34 - Collaborazione

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*****Angolo autrice***** 
Visto che mi hanno fatto notare che non è chiaro, volevo avvertirvi che la storia non finirà con la partenza di Abel ma andrà avanti con le avventure di Azalee ed Uriel ancora per una ventina di capitoli, coprendo (compreso l'epilogo) i primi decenni della loro vita insieme. Non potevo non descrivere le tappe più importanti della loro storia dopo tanta fatica per arrivarci XD. Buona lettura e mi raccomando, ricordate di lasciare una traccia! 
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Non dovetti interrompere le spiegazioni di Uriel quasi mai, tutto combaciava perfettamente con le mie idee. Avevamo deciso di iniziare a "lavorare" subito, partendo dalla definizione di un passato fittizio che Abel avrebbe potuto raccontare alle sue future amicizie. Purtroppo, però, l'adrenalina che mi aveva permesso di affrontare quella terribile giornata si consumò in fretta, e iniziai a sentirmi sempre più stanca man mano che le ore passavano.

La sera, mentre Uriel proseguiva con la sua spiegazione perfetta, mi lasciai cullare dalla sua voce bassa e rassicurante, perdendomi senza volerlo in un flusso di pensieri sul futuro. Osservai l'espressione concentrata di Abel, e tra le varie preoccupazioni mi trovai a chiedermi cosa sarebbe accaduto al rapporto tra lui e Chris, angelo e protetto nella stessa forma... Chris non sapeva nulla dello scambio, ma anche se probabilmente non l'avrebbe mai ammesso, di sicuro sarebbe stato contentissimo di vederlo tornare. Abel, invece, era sempre stato troppo preso dalla "sua" protetta per preoccuparsi di lui, ma ormai le cose sarebbero cambiate: la loro affinità era innegabile e Chris sarebbe stato un punto di riferimento per Abel così come Abel era sempre stato un modello da seguire per Chris. Alla fine sarebbero diventati di sicuro grandi amici, di un'affinità che li avrebbe uniti nel trascorrere degli anni. Era bello pensare che loro tre sarebbero rimasti insieme... Tutto ciò che mi sarebbe rimasto, da lì a pochi giorni, sarebbe stato il pensiero di loro finalmente felici. Un quadretto bellissimo in cui mancavo solo io.

I miei pensieri iniziarono lentamente a confondersi con i sogni. Ero appoggiata a quel tronco da ore e ormai il sole stava calando. L'atmosfera serale del mio mondo non mi aiutava a combattere la stanchezza, ma Abel ed Uriel erano ancora pieni di cose da dire, perciò cercai di tenermi sveglia alzandomi per stiracchiarmi.

«Forse è meglio se per oggi ci fermiamo» si preoccupò Abel. I suoi begli occhi verdi mi fissavano con apprensione, si capiva quanto ero stanca?

«Non serve, sto bene» mi opposi, raddrizzando la postura. Mi ero già mostrata abbastanza debole senza crollare anche dal sonno.

«Non stai bene, si vede. Sei tornata oggi, chiunque al tuo posto sarebbe stanco».

«Ce la faccio, e poi il sole non è ancora tramontato» insistei.

Uriel interruppe la discussione alzandosi in piedi, e senza spiegazioni iniziò ad incamminarsi verso l'interno del bosco.

«Seguitemi» si limitò a dirci.

Ovviamente non potevamo dirgli di no, ma il bosco era più buio dell'esterno e non mi aiutava a stare sveglia. Per giunta, Uriel ci fece fermare in uno spiazzo erboso particolarmente buio, che mi fece intuire cosa aveva in mente.

«Non ho bisogno di dormire, smettetela di preoccuparvi». Mi metteva a disagio l'idea che dovesse rallentare i suoi ritmi a causa mia.

«Allora non farlo, sdraiati a terra e basta. Anche tu, Abel». Riusciva a guardare lui ma mai me...

Obbedimmo, stupendoci entrambi quando Uriel si mise inaspettatamente sdraiato con noi. Mi sentivo terribilmente in imbarazzo, mi sembravano passati secoli dall'ultima volta che avevamo dormito tutti e tre insieme.

«Non dovete fermarvi per me» tentai un'ultima volta, approfittando dell'erba per nascondere il viso arrossato.

«Infatti non ci fermiamo. Abel, ora voglio che mi ripeti alcune cose, o non riuscirai a tenerle a mente».

My ArchangelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora