova anche solo a guarda' n'artra vorta 'a donna mia, e te giuro che te apro come 'na sdraio! **

Lo lasciai cadere a terra, rivolgendo tutta la mia attenzione a Kayra.

Era rannicchiata in un angolo, con un livido sul collo e uno sulla gamba sinistra. Guardandola con più attenzione, notai anche un lungo graffio insanguinato sulla fronte. Inoltre, aveva un labbro gonfio e leggermente sanguinante: il bastardo l'aveva morsa.

- Stellì... - la chiamai a bassa voce - ... è tutto finito, mo' ce sto io qua... - mi tolsi la camicia, facendogliela indossare, e la sollevai tra le braccia con attenzione - ... mo' te porto via, n'te preoccupa'! Mo' ce pensa Fabrizio tuo a te! - la rassicurai, senza però ottenere risposta.

Probabilmente era troppo shockata, anche solo per parlare.

Rivolsi un'ultima occhiata di fuoco a Justin ancora a terra, per poi allontanarmi velocemente da lì, stringendo Kayra tra le braccia.

- Mo' salimo n'camera e vedemo n'po' come sei combinata e se c'hai bisogno de medicazioni o quarcos'altro...

In quel momento, Kayra iniziò a piangere.

* SCOCCIATO FRACICO: dicesi di persona psichicamente instabile.

** TE APRO COME 'NA SDRAIO: ti prendo a ceffoni.

Fammi tremare l'anima. Di nuovo {Completa, leggete il sequel}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora