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La macchina si fermò davanti al grande edificio facendo scendere me e mia sorella e poi ripartì.
Maddie mi salutò e si diresse nella direzione opposta mentre io mi incamminai verso il cancello accendendo il telefono e controllando le notifiche dove trovai un sacco di messaggi e chiamate perse tra le quali quella che mi lasciò un po' perplessa : una chiamata persa di Harry all'una di notte , poco tempo dopo che mi aveva accompagnata a casa , strano .

"Che guardi ?" Mi domandò una voce familiare raggiungendomi , io alzai lo sguardo e mi ritrovai quello della ragazza bionda di fronte .

"Cosa è successo ieri ? Dove eri sparita così ad un tratto senza avvisare ? Ma soprattutto perché non mi hai risposto alle chiamate ?" Mi bombardò di domande prima che io potessi anche solo aprir bocca , domande che mi fecero tornare in mente quella notte , lui , i suoi occhi rossi , la sua mano che mi stringeva il braccio strattonandomi con violenza , il modo in cui mi bloccò alla parete e mi fermò il viso con le mani dal mento facendomi sentire fragile e sottomessa , lo stato di debolezza e impotenza che sentivo . Tutto . E poi tutt'ad un tratto io che mi buttavo tra le braccia di Harry calde e accoglienti come quando una palla viene tirata nel canestro centrandolo , le mie braccia che finivano sulla sua schiena a stringerla come se fosse l'ultimo appiglio rimasto tra le tempestose acque del mare in piena tempesta ; non ricordo se in quel momento stavo realizzando ciò che stavo facendo oppure no ma fu tutto un gioco d'istinto , non ricordo di averci pensato o ragionato o come sia successo , ricordo solo che mi ritrovai al sicuro tra le sue braccia . Semplicemente successe . Ed ecco che lui mi circondò le spalle dopo essere rimasto un po' incerto e in quel momento non importava più nulla ; non mi importava del freddo cane che mi stava congelando , della musica che rompeva quel silenzio perfetto , degli altri che sicuramente mi stavano cercando , di Nathan che forse sarebbe arrivato da lì a momenti , non importava più nemmeno la paura che non mi permetteva di respirare regolarmente o del mio cuore che martellava all'infinito o tutto il resto , l'unica cosa che sembrava importarmi davvero in quel momento era che io avevo bisogno di lui e lui eri lì che mi stringeva nel buio più totale calmandomi in quel caos senza dire neanche una parola . Era ciò che contava , in fondo . Ed il mio collo finì sulla sua spalla quasi in modo automatico ; ero spaventata , avevo il batticuore ed il respiro irregolare mentre le gambe tremavano rischiando di farmi cadere da un momento all'altro , sarei potuta crollare in quel preciso istante quando non avevo più forze per continuare e invece non è successo sono rimasta in piedi , è stato il suo abbraccio , il suo esserci a mantenermi in piedi ; lui : Harry.

Sono sicura che non riuscirò a dimenticarmi di tutto quello , ormai era tutto infisso nella mia memoria e ogni volta che qualcuno nominava quella notte o quel nome risaliva nella galleria dei miei occhi ed io non potevo far nulla per fermarlo ; è così , i ricordi sono come le foto : vengono fatti in un momento che lo catturano in ogni suo minimo dettaglio di quell'istante fermando il tempo ma il problema è che le foto possono essere cancellate , i ricordi no , non possono essere bruciati .

Ma dall'altra parte ero altrettanto sicura che non dimenticherò mai quell'altra cosa : quando sono atterrata sulla spalla di Harry, quando mi ha stretto forte abbaracciandomi , quando mi ha guardata e poi mi ha asciugato una lacrima dalla guancia , il modo in cui le sue mani calde mi accarezzavano mentre la sua voce roca spezzava il silenzio dicendomi ' andrà tutto bene ' o le cose che mi aveva detto ; no , non potrei mai dimenticarmene ... O forse non vorrei .

" Ehi Amber , va tutto bene ?" Mi richiamò Gemma guardandomi seria e preoccupata ; stavo bene? Non lo sapevo , non ne ero più sicura d'altronde qual'era la giusta definizione di 'stare bene ' ? Esisteva davvero ? Dovevo ancora scoprirlo ma al momento non ero sicura di potermi definire come tale .

"Credo..." Risposi soltanto ; quando si trattava di quell'argomento mi bloccavo , non sapevo cosa dire , cosa pensare , a cosa aggrapparmi , era come trovarsi nel bel mezzo di un bivio tra pensieri , ricordi e realtà in un punto dove si intercettavano ed io non sapevo più come uscirne . Come schiacciare quei pensieri ? Non c'era modo , non c'era alcun modo di schiacciarli dalla mia mente liberandomi , ormai ero persa , stavo affondando lentamente e sentivo che avevo bisogno di un'ancora a cui tenermi che mi portasse fuori da quel male intorno soffocante .

YOU MAKE ME STRONG || ( in revisione - sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora