capitolo 40

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Mi svegliai e mi alzai da quel maledetto divano, mi fa male tutto. Sorrisi e andai a preparare la colazione a Ermal, a proposito dov'è? Lasciai il latte e camminai fino alla camera da letto. Apro la porta e lo vedo, dorme abbracciato al cuscino e la coperta che gli copre le gambe e la bocca aperta per respirare.
"Amore", mi siedo e lo sveglio.
"Papi!" Apre gli occhi e si alza col busto.
"Buongiorno, come mai sei qui nel letto? Non eravamo sul divano?"
"Si", appoggia la sua testa sul mio braccio, come mai oggi è cosi stanco?
"Vado al bagno". Con moolta lentezza scende dal letto.
"Ti accompagno?"
"No", con altra lentezza esce dalla stanza, io mi alzo e cerco tra le lenzuola il suo cellulare, sicuramente ci avrà giocato fino a tarda notte, non gli faccio usare molto il cellulare, massimo un'ora. Tolgo il cuscino e non trovo il suo cellulare ma il libro che mi aveva scritto Davide, lo prendo e noto che da pagina 3 è arrivato a pagina 27.
"Mi sa che ti devo far sparire". Senza farmi vedere nascondo il libro e torno a preparare la colazione per tutti e due.
Lui si siede sul divano e guarda i cartoni, si passa varie volte la mano sugli occhi stanco, io mi avvicino e gli lascio la mela, la sua dottoressa ha detto che la mattina deve mangiare le vitamine.
"Io voglio il latte e i biscotti!" Mi guarda.
"No, per qualche mese mangerai la frutta".
"Uffa!" Si porta in bocca quel pezzettino e guarda la tv.

Dopo colazione

P.O.V Ermal
Appena il mio papà si allontana io mi alzo dal divano e vado in camera nostra e cerco il libro, ero sicuro di averlo messo sotto il cuscino per non farlo vedere a papà. Controllo meglio sotto le coperte ma non c'è nulla.
"Amore, puoi tornare a vedere i cartoni papà adesso si deve vestire".
"Si".

|| Mio figlio|| MetamoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora