Capitolo 21

18.7K 780 64
                                    

TADÁÁÁÁ! SORPRESA PER VOI! LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE ALLA FINE⬇️

Il giorno dopo mi sveglio e trovo un tulipano bianco sul comodino. Il mio fiore preferito, del colore più puro che c'è.

So che il tulipano bianco simboleggia il perdono ma ancora è presto.

Una folata di vento giunge con violenza contro di me, scuotendo i miei capelli, e così mi volto, prestando attenzione alla finestra aperta.

È la mia occasione penso e mi nasce un sorriso spontaneo sulle labbra.

Apro l'armadio che scopro pieno di vestiti e indosso velocemente un paio di leggins e una felpa leggera, e scappo.

Corro guardando continuamente a destra e sinistra casomai c'è qualcuno ma non c'è nessuno che controlla.

Finisco nella foresta, corro più forte che posso perché potrebbero fiutare il mio odore.

Mi blocco quando c'è una piccola cascata, circondata da alberi luccicanti e piena di fiori.

L'acqua scende molto velocemente e sulla superficie del laghetti esce del vapore proprio per la differenza di temperatura tra il terreno e l'acqua.

Decido di fermarmi qui per riposare un po', ai piedi di un grande salice.

Un dolore al petto però mi blocca. È più forte di prima ed è come se sentissi il dolore di Blake.

Giusto! Il marchio! Mannaggia a lui e questo cavolo di coso!

Un rumore mi fa sussultare.

Non sono sola ma non credo che sia Blake, o più che altro lo spero.

Alzo lo sguardo e c'è un ragazzo con i capelli neri e la pelle chiarissima, tendente proprio al bianco, che mi guarda curioso.

Ma è Trevor! Il tizio della pizza!

Che caspita ci fa qui? Rifletto, confusa.

«Trevor?» chiedo, alzandomi con una mano sul petto.

«Ciao Cassandra» replica lui con aria seria.

Ora che lo vedo bene, sta in cima alla cascata, sulla roccia e con le gambe a penzoloni.

Ma come ha fatto a salire lì sopra se intorno è tutto bagnato?!

«Che ci fai qui?» continuo.

«Dovrei essere io a farti questa domanda visto che sei quasi nel mio territorio» dice, indicando la linea di terra che non ho toccato per pochi metri.

«Non lo sapevo, se vuoi vado via» replico velocemente.

Non credevo che queste terre avessero un possessore e ancora di più che fossero del fattorino della pizza.

«No, anzi vieni avanti. Non è sicuro stare nel territorio dove stai tu» mormora.

«Perché ?» domando, incrociando le braccia.

«Penso che tu lo sappia bene di chi sia quel territorio a giudicare da quello» sputa schifato, indicando il collo.

Mi tocco il marchio quasi istintivamente. Quindi lui sa dei lupi mannari?

«Quindi tu sai di loro?», sono sempre più confusa.

«Si» risponde alzandosi dalla roccia, e con un salto atterra perfettamente in piedi.

Come ha fatto? Uno sarebbe caduto fratturandosi qualcosa da quell'altezza!

Invece di avanzare come ha detto lui, indietreggio.

«Hai paura di me?» chiede cautamente.

«Che cosa sei?» dico, deglutendo.

«Perché questa domanda? Non vedi che sono una persona? Mi ferisci così» fa con aria ferita mettendosi la mano sul petto.

In effetti che sia esteticamente in questo momento una persona non vuol dire niente: anche Blake si trasforma in umano, ma non lo è.

È vestito completamente di nero ma questo non mi aiuta.

«So che non sei umano. Avresti sbattuto la testa» esclamo, riferendomi al salto di prima.

«Lo ammetto, sei un'ottima osservatrice. Sei sicura che non vuoi venire nel mio territorio? Sarai al sicuro qui» mi invita nuovamente ghignando.

Non promette nulla di buono.

«Sto bene qui» mormoro a bassa voce.

«Puoi ancora tornare alla tua vita, Cassandra. Non sei costretta a stare con quei sacchi di pulci» dice schifato.

Ora mi è tutto più chiaro, faccio un sorriso di sfida.

«Sai, preferisco stare con dei cani che con dei succhiasangue» replico e stavolta ghigno io.

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Ciao belli! Ho deciso di farvi questo regalo per un semplice motivo: ringraziarvi.

Eh si, sono davvero contenta del risultato che ha raggiunto questa storia: 2mila visualizzazioni! Non me lo aspettavo proprio, specialmente visto che sono ancora al capitolo 21(ora) e quindi GRAZIE!

Senza di voi queste sarebbero solo parole buttate per caso. A pensare che avevo intenzione di non pubblicare questa storia, mi viene quasi da ridere. A giudicare dalle vostre risposte sembra che vi stia piacendo e di questo ne sono contenta.

Spero che 'La mia Mate' vi stia piacendo e se avete qualche critica da fare, dite pure, non mi offendo. Non sarò bravissima a scrivere ma mi impegno quindi capitemi, sono solo una ragazza di 15 anni!😂

Detto questo, non mi dilungo più. Ci vediamo domani con un nuovo capitolo!

Baci
Angy❤️

LA MIA MATE: cuori spezzati Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora