Capitolo 52

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Stasera nuovo capitolo!

Mi alzo sentendo l'acqua ghiacciata sul mio corpo. Scatto velocemente in piedi, trovando un tizio terrorizzato che ha ancora il secchio in mano.

«Il C-Capo v-vi v-vuole» balbetta tremando.

Ma quanto possono essere patetici gli esseri umani?! O meglio, quanto possiamo essere patetici?

«Ah si?» lo provoco, camminando lentamente verso di lui.

È lo stesso cacciatore che ho visto una volta tagliare a pezzettini un lupo e usare la sua pelliccia come cappotto. Che schifo!

«Io non v-volevo» mormora, riferendosi al secchio.

«Lo so che non volevi ma l'hai fatto», e lo guardo con un ghigno, tirando fuori dalla tasca un coltellino.

Alla vista dell'arma spalanca gli occhi e cerca invano una via di fuga.

Faccio ruotare la lama tra le mie dita smaltate di nero lucido con tutta calma.

Scattando come un felino, gli faccio un taglio netto proprio sotto la gola. In questo modo soffrirà un po' prima di morire.

«Che la dea Luna ti faccia bruciare all'inferno per sempre» mormoro, facendogli un taglio più profondo.

Appena ruota gli occhi facendo il suo ultimo respiro, pulisco il coltello e, dopo essermi cambiata, avviso la cameriera di rimuovere il cadavere.

La mia azione non è stata del tutto insensata ma l'ho fatto perché un cacciatore e io non sarò mai sotto di loro. Non sarò cosi crudele con lupi e vampiri, ma contro i cacciatori non ho ragioni per cui dovrei risparmiarli.

Mi incammino verso lo studio di Greg camminando sui miei stivali di pelle con il tacco.

In questi mesi sono cambiate tante cose a partire dal mio atteggiamento. Se prima non mi calcolavano ora hanno paura di me, mi temono.

E' stato anche Greg che mi ha fatto diventare una macchina da guerra. Non ho mai risparmiato qualcuno se non quando me lo diceva lui.

Non ho più spazio per i sentimenti buoni per loro, solo odio e rabbia. Non sono gentile con nessuno qui dentro, tantomeno dolce. Quando mi hanno torturata per addestrarmi e rendermi più resistente, li guardavo come se volessi farli bruciare all'inferno per sempre. Eppure non ho versato una lacrima.

Mai. Non ho più pianto se non quell'ultima volta, quella volta in cui ho perso una parte di me per sempre.

L'ultima lacrima l'ho versata solo per lui.

LA MIA MATE: cuori spezzati Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora