Durante la nostra passeggiata feci a Claire molte domande, un po' per avere informazioni che potevano rivelarsi utili e un po' per evitare che lei ne facesse a me. L'idea sembrò funzionare, e in questo modo scoprii finalmente la sua triste storia: da piccola era stata adottata da una coppia di anziani, i quali avevano già un figlio naturale che non l'aveva mai accettata come sorella. Quando i genitori morirono di vecchiaia, quel fratello divenne tutto ciò che rimaneva della sua famiglia, ma iniziò a trattarla sempre peggio fino a che non arrivò ad alzare le mani anche per le sciocchezze. Nonostante ciò, Claire aveva potuto allontanarsi da lui solo dopo aver ottenuto la sua parte di eredità dei genitori, appena qualche settimana prima. Sembrava una ragazza molto dolce... l'idea che un umano l'avesse trattata in quel modo mi faceva star male.
Sforammo ampiamente i cinque minuti senza che nemmeno me ne rendessi conto, e quando arrivai in casa iniziai a preoccuparmi di come Uriel avrebbe accolto la mia iniziativa. Lui tornò poco dopo; aveva già sentito che qualcosa nel mio stato d'animo non andava e come temevo non fu felice di ciò che gli raccontai. Non mi dava colpe, ma era preoccupato per ciò che Claire avrebbe potuto farmi mentre lui non era con me.
Così, quando ben tre giorni dopo vedemmo di nuovo le sue protette, Uriel mi chiese di restare in disparte. Claire stava portando a fatica una busta della spesa piuttosto pesante e lui andò ad aiutarla fingendo di averla vista casualmente. Prese la grande busta senza sforzo e l'accompagnò lungo la strada, mentre io restai a guardarli dalla finestra, inerme. Gran parte della mia vita, ormai, era fatta di attese...
*
«Non mi permette di avvicinarmi» mi raccontò al suo ritorno, mentre eravamo accoccolati insieme sul divano. «Ha paura, non si fida di me o forse del genere maschile in generale».
«Perché pensi questo?» mi preoccupai. Sembrava molto teso.
«Tanto per cominciare ha evaso tutte le mie domande. E' come se non volesse farmi entrare nella sua sfera affettiva, ma se non mi avvicino a lei in questo senso non potrò lavorare sulle sue reazioni verso Amber».
«Magari devi solo aspettare di conoscerla meglio».
«Non so, non sembra disposta a permettermelo, e non intendo solo a livello emotivo. Le ho proposto di portare la spesa fin dentro casa e non ha voluto saperne di lasciarmi entrare».
«Potrebbe aver rifiutato per cortesia. Hai provato a insistere?».
«Purtroppo sì, ma si è rivelato un errore. Qualcosa di me l'ha spaventata tanto che ha finito col mostrarmi i suoi problemi nel peggior modo possibile: ha alzato la voce dicendo che non dovevo avvicinarmi e mi ha colpito con tutta la sua forza. E' quasi caduta a terra per il contraccolpo».
Non me lo aspettavo... in effetti era molto diversa dalla ragazza socievole con cui avevo parlato io.
«Amber era scioccata, le chiedeva di scusarsi dicendo che io non avevo nulla a che fare col suo fratellastro, ma Claire non ascoltava più nemmeno lei» continuò.
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My Archangel
FantasyIn un mondo parallelo al nostro, simile ad un paradiso terrestre, vivono angeli dalle candide ali molto più simili agli esseri umani di quanto potremmo immaginare. Ogni angelo trascorre la sua vita in tranquillità, attendendo con ansia di poter inc...