50) E' proprio figlio tuo

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* Attenzione, scena hot abbastanza spinta *

Fabrizio's POV

Entrai nel bagno, appoggiando Kayra sul mobile del lavandino.

Le lasciai un bacio sulla tempia, andando verso la doccia e aprendo l'acqua un po' per volta, per poterla miscelare bene. Quando fui soddisfatto, smisi di smanettare coi rubinetti e mi sfilai la camicia.

- L'acqua è perfetta, stellì... inizia n'po' a levarte tutti i vestiti... - dissi, passandomi la lingua sulle labbra.

Lei avvampò come sempre, iniziando a sfilarsi la magliettina. Io mi sbottonai i jeans e li tolsi insieme ai boxer. Lei mi guardò, mordendosi un labbro.

- Che c'è, eh piccolé? Te piace quello che vedi?

- Decisamente sì! - esclamò lei, liberandosi degli ultimi vestiti e venendomi incontro.

Fece per inginocchiarsi, ma la bloccai immediatamente. Lei mi guardò confusa.

- Ho sbagliato qualcosa, Brì?

Scossi la testa con decisione: - Assolutamente no, ma nun me va che te 'nginocchi, stellì! Nun è 'na cosa che devi fa pé me, è umiliante!

- Ma tu lo fai per me...

- Quello è n'artro discorso, piccolé... a parte er fatto che me viene molto mejo, ma poi è 'na maniera mia de mostrarte devozione... tu però nun te devi 'nginocchià davanti a me! Nun lo devi fa' mai, capito? - lei annuì - rimettite dove stavi, che ce penso io a darte quello che voi senza farte 'nginocchià!

Lei arrossì di nuovo, ma fece come le avevo chiesto e si sedette di nuovo sul mobile del lavandino. Io le andai vicino e le presi le mani, portandole lì.

- Mo' toccame, ma damme prima n'bacio...

Kayra iniziò ad accarezzarmi e mi baciò sulle labbra. Iniziai a gemere forte, mentre le stuzzicavo la lingua con la mia. Poi mi sollevai un pochino, in modo da facilitarla.

- Sei bravissima, stellì... ora prennilo n'bocca!

Lei diventò scarlatta e io ridacchiai: anche se si vergognava, sapevo bene che le piaceva quando le parlavo così. Iniziò a suggere lentamente, muovendosi per tutta la lunghezza. Gettai la testa all'indietro, ansimando forte.

- Ma quanto cazzo sei brava? Quanto cazzo 'o sai fare bene?

Spinsi il bacino in avanti, scivolando di più nella sua bocca, mentre lei si aiutava con le mani e continuava a darmi piacere. Poi mi scostai un po' da lei, guardandola negli occhi.

- Se te chiedo de aprì n'po' de più questa bella boccuccia tua e te metto 'na mano sulla testa, te do fastidio, piccoletta?

Lei scosse la testa: - No, affatto. Aiutami a farlo meglio, Brì...

- Oh, ma tu 'o fai già benissimo, stellì, nun te devo spiegà niente, sà? Semplicemente, vorrei che tu...

- ... vorresti che io ne prendessi in bocca un po' di più, giusto?

Spalancai gli occhi, guardandola sorpreso, poi ammiccai: - Ma allora 'e sai dì pure tu certe cose, stellì! Comunque sì, è quello che vojo che tu faccia... te la senti?

- Posso provarci... non mi farai male, vero?

- T'ho già detto che preferirei morire, piuttosto che farte male... - le misi una mano sulla testa e la avvicinai al mio bacino - ... apri bene, piccolé...

E lei lo fece, mentre io la guidavo nei movimenti, senza esagerare perché non volevo farle del male. Riprese a suggere più forte di prima.

Non avrebbe dovuto farsi tutte le paranoie che si faceva, perché era bravissima e mi faceva sentire come mai mi ero sentito prima in tutta la mia vita.

Fammi tremare l'anima. Di nuovo {Completa, leggete il sequel}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora