Sono sul letto a piangere da non so quanto tempo.
Nessuno mi ha mai picchiato, nessuno. Nemmeno i miei genitori.
Sapere che è stato proprio quello che dice di essere il mio compagno, fa male. Fa malissimo.
Vorrei solo scappare via e dimenticare tutto.
La porta si apre e, quando incrocio i suoi occhi, mi tiro la coperta fino a sopra.
Non voglio che mi picchi o mi sgridi ancora, anche perché non ha tutta questa delicatezza visto che è sia un ragazzo molto muscolo e sia perché è un lupo mannaro, e quindi non è umano.
«Ehi, piccola...» mormora con voce dolce e triste.
Questo è bipolare, non c'è dubbio. Prima mi picchia e mi urla contro e ora usa un tono gentile.
Se pensa che sarà così facile ottenerlo, si sbaglia di grosso.
«Scusami, perdonami. Ero arrabbiato e non volevo farlo....mi spiace» si scusa ma lo ignoro.
«Ti prego rispondimi» continua con voce rotta dal pianto.
Sento che sta per scostare la coperta così mi alzo di scatto dall'altro lato.
Si avvicina e io indietreggio.
«Stai lontano da me» sputo con voce fredda e senza emozione.
Più lo guardo e più mi rendo conto che sta soffrendo.
«Io voglio solo...» replica, alzando la mano verso il mio viso.
Mi proteggo con le braccia «NON MI TOCCARE!» gli urlo contro.
Si ferma e una lacrima gli riga il viso.
Sto facendo piangere un Alpha. Cassandra un lupo mannaro sta piangendo per causa tua! E per di più è un Alpha!
Crolla a terra piangendo. «Ti prego scusami Cass , perdonami. Non sono riuscito a controllarmi e...ti scongiuro. Io ti amo non ti farei del male, non voglio stare senza di te, non posso» mi implora piangendo a dirotto.
Mi guarda, sperando forse che corra tra le sue braccia ma non sarà così, anche se ha appena ammesso di amarmi la violenza non è mai la scelta giusta.
Lo fisso negli occhi perché capisca come mi ha fatto sentire, perché capisca che dopo ciò che ha fatto non lo perdonerò facilmente.
È colpa sua se sto soffrendo in questo modo, mi stavo cominciando a fidare di lui ma si è rivelato per quello che è, una bestia.
Lo supero ed entro nel bagno, chiudendo la porta a chiave.
Mi sciacquo la faccia ma poi sono costretta a bloccarmi perché sento un forte dolore al petto, come se mi stessi squarciando. Sento che lui sta singhiozzando, lo sento.
È in lotta con se stesso. Non si sa pace per ciò che ha fatto, come se si fosse dimenticato che ci fossi io in quel corpo a cui lui ha tirato uno schiaffo. È distrutto, lo sento, lo sento fino alle punte dei capelli ma deve capire che non può fare così.
Mi arriva un altro dolore forte al petto, come una lama bollente ma quando abbasso lo sguardo non c'è niente.
Apro la porta dopo qualche minuto e non c'è nessuno in camera.
Mi addormento, sperando di dimenticare tutto e soprattutto di far passare questo dolore.
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LA MIA MATE: cuori spezzati
Loup-garou(Completa) PRIMA STORIA DELLA DUOLOGIA:LA MIA MATE Series. PERDONATE GLI ERRORI CHE POTETE TROVARE NELLA STORIA. NON LI CORREGGO PERCHÉ HO DECISO DI FARLO NELLA REVISIONE CHE INIZIERÒ A BREVE. Cassandra è una normale ragazza di diciannove anni. Bell...