Fabrizio's POV
Mentre ero in macchina col poliziotto, mi squillò il cellulare. Era Giada.
Con quale faccia tosta mi telefonava?
- Che cazzo voi? - risposi furioso.
- Mi dispiace... non credevo che Justin fosse così...
- Dov'è Kayra adesso? Come sta?
- Io... io non lo so...
- Che cazzo significa che nun lo sai?
- Me ne sono andata, quando lui ha tirato fuori la pistola...
- Pistola?!
- Sì... loro sono nel magazzino abbandonato in via...
- So dove so', grazie tante! Nun me serve che mo dici! Anzi, direi proprio che hai fatto abbastanza!
- Io non volevo tutto questo, credimi! Lui si è presentato come l'ex fidanzato di Kayra, disperato e innamoratissimo di lei... proprio come...
- E' 'no scocciato fracico, cazzo! Come hai fatto a nun vede' quanto sia pazzo?
- Io... io l'ho fatto per noi... solo per noi... volevo che io, tu, Anita e Libero tornassimo ad essere una famiglia...
- Nun te amo più, Giada... da molto tempo... da ancora prima che arrivasse Kayra... e 'o sai benissimo... sai anche perché...
- Ho commesso un errore, d'accordo? Sono un essere umano come tutti gli altri... e ho sbagliato... non avrei mai dovuto tradirti...
- Cor tempo, t'avrei anche potuta perdona', e avremo mantenuto n'rapporto civile pe' i bambini... ma dopo quello che hai fatto oggi... sei morta pe' me, Giada... sei morta, hai capito?
- Non dici sul serio...
- Oh sì, 'nvece! So' serissimo! Nun sto popo a scherza'... te sto a di' 'a verità!
- Ma andiamo... è una ragazzina, Fabrì... dai... come puoi accontentarti così? Te serve una donna vera... te servo io!
- Kayra è più donna de quanto tu sia mai stata, sa'? E comunque, nun finisce qua, Giada!
- Che significa?
- E mo chiedi pure? Prima de tutto, te becchi 'na denuncia pe' sequestro de persona! E poi, ce stanno duecento aggravanti... sei praticamente fottuta!
- Non lo faresti mai... non faresti questo ai nostri figli!
- A parte che l'ho già fatto... poi smettila 'na bona vorta de mette n'mezzo i bambini, che te ce sei sempre nascosta dietro, grandissima vijacca che nun sei artra!
- Quindi finisce così? Non c'è nulla che io possa fare per rimettere insieme i pezzi...
- I pezzi l'ha rimessi 'nsieme Kayra... quei pezzi che tu stessa hai creato... nun pensavo che l'avrei mai detto... ma te odio, Giada, te odio da mori'! E se 'e cose vanno come devono anna', te levo pure l'affidamento dei bambini, che tanto nun sei mai stata bona affa' 'a madre!
- Ma...
- Ma n'cazzo! Va' a farte fotte, da chi ancora nun te conosce! - urlai, staccando la conversazione, per poi rivolgermi al poliziotto che stava guidando - Ce vole ancora molto? - gli chiesi in malo modo.
Ero talmente fuori di me, che non riuscivo nemmeno a rivolgermi a lui in italiano, come normalmente avrei fatto.
Lui scosse la testa: - No, non si preoccupi, ci siamo quasi! - rispose, per poi accelerare e immettersi in una stradine secondaria, arrivando fino a un magazzino abbandonato davanti al quale parcheggiò - Mi segua e tenga pronta la pistola. Adesso che sappiamo che il signor Villarosa è armato, dobbiamo aspettarci di tutto.
Scesi dall'auto al volo, tenendo stretta la pistola tra le mani con tanta forza da farmi sbiancare le nocche. Lo seguii fino al retro, dove la porta era aperta. Entrammo in silenzio, sentendo delle urla concitate provenire dall'ingresso principale.
- Miri alle gambe, se è possibile... ma se è necessario, non si faccia scrupoli a colpire punti vitali come il petto o la testa.
Annuii in silenzio, seguendolo con la pistola in pugno, pronto a sparare.
***
Kayra's POV
Justin mi aveva presa di striscio, colpendomi ad un braccio.
Avevo urlato così forte da sentire la gola spaccarsi, senza riconoscere la mia voce, tanto era distorta dal dolore.
Mi assestò una gomitata alla pancia ed io provai un dolore allucinante, persino più forte di quello che sentivo al braccio ferito.
Caddi a terra, in ginocchio, mentre sangue scuro stillava dal centro del mio corpo, colandomi lungo le gambe.
Poteva significare solo una cosa: ero incinta, e probabilmente Justin aveva appena ucciso il bambino che portavo in grembo.
Urlai, buttandomi su di lui e riuscendo a prenderlo di sorpresa, tanto da fargli volare via la pistola.
Lui alzò gli occhi su di me, sporco del mio sangue su tutto il corpo. Mi guardò per un po', poi sorrise. Un sorriso da pazzo, che mi fece gelare il sangue nelle vene: - A quanto pare, ho appena ammazzato l'abominio che avevi nella pancia... meglio così, no? Già di bastardo ne hai partorito uno!
Mi gettò a terra, immobilizzandomi sotto di sé: - Qua io vedo solo un abominio, e si chiama Justin Villarosa! - urlai, stringendogli le mani attorno al collo, cercando di allontanarlo come potevo.
Allungai una mano dietro di me, alla disperata ricerca di qualcosa con cui colpirlo, e sentii contro le dita il calcio della pistola. Era ghiacciato, proprio come il sudore freddo che ricopriva il mio corpo.
Usai la pistola per colpirlo alla testa, come oggetto contundente. Lui urlò, tirandosi su e vomitando una sequela di imprecazioni impronunciabili.
La pancia mi faceva un male assurdo, e non sentivo più le gambe. Con un calcio, mi fece volare via la pistola dalle mani e si afferrò a recuperarla, puntandomela alla testa.
- Prima lui, adesso tu! Muori, troia!
Chiusi gli occhi.
Era finita.
Sentii lo sparo, ma non provai alcun dolore.
Un altro sparo. Nessun dolore.
Ero già morta?
Il sangue di Justin mi schizzò addosso, mentre lui cadeva scompostamente a terra.
Alle sue spalle, Fabrizio e un uomo che non conoscevo, chiaramente un poliziotto, tenevano in mano delle pistole ancora fumanti.
Il poliziotto si piegò su Justin, sentendogli il polso.
- E' morto. - constatò, mentre Fabrizio mi veniva vicino correndo.
Chiusi gli occhi, facevo troppa fatica a tenerli aperti.
- Kayré... - mi chiamò - Kayré, guardame... apri l'occhi, parlime!
Biascicai qualcosa che suonò incomprensibile alle mie stesse orecchie.
Lui mi appoggiò una mano sulla pancia: - Che cazzo è tutto 'sto sangue? - urlò, più rivolto al poliziotto che a me.
- Non vorrei sbagliarmi, ma c'è davvero troppo sangue! - rispose quello - E proviene tutto da...
- Il bambino... - riuscii a dire - ... il bambino non c'è più...
Sentii Fabrizio urlare forte, poi divenne tutto nero.
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Fammi tremare l'anima. Di nuovo {Completa, leggete il sequel}
Hayran KurguTornano Fabrizio Moro e Kayra Lorenzini. Due anni dopo. Fabrizio è diventato un donnaiolo impenitente, l'unica cosa di cui gli importa sono i suoi bambini. Kayra, intanto, prova ad incidere il suo primo singolo, accompagnata dall'amica di sempre, Je...