Capitolo 26

17.8K 645 12
                                    

Dopo aver fatto un'abbondante colazione, vado al villaggio.

Se prima non sapevo che esistessero i lupi mannari, figuriamoci se sapevo che ci fosse un vero e proprio villaggio pieno di lupi.

Le casette sono tutte in legno, a quanto pare per ricordare le loro origini. Sono comunque nati tra gli alberi e quindi li usano per fabbricare le abitazioni, cosa che apprezzo molto per salvaguardare l'ambiente.

C'è un centro medico, un po' come un ospedale parecchio attrezzato. Anche se serve poco e niente visto che guariscono da soli. Poi c'è la scuola, dove si insegnano le regole e le abitudini del branco ai cuccioli. E la caserma dove i lupi vengono addestrati per ogni ipotetica guerra. Ovviamente c'è una palestra dove si possono allenare sia maschi sia femmine e sia cuccioli. E c'è la ludoteca, dove ci sono i lupi più piccoli che non possono essere accuditi dai genitori sia perché sono stati abbandonati, sia perché sono morti o qualunque altro motivo. Io sto andando proprio lì perchè lavoro come volontaria.

Anche se ogni tanto faccio un salto in tutte le strutture tranne che la caserma, perché Blake mi ha impedito di andare. Non ho capito il motivo ma non mi voglio mettere contro.

Farmi vedere aumenterebbe l'amore del popolo verso di me, secondo Hailey, perciò passo molto tempo fuori ad aiutare chi ha bisogno o semplicemente per fare una passeggiata.

Entro nell'enorme edificio tappezzato di disegni colorati e simpatici, e tutti i cuccioli vengono verso di me.

Si inchinano così come le dipendenti e riprendono a fare ciò che stavano facendo.

«Allora, cosa posso fare oggi, Mila?» chiedo alla segretaria.

«Oh Luna, stanza 12» risponde cordialmente.

Mi muovo verso il corridoio stando attenta a non calpestare qualche giocattolo.

Ecco che arrivo davanti alla porta, busso ed entro.

Una bambina di cinque anni mi salta in braccio appena mi vede.

«Ciao, io mi chiamo Cassandra ma puoi chiamarmi Cass» dico sorridendole.

«Lo so che sei la Luna, io sono Ruby» esclama con un sorriso.

«Bene Ruby, cosa vuoi fare?» le domando.

«Mi devi aiutare» mormora a bassa voce.

«In che cosa?» ribatto pure io a bassa voce.

Credo che sia un gioco in cui non bisogna farsi sentire.

«Ho bisogno di vedere mio padre» confessa, guardandosi intorno.

«Ma tesoro, io non so dov'è» replico dolcemente.

«Si invece, tu sai tutto, sei la Luna» fa con tono ovvio.

Tutti credono che siccome sia la Luna possa fare tutto, ma non è così. Sono pur sempre un'umana, anche se sto con un lupo mannaro.

«Si sono la Luna ma non so tutto» ridacchio.

«Uff. Il mio papà non si trova da tre mesi e mia mamma è morta. Sto con mia zia ora» spiega tristemente.

«Oh Ruby, mi dispiace» dico, abbracciandola.

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Ciao stelline!

Vi sta piacendo la storia?

Ci vediamo domani per un nuovo capitolo!

Baci
Angy❤️

LA MIA MATE: cuori spezzati Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora