Capitolo 5

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Quando comincia a calare la sera, nel pomeriggio, mi vesto ed esco con le mie amiche.

Andiamo nel centro di Wolvesland, una via piena di negozietti carini e tipici del luogo oltre ovviamente ad alcune catene internazionali.

Scorrendo tra le varie vetrine ci fermiamo nel nostro preferito: il negozio di Margaret. È una simpatica vecchietta che adesso è andata in pensione, lasciando l'attività alla figlia.

«Guarda quel vestito! Devo assolutamente provarlo!» urla Emma eccitata, trascinando me e Grace all'interno.

Cominciamo a provare dei vestiti e, mentre loro prendono solo vestiti per feste, molto corti e attillati, io prendo anche pantaloni e giacche di pelle.

Adoro la pelle, è un materiale semplice da abbinare e qui ne abbiamo in abbondanza, quindi non è molto caro. Ovviamente sintetica: vera non la comprerei mai.

Uscite dal negozio della signora Margaret, Grace ed Emma entrano nella gioielleria, mentre io in libreria.

Tiro la porta ritrovandomi nel paradiso di ogni lettore: un enorme spiazzo pieno di libri divisi in qualsiasi sezione.

I mobili in legno massello danno un'aria più antica e tradizionale che non dispiace affatto alla vista, soprattutto guardando tutti i volumi ordinati anche in base al colore. Nella zona dedicata ai bambini ci sono persino degli scaffali più bassi e delle piccole poltroncine, adatte alla loro misura ridotta.

Sono determinata a scoprire di più sui lupi e, soprattutto, perché quello non mi ha uccisa?

Incomincio a guardare un po' nel reparto di animali, ma non c'è nemmeno un libro sui lupi.

«Signorina come posso aiutarla?» dice un vecchietto, facendomi sussultare.

È piuttosto anziano, con dei capelli brizzolati, gli occhi azzurri e un fisico asciutto. Chissà come era bello da giovane.

Ma perché faccio questi pensieri?!

«Mi scusi, non volevo spaventarla» continua.

«Sto cercando qualcosa sui lupi» dico e l'uomo sorride.

«Venga, venga! È la prima persona che mi chiede qualcosa del genere ma vedrò di accontentarla» dice conducendomi al piano superiore.

Non sapevo che questo posto avesse due piani....

Arrivati c'era un intero piano dedicato ai lupi e una zona più piccola piena di libri antichi.

«Wow!» Poi mi mordo la lingua perché non pensavo di averlo detto ad alta voce.

«Cosa cerca precisamente?» chiede, sorridendo per la mia esclamazione.

«Un libro che mi spieghi le caratteristiche dei lupi, le loro abitudini e il loro rapporto con gli umani»

«Oh certo. Ho capito» dice, prendendo un libro piuttosto piccolo.

"La vita dei lupi comuni". È un volumetto di si e no ottanta pagine, praticamente nulla.

«Ha solo questo?» chiedo, delusa dalla poca scelta.

«Certo che no! Come puoi vedere qui è tutto sui lupi ma non del genere che lei vuole» dice fissandomi negli occhi.

Sbuffo frustata. Ma che diavolo vuole dire con questa frase?!

«Glielo chiederò solo una volta: come mai cerca qualcosa sui lupi?», e mi guarda in un modo davvero strano.

E ora che gli dico? Non lo conosco nemmeno!

«Ehm...» non so proprio cosa dire.

Mi prenderebbe per pazza se glielo dicessi.

«Si fidi di me. Posso aiutarla più di quanto crede» cerca di rassicurarmi e poggia la sua mano sul mio braccio.

«Ho incontrato un lupo. Prima che mi possa dire 'non ci sono lupi qui', non so come, ma l'ho visto» comincio.

«Oh credimi, io lo so che ci sono, ma vai avanti» fa annuendo.

«Ieri mi ha visto, ma non mi ha fatto niente. Oggi si è fatto accarezzare da me» dico, cercando di non entrare troppo nei dettagli.

«Mmh...e dimmi, com'era?» domanda accarezzandosi il mento con il pollice e l'indice.

Ecco, proprio ciò che avevo intenzione di non voler dire.

«Senta mi prenderà per pazza...» cerco di spiegare.

Lui mi zittisce con un cenno di mano e prende una pergamena.

«Io ti credo cara e sai perché? Perché credo che il lupo che tu hai visto sia proprio come questo qui» dice aprendo la pergamena.

LA MIA MATE: cuori spezzati Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora