Kayra's POV
- Ma è tutto pieno... - dissi quando entrammo, un po' dispiaciuta.
- E te pare che io nun ho prenotato prima? - replicò lui, con un sorriso che avrebbe sciolto persino un iceberg.
Ma non scioglieva me, per quanto lo volessi con tutte le mie forze.
Un cameriere in livrea ci accompagnò al nostro tavolo, completamente appartato da tutti gli altri e posizionato dietro ad un separè. Fece per scostarmi la sedia, ma Fabrizio gli rivolse un'occhiataccia e quello se ne andò subito.
- L'hai terrorizzato! - scherzai, mentre lui spostava la sedia.
Ridacchiò: - Mai metterse tra me e 'a donna mia!
Il cameriere ricomparve, portandoci i nostri menù e tenendo gli occhi bassi. Mi trattenni per non mettermi a ridere, si era davvero spaventato. Era un ragazzino, in fondo.
- Sul serio, gli hai fatto paura! - dissi quando se ne fu andato, iniziando a sfogliare il menu.
- Almeno, sa che deve tene' l'occhi apposto! - continuò lui imperterrito.
Poi, mi prese la mano attraverso il tavolo. Una parte di me voleva allontanarsi, ma non le permisi di avere la meglio. Gliela strinsi, e lui fece intrecciare le nostre dita.
Dio, quanto mi erano mancate queste piccole cose!
- Il menù è lo stesso di due anni fa... - sottolineai scioccamente, per nascondere l'effetto che mi faceva quel contatto, seppur quasi insignificante.
Lui annuì: - 'Sto posto è qui da sempre... pensa che i miei ce portavano sempre qua, a me, Romina e Filippo...
Una domanda inutile mi salì alle labbra. Una domanda che avrebbe ottenuto semplicemente l'effetto di mettere benzina sul fuoco. Non gliela feci, ma lui sapeva leggermi troppo bene, e capì chiaramente che c'era qualcosa che non gli stavo dicendo.
- Che stavi pe' dirme, stellì?
Quasi mi strozzai, con l'acqua che stavo bevendo: - Io? Niente...
- Seh, certo! E t'aspetti pure che io ce creda?
- Era una cosa priva di senso, davvero... lascia perdere...
- Nun ho mai portato Giada qui... - io trasalii - ... era questo, no, che me volevi chiede?
Rimasi a bocca aperta: - Io... ecco, io... - biascicai incoerentemente.
- Te conosco, ormai, stellì! Te capisco co' 'na mezza occhiata, sa'?
- E non ti da fastidio la domanda che non ti ho fatto?
Scosse la testa: - No, ce sta... c'ho portato Anita e Libero, però...
Sorrisi, pensando a quei due bambini adorabili: - Non sarà mai buona come quella che fai tu, ma...
- Carbonara? - io annuii - Bene, prennerò 'o stesso... e stellì...
Stava per dirmi qualcosa, qualcosa di importante a giudicare dalla sua espressione, ma il mio cellulare iniziò a squillare.
Mi lasciò la mano, borbottando qualcosa di totalmente incomprensibile, in romanaccio stretto. Non arrivavo ancora a comprenderlo.
Recuperai il telefonino dalla borsa: - E' mia madre. - notai, non senza una punta di fastidio.
- Non rispondi?
- Per dirle cosa? Che ho cambiato idea?
Lui sembrò perplesso: - Su che cosa, piccolé?
- Sul tornare a Catania... non voglio farlo, Fabrì! Voglio rimanere qui con te e lottare per noi! - esclamai con decisione.
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Fammi tremare l'anima. Di nuovo {Completa, leggete il sequel}
FanfictionTornano Fabrizio Moro e Kayra Lorenzini. Due anni dopo. Fabrizio è diventato un donnaiolo impenitente, l'unica cosa di cui gli importa sono i suoi bambini. Kayra, intanto, prova ad incidere il suo primo singolo, accompagnata dall'amica di sempre, Je...