Capitolo 31

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STASERA NUOVO CAPITOLO!

«Eccomi!» esordisce, comparendo sulla cascata.

«Finalmente! Pensavo che foste più veloci!» dico ironicamente.

«Simpatica! Allora, a cosa devo la tua visita?» arriva subito al sodo, venendo verso di me.

«Trevor mi dispiace così tanto» recito, mettendomi una mano sulla fronte.

Barcollo lentamente come se fossi davvero debole e finisco nel suo territorio.

«Che è successo?» chiede spaventato, venendo subito verso di me.

«Avevi ragione» inizio a piangere.

«Su cosa ?» fa con aria confusa.

«Non dovevo rimanere con loro, avevi ragione tu» piagnucolo, abbracciandolo forte.

All'inizio rimane rigido e poi circonda il mio corpo con le sue braccia, ricambiando l'abbraccio.

«Cosa ti hanno fatto?» domanda con tono duro.

«Mi hanno mandato qui da te per avere indietro dei lupi scomparsi. Dicono che li avete voi» spiego, continuando a piangere.

«Noi non teniamo i lupi, si sbagliano. Sono gli anziani che li rapiscono e li torturano» dice, accarezzandomi la schiena.

«Mi hanno mandata qui da te, costringendomi. Hanno detto che sicuramente sarei morta e sarebbe stato meglio» dico staccandomi lentamente.

«Sei sicura che il tuo compagno direbbe una cosa del genere?» fa con un cipiglio alzato.

«Lui mi ha rifiutata. Ha detto che una compagna sarebbe solo d'intralcio per lui. Non vuole l'amore» mormoro, asciugandomi le lacrime.

«Che bastardo!» urla furioso.

«Mi aiuterai?» sussurro.

«Cosa devo fare?» si mette subito a disposizione, facendomi alzare.

Si, vai che ci sta cascando penso felice.

«Devi trovare quelle persone e spedirle al branco. Hanno detto che se non ritornano, mi caveranno gli occhi, mi taglieranno a pezzettini per poi bruciarmi» dico con voce rotta dal pianto.

«Cha sadici! E poi siamo noi i figli del diavolo!» fa scioccato.

Si ,si ci sta cascando.

«Mi aiuterai?» ripeto.

«Certo che ti aiuterò. Andrò ora stesso dagli anziani. Ti dovrò lasciare al mio palazzo però» spiega.

«Non mi uccideranno vero?» chiedo e fingo di tremare come spaventata.

«Capisco che sei terrorizzata da ciò che ti hanno detto quei bastardi ma no. Non ti toccheranno. Sarai al sicuro», e mi appoggia un braccio sopra le spalle.

Al contatto della sua mano fredda contro la mia guancia, provo solo ribrezzo, ma mi devo trattenere.

Mi prende in braccio e dopo un secondo siamo davanti ad enorme castello grigio.

Mi fa scendere, prende la mia mano ed entriamo sotto lo sguardo attento e curioso di ogni guardia intorno.


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Ciao stelline❤️

Vi sta piacendo la storia? Secondo voi cosa succederà?

Baci
Angy ❤️

LA MIA MATE: cuori spezzati Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora