capitolo 9

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Verso le 12:30 andai all'asilo. Mi ha appena chiamato lui per raccontarmi che oggi si esce prima.
Mi avvicinai ad alcuni genitori. Una signora bionda dai gli occhi azzurri inizia a guardarmi.
"Lei è padre?"
"Ehm...no".
"Chi sta aspettando?"
"Ermal".
"Ah, l'amico di Camilla".
"Si". Sorrido e alcuni bambini escono da scuola. Ermal corre tenendo la mano alla piccola Camilla.
"Fabrizio!" Lo prendo in braccio e lui circonda le sue piccole braccia attorno al mio collo. Gli lascio un bacio sulla fronte.
"Allora ti sei divertito?"
"Sisi". Sorride.
"Ok, saluta Camilla".
"Ciao Camy, ti voglio bene" e si abbracciano.
"Ciao Ermal, anch'io". Gli prendo la mano e andiamo in macchina. Lui accende la radio e mi guarda.
"Che c'è?"
"Lo sai che la maestra ci ha insegnato le divisioni con le virgole, ha detto che sono bravo".
"Lo so".
"Come? Tu non c'eri in classe?"
"No, volevo dire che lo so che sei bravo". Dico passando una mano tra i suoi capelli.
"Ok, mi canti una canzone?"
"Uhm, ok".
"Arriveranno gli anni più belli
L'estate finalmente infinita sarà
Questa terra avrà cambiato colore
Forma consistenza e odore
Chi è bambina diventerà donna
Le automobili andranno da sole
La Lodigiani giocherà in serie A
E Cristiano avrà perso i capelli per l'eternità
Ma Alessandra

Alessandra sarà sempre più bella
Alessandra sarà sempre più bella
Alessandra sarà sempre più bella
Alessandra sarà sempre più bella
Perché lei è' l'amore".

"Sei molto bravo". Applaude.
"Grazie". Metto la mano sul cambio e lui pure, prende il mio mignolo e inizia a giocarci e poi ripassa con il suo piccolo dito uno dei miei tatuaggi.
Arriviamo in orfanotrofio, aiuto a farlo scendere e, come al solito, andiamo in camera sua e giochiamo.
"Chi vuoi essere?"
"Ehm, la zembra".
"Ok, allora io sono la farfalla, cosa prendi, la macchina o il camion?"
"Il camion". Sorrido, lui me lo passa, iniziamo a giocare. Ho iniziato a notare che Ermal è più felice del solito.
"Come mai oggi sei cosi felici?"
"Perché ci sei tu".
"Davvero?"
"Si, tu sei un amico fantastico". Mi alzo e gli lascio un bacio sulla guancia. Lui mi regala un piccolo sorriso.
"Fabrizio ho sonno".
"Aspe". Lo prendo in braccio e ci stendiamo sul letto singolo con le lenzuola verdi. Appoggio la mia mano fra i suoi capelli e piano piano si addormenta.
"E tu sei un bambino speciale", gli lascio un bacio sulla fronte.

Nel sogno di Ermal.

Sabrina mi tiene dolcemente la mano e mi accompagna vicino alla porta.
"Sei pronto a scoprire chi è il tuo papà?"
"Si!" Dico tutto felice.
"Ok, allora corri ad aprire la porta!"
"Ok" corro e mi avvicino alla porta, mi metto in punta di piedi e abbasso la maniglia gialla. Entro è trovo un prato tutto pieno di fiori. Vedo un altalena, mi siedo e cerco di muoverla. È tutto inutile non ci riesco. Mi stavo per alzare quando sento qualcuno spingermi.
"Grazie" mi giro e vedo Fabrizio.
"Fabrizio!" Lo abbraccio.
"Non mi chiamare mai più cosi".
"Perchè?"
"Da oggi in poi sarò il tuo papà".
"Che bello!" Lo abbraccio.

|| Mio figlio|| MetamoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora