Capitolo 7

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SICCOME IL CAPITOLO È PIUTTOSTO PICCOLO, STASERA NE PUBBLICHERÒ UN ALTRO!

Mi alzo e, sempre con la mia solita grazia degna di un elefante, cado per terra.

Ci sarà un giorno in cui avrò un risveglio normale? Sbuffo.

Dopo essermi preparata alla meglio, esco di casa alle nove.

Stamattina voglio passare dalla biblioteca e poi nel pomeriggio andare nella foresta. Inizialmente, a dire il vero, ero convinta che fosse chiusa per lutto, ma mio padre ha detto che è aperta stranamente.

Entro nell'edificio e risuona nel locale il suono del campanellino della porta.

Compare una signora anziana che porta i capelli raccolti in uno chignon perfetto, probabilmente la moglie dell'uomo.

«Salve, in cosa posso aiutarla?» mi chiede cordialmente.

«Devo andare al piano di sopra, sa per i lupi» dico e lei sorride.

«Cara mi spiace ma qui abbiamo solo un piano» replica dolcemente, come se non volesse cacciarmi via prendendomi per una pazza.

«No signora, esiste il secondo piano. Suo marito mi ha portata sopra ieri», e deglutisco davanti alla sua espressione.

«Quindi è lei che ha ucciso mio marito!» esclama arrabbiata, puntandomi un dito contro.

«Ma cosa dice? Io gli stavo parlando ed è caduto a terra» mi difendo.

«Lei non è più la benvenuta qui dentro e non si azzardi ad entrare mai più !» urla, sbattendomi fuori.

Ma cosa diavolo è successo? E ora? Questa è l'unica libreria del paese e non ci posso nemmeno entrare!

Sospiro pesantemente data la mia mancanza di notizie per capire di più su quel lupo che sembra mi porterà all'esasperazione.

Guardandomi intorno vedo che c'è un piccolo negozio di animali da cui le persone entrano ed escono velocemente. A dire il vero non ricordavo nemmeno che ci fosse qualcosa del genere qui, soprattutto perché sono davvero pochi quelli che hanno animali in casa a Wolvesland, se non pesci.

All'improvviso una lampadina si accende nella mia testa, dopo decisamente troppo tempo.

Entro nel negozio e compro un po' di giocattoli per cani: palline, corde e un osso di plastica.

Nel pomeriggio, quando mi preparo ad andare nella foresta, porto con me anche due mele e i giocattoli acquistati.

Saluto Finn, il simpatico guardiano, e mi inoltro tra gli alberi che mi fissano quasi a controllare le mie mosse.

Cammino verso la quercia e mi siedo pazientemente.

A noi due, lupo.

LA MIA MATE: cuori spezzati Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora