Capitolo 33

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«Non mi arrabbierò con te. Perché so controllarmi, non come il tuo cagnolino. I tuoi amici sono a casa» dice con tono molto calmo.

Ma è serio?

«Perché fai questo per me?» sussurro.

«Probabilmente ti saresti aspettata una mia reazione viole. Forse ti avrei ucciso o morsa. Ma non voglio che ti allontani da me. Già mi odi perché sono un vampiro» fa una risata ironica.

«Io non ti odio» dico con fermezza.

«Si invece, lo sai anche tu» replica.

«Non ti odio Trevor. Sei semplicemente il nemico naturale del mio compagno. Vorrei passare del tempo con te» do voce ai miei pensieri.

Effettivamente lui non mi ha mai fatto niente di male, anche quando stava per tagliarmi il marchio in un certo senso era perché stavo soffrendo.

«Davvero?» domanda e il suo sguardo si illumina.

«Si. Ovviamente non mi dovrai uccidere o rapire o farmi qualcosa contro la mia volontà, ma si» ripeto.

Mi abbraccia velocemente e così posso davvero rendermi conto che è parecchio ghiacciato rispetto a Blake.

«Grazie» sussurra.

Una guardia apre la porta di scatto, facendomi quasi saltare.

«Sire, l'Alpha dei Blue Moon sta cercando di entrare nel palazzo» spiega, con un leggero velo di preoccupazione

Oh oh, ed io che mi preoccupavo che mi stesse per fare del male!

Trevor mi guarda, poi sorride e scuote la testa.

«Fallo entrare» dice.

Pochi secondi ed ecco che compare Blake correndo. È arrabbiato e pronto ad ammazzare il re dei vampiri per me.

Quando lo vediamo, io e Trevor scoppiamo a ridere.

Blake mi guarda tra il confuso e il geloso.

«Che avete da ridere?» ringhia.

«Credevo che mi stesse per ammazzare ma no, mi ha aiutata davvero» spiego e vedo che si calma visibilmente.

«Perché ci hai aiutati?» chiede Blake, assottigliando gli occhi perché non si fida proprio per nulla.

«Ho aiutato lei», dice indicandomi,« e comunque potevate chiederlo direttamente, senza questo piano strano» ridacchia.

«Grazie di tutto Trev» dico abbracciandolo.

Blake stringe i pugni, dato che sembra che voglia divorarlo in pochi secondi, ed io mi stacco.

«Ora andate, le mie guardie vi lasceranno passare» mi fa l'occhiolino.

Ce ne andiamo mano nella mano e, quando poi arriviamo alla foresta, Blake si trasforma e corre con me in groppa.

Quando arriviamo al villaggio c'è una grande folla vicino alla casa, o meglio in piazza, e tutti sembrano felici e davvero gioiosi.

Tutti gli abitanti corrono verso di noi e acclamano i nostri nomi a gran voce, solo in quel momento capisco.

«Dovete ringraziare la Luna se sono qui!» urla Blake e tutti strillano contenti.

Capisco che sono davvero arrivati a casa, sani e salvi.

LA MIA MATE: cuori spezzati Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora