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Il pomeriggio seguente mi svegliai di soprassalto all'udire quell'orribile suoneria della sveglia. Non ricordavo mai di cambiarla, e non ricordavo nemmeno di averla impostata per cosi tardi.

Mi girò la testa per qualche istante e pensai fosse a causa di tutte le lacrime versate la notte prima, passata in bianco.

Presi in mano il telefono e la disattivai non realizzando ancora bene quello che successe qualche ora prima, finché non notai sul collo la macchia violacea attraverso lo schermo dell'aggeggio.

Appoggiai delicatamente i polpastrelli delle mie dita stupendomi per quanto fosse grande e ben visibile, mentre il display si illuminò mostrandomi le 14:30
Sbuffai alzandomi svogliata dal letto.

«Cazzo!»mormorai sbigottita spalancando gli occhi non appena mi vidi allo specchio . Era peggio di quello che pensai, e sembrò più un succhiotto che un morso.

Come avrei fatto a spiegarlo a Fiona o Josh? Non potevo di certo andare a raccontare a loro tutto anche se era proprio quello che LUI avrebbe meritato facessi. L'unica cosa che avrei fatto per il momento sarebbe stato ignorarlo, rivolgendogli al minimo la parola, stargli il più lontano possibile , e basta.

Presi dell'intimo dal cassetto del comò ed un vestito verde e decisi di aprire la porta ! Notai subito la sua aperta e mi venne un groppo in gola. Era in ordine, mentre ai piedi del letto c'erano due t-shirt ed un paio di jeans. Bussai diverse volte prima di entrare in bagno ma di lui nemmeno l'ombra e fu meglio cosi.

Mi feci una lunga doccia rilassante. Ogni goccia che toccava la mia pelle mi ricordava quegli istanti. Le sue mani, il suo fiato ed il suo profumo. Le sue labbra bollenti e violente attaccate alle mie. Le sue parole.

Scacciai dalla testa ogni vibrazione negativa, ogni ricordo del suo sapore e del suo odore, ma più ci provavo più mi innervosivo. Non avevo mai baciato nessuno dopo Jake. Non mi ero mai lasciata toccare da qualcuno cosi.

Mi vestii velocemente e scesi lasciando i capelli umidi sciolti, nonostante il caldo, ma fu meglio cosi.

Se Fiona avesse visto il segno violaceo, mi avrebbe bombardata di domande.
E a proposito di Fiona.

«Buongiorno dormigliona» disse intenta a lavare i piatti.

«Buongiorno» risposi guardandomi in giro.

«Tutto ok? Sembri...strana!» chiese perplessa.

«No, tutto ok! Sono solo un po' stanca.» Abbozzai un sorriso che però scomparve quasi subito.

«Amore, ma raccogli i capelli, non hai caldo?» domandò accigliata finché scossi il capo.

«Ok» replicò scrollando le spalle. «Allora fai colazione o pranzi? Noi abbiamo già pranzato ed il tuo piatto è nel microonde» sorrise indicandomelo.

«Noi?» domandai dirigendomi verso il microonde.

«Io e Josh e Harry. Lui è uscito poco fa e ha detto di non aspettarlo.»

«Ah...come mai?» chiesi schiarendomi la gola.

«Non lo so, prova a chiedere a Josh!» replicò «...ma senti un po' cos'è questa storia?»

Mi fermai con il piatto in mano e scongiurai tutti i Santi della Terra affinché non mi chiedesse di lui, o non avesse intravisto il segno.

«Quale storia?» domandai sottovoce.

«Si ecco,come mai ti interessa tanto sapere di lui? Siete diventati amici?»

Tirai un sospiro di sollievo.

𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢 //  𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora