35

3.6K 169 4
                                    

35


La mattina seguente mi alzai con la testa pesantissima e fisicamente esausta. Toccai istintivamente la fronte ancora calda, intuendo che la febbre non fosse per niente passata.

Lui non c'era nel letto eppure desiderai con tutta me stessa che fosse accanto a me al mio risveglio . Mi voltai alla mia sinistra ed affondai il volto nel suo cuscino per annusare l'unica sua cosa ancora presente nella stanza, il suo odore.

Restai non so per quanto tempo in quella posizione mentre posai lo sguardo su ogni singolo arnese presente in camera mia, anche su quelli del tutto inutili , pur di tenere la testa occupata.Non ebbi nemmeno il coraggio di accendere il telefono dato che fossi sicura ci sarebbero stati dei messaggi o chiamate da parte di Kaiden.

***

Rimasi per i due giorni seguenti a letto, rifiutando perfino di mangiare  incolpando i sintomi della febbre, anche se in realtà quella non fu per niente la ragione del mio stomaco chiuso. Ero triste e stanca, ma non stanca fisicamente. Esausta nell'animo. Prosciugata.

Rifiutai di vedere perfino Harry durante quei giorni nonostante mi costò molta fatica. Ma sentii la necessità di pensare. Di curarmi le ferite rimuginando a lungo e facendo chiarezza nei miei pensieri. Lo sentii quando durante la notte provò un paio di volte ad abbassare la maniglia della porta che mi ero accertata di chiudere a chiave, sapendo benissimo che sarebbe venuto a farmi visita nonostante glielo avessi categoricamente impedito. 

Avrei voluto rimanere chiusa in stanza a vita, ma lui mi mancava e non avrei resistito un minuto di più senza vederlo, privando me stessa dall'udire la sua voce o vedere i suoi occhi verdi. Sorrisi  alzandomi dal letto, e dopo aver preso della biancheria intima ed un vestitino leggero decisi di entrare in bagno per farmi una doccia veloce affinché potessi migliorare, seppur non molto, il mio stato pietoso.

Scesi di sotto con il cuore in gola impaziente di vederlo.

<Buongiorno!> dissi con un filo di voce prima di infilarmi direttamente in cucina pentendomi di non aver minimamente guardato alla mia destra, per vedere se lui fosse presente o meno in salone.

<Abigail?> domandò sorpreso Josh dal salotto <stai bene?>

<Si> risposi preparando del caffè.

<Ciao, amore mio> mormorò mia zia alle mie spalle prima di stringermi tra le sue braccia mentre mi lasciai cullare ben volentieri, <mi sei mancata>

Non risposi, ma chiusi gli occhi udendo i battiti del suo cuore.

<C'è da mangiare in microonde> aggiunse mentre ci allontanammo affinché mi guardasse negli occhi <o preferisci che ti prepari qualcosa?>

<No, tranquilla, non ho fame> risposi afferrando una bottiglietta d'acqua dal frigorifero mentre udii i passi di qualcuno avvicinarsi in cucina.

<E' successo qualcosa con Kaiden?> chiese Josh afferrando una birra dal frigo.

Non fiatai udendo il suo nome mentre fui salvata dall'apertura della porta d'entrata. Era Harry. Indossava una t-shirt nera, jeans neri e occhiali da sole. Sorrise non appena mi vide, mentre desiderai cosi tanto saltare tra le sue braccia.

<E' successo qualcosa?> domandò perplesso notando tutti in cucina. Mi guardò preoccupato ma lo tranquillizzai con uno sguardo.

<Ciao, amico> lo salutò Josh afferrando un'altra birra.

<Come va ? Hai ancora la febbre?> chiese con gentilezza seppur mi squadrò maliziosamente da capo a piedi senza che gli altri se ne accorgessero.

𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢 //  𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora