80
HARRY'S POV
«Harry, sveglia amico!» Mi strattonò qualcuno capovolgendomi mentre gocce d'acqua picchiettarono incessantemente sul mio volto . Sentii un sapore strano nella bocca impastata e feci difficoltà ad aprire le palpebre. «Styles!» Insistette colpendomi un paio di volte sul viso. Socchiusi gli occhi riconoscendo i lineamenti sfocati di Logan. «Dai amico, alzati!»
«Logan, Harry!»
Riconobbi la voce spaventata di Timmy, affacciato alla finestra mentre piangeva.
«Timmy, non piangere!» Parlò il mio amico alzandosi in piedi mentre deglutii massaggiandomi la testa pesante. Che diavolo era successo? «Chiudi la finestra! Veniamo ad aprirti tra poco.»
«Che è successo?» Mugugnai sentendo una dolorosa fitta perforarmi il cranio mentre notai fossi bagnato fradicio.
«Quei bastardi ci hanno colpito alle spalle con le loro pistole, lasciandoci a terra privi di sensi!» Sbottò Logan mentre ritornai in me ricordandomi dell'accaduto.
«Abigail!» Urlai disperato scattando in posizione eretta mentre ebbi un capogiro che mi fece piegare in due. «Dov'è, Abigail?»
Lo sentii sbuffare ma aspettò che scontrassi il mio sguardo con il suo prima che parlasse. «L'ha portata via Crako!»
Digrignai i denti rendendomi conto che fossi stato incapace di proteggerla. Respirai affannosamente sotto l'acquazzone mentre il mio cuore scoppiò di dolore dentro la mia gabbia toracica, in preda ai rimorsi.
«Styles!» Mi richiamò il mio amico prima di indicarmi qualcosa che si era accinto a coprire con uno dei lenzuoli che aveva steso la mia ragazza qualche ora prima. «Dobbiamo liberarci di lui. Subito!» Esclamò prima di darsi un'occhiata in giro. «E dobbiamo pulire questo casino!» Aggiunse riferendosi alla scena del crimine ed al cancello buttato a terra.
Sospirai annuendo avvicinandomi al corpo senza vita di quel cazzone di Luke. Spostai di poco il tessuto e frugai nella tasca della sua giacca con rabbia cercando quel maledetto telefono. «Hai chiamato qualcuno?» Chiesi al mio amico mentre non rispose. «Chiama Marcus e digli di venire qui , lui saprà come aiutarci!»
Annuì. «Lo faccio subito. Intanto, vado a vedere come sta Timmy!»
Lo vidi allontanarsi mentre infilai le mani tra i capelli ripensandola, amareggiato, deluso e arrabbiato con me stesso. Mi odiavo. Mi stavo odiando a morte e se le fosse capitato qualcosa sarei morto di dolore, di sofferenza . Volevo gridare con tutto il fiato in gola fino a lesionarmi le corde vocali ma non fui capace neppure di emettere un suono. Nulla.
Sperai che Crako non le avrebbe fatto del male, ma chi poteva garantirmi che i suoi uomini non l'avrebbero toccata? Picchiata? Sentii una profonda pugnalata dritta in mezzo al petto mentre parve quasi che una mano gelida strinse in una violenta morsa il mio cuore, provando con decisione a farmelo arrestare di lì a poco. Mi mancò il fiato e mi sentii debole e privo di forze. Mordicchiai le labbra nervosamente pensando ad una soluzione che non implicasse ulteriori guai, e che perlomeno, non mettesse a repentaglio l'incolumità di Abigail o del mio amico. Ma che avrei potuto fare da solo? «Porca puttana!» Urlai tremando dall'ira improvvisa che assalì il mio corpo. Non avrei dormito e non mi sarei dato pace finché non l'avrei trovata.
«Styles!» Mi chiamò Logan affacciato alla porta d'entrata prima di avanzare nella mia direzione con un paio di buste nere che usavamo per i bidoni della spazzatura presenti in giardino. «Infiliamo quell'animale qui dentro!»
Deglutii riguardo l'idea macabra ma non feci storie , onde evitare che i vicini sospettassero. «Hai chiamato Marcus?»
Annuì afferrando i piedi di Luke. «Sta arrivando! Dai, aiutami!» Mi incitò mentre goffamente lo trascinò finché il lenzuolo accidentalmente scivolò via, mostrandosi il volto sbiancato dell'ormai ex scagnozzo di Crako. «Cazzo, cazzo!» Urlò Logan lasciando i suoi piedi sbattere a terra prima di indietreggiare di qualche passo. «Ha gli occhi aperti, porca troia! Chiudiglieli!»
STAI LEGGENDO
𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢 // 𝚑.𝚜 {𝙰𝚄}
FanfictionQuella fu l'estate per eccellenza. Una di quelle che capitava solamente una volta nella vita e che ti portava a toccare l'apice più alto della felicità, e contemporaneamente, il punto più profondo ed oscuro dell'iceberg . Soprattutto, dopo l'incontr...