capitolo 51

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Sorrido vedendo Giada accarezzare piano i capelli di Ermal per non svegliarlo, dopo mangiato ci siamo messi a giocare e il mio bimbo si è stancato. Si è addormentato sul suo braccio. Le prendo la mano e con il pollice e accarezzo il dorso della sua mano.
"Dove sei stata? Ci sei mancati".
"Ho avuto delle cose da fare".
"L'importante è che sei qui, con Ermal, che ti vuole tanto bene e soprattutto con me. Voglio essere sincero con te. Quando ti ho baciato e tu ti sei allontanata io ho avuto paura di aver fatto un gesto che tu non volevi e..." volevo continuare il mio discorso, perchè era anche bello lungo ma lei si avvicina e mi bacia.
"No, quel gesto mi è molto piaciuto e poi l'ho voluto anch'io". La bacio un'altra volta, ci stacchiamo per mancanza di fiato.
"Papà..." sposto lo sguardo su di lei e lo poso su Ermal.
"Dimmi amore".
"Sono stanco, torniamo a casa?"
"Non vuoi rimanere un altro po?"
"No sono stanco".
"E va bene ma visto che hai fatto il bravo ti compro un giocattolino".
"Ok". Gli prendo la mano, lui strofina gli occhi e ci avviciniamo ad un ragazzo che vendeva giocattoli e altri oggetti vari.
"Ciao".
"Che giochino vuoi?" Lui guarda bene, spero gli piaccia qualcosa sennò mi dispiace non avergli preso nemmeno un regalino.
"Voglio la scimmietta!" Il ragazzo toglie i fili che erano attaccati al peluche, Ermal la prende e se la abbraccia felice.
"Quant'è?"
"Sono dieci euro".
"Vado a prendere i soldi, tu aspettami qui". Ermal non mi da molto ascolto e continua ad abbracciarsi il peluche. Torno sotto l'ombrellone, prendo i soldi e torno da loro.
"Ecco a te".
"Grazie ciao".
"Ciao", salutiamo il ragazzo che continuò a vendere e noi dopo aver saluto Giada e la sua amica, torniamo a casa.
"Amore dammi la scimmietta". Dissi aprendo la porta del bagno.
"Perchè?"
"La devo lavare, non vedi che tutta piena di sabbia?"
"Ok". Lui mi passa il peluche, andiamo in bagno, apro l'acqua, faccio scendere tutta la sabbia, lo riempio di sapone e lo sciacquo.
"Mettiamolo qua cosi si asciuga presto".
"Ok". Usciamo dal bagno e andiamo in salotto.
"Papà, che cosa c'è da mangiare?"
"Sono rimasti ancora dei panini, ne vuoi uno?"
"Si quelli alla frittata e alla cotoletta erano buonissimi".
"Amore, te li sei mangiati già".
"Ah..." disse triste.
"Vabbè mentre tu guardi i cartoni papà ti prepara i panini".
"Siiii!!!!" Rido e mi metto ai fornelli mentre lui si accende la tv e mette un cartone. Lascio la carne sul fuoco e prendo il peluche.
"Si è asciugato?"
"Si". Sorrido e lui corre verso di me, lo prende e lo abbraccia.
"Mi sei mancato buby".
"Buby?"
"Si, ti piace come nome?"
"Carino". Si siede e continuano a guardare il film tenendosi stretto a quella scimmietta. Spengo la fiamma e metto la carne nel panino.
"Tieni amore".
"Grazie papà". Si mangiò il panino e poi si addormentò abbracciato a Buby. Io gli feci una foto, la postai su instagram e scrissi sotto:"ti amo, amore mio❤"

|| Mio figlio|| MetamoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora