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Terminai la videochiamata con Kaiden ed entrai in macchina sistemandomi la cintura e pensando a quanto fossero trascorse velocemente quelle due settimane da quando mi fratturai il polso. Misi in moto ed uscii in retro dal giardino sorridendo come un'ebete, pensando che mi sarei finalmente sbarazzata una volta per tutte, di quell'ingombrante gesso.
Accesi la radio premendo i pulsanti a caso per trovare qualcosa di decente da ascoltare durante il tragitto in ospedale, finché udii squillare il telefono appoggiato nel sedile dei passeggeri. Lo collegai con il bluetooth al veicolo e dopo aver premuto sullo schermo, accettai la chiamata.

"Si?" mormorai sapendo benissimo chi fosse.

"Dove sei?"- chiese urlando a causa del baccano in sottofondo. Sorrisi abbassando il volume sul volante. Ascoltare la sua voce negli ultimi giorni era diventato per me ossigeno.

"Sto andando in ospedale" replicai svoltando a destra per entrare in tangenziale.

"Da sola?" domandò perplesso come se fossi piccola.

"Perché?"

Si fermò qualche istante facendomi dedurre che non gli fece molto piacere che non gli avessi chiesto di accompagnarmi.

"Non potevi aspettare che tornassi?" domandò serio mentre soffocai un sorriso. Avevo ragione.

"Ma tu stai aiutando Logan e non volevo disturbarti" mi fermai "...poi, Harry, non sono una bambina e non ho bisogno che tu mi accompagni ovunque come se fossi la mia baby-sitter" scherzai.

"La mia bambina sta crescendo troppo in fretta, ora fa tutto da sola!" replicò mentre lo udii sghignazzare probabilmente scherzando e deridendomi con Logan.

"Piantatela idioti!" sorrisi. "Passo di li non appena finisco, va bene?"

"Già ti manco?"

"Un po'" replicai dimenandomi goffamente nel mettere la freccia per svoltare.

"Stai attenta!" raccomandò.

"Che vuoi dire? Io non sempre attenta, Styles!"

"Mai quanto basta!"

"STYLES" - Sentii la voce del biondino in sottofondo.

"Ah, Harry!"

"Gattino?" replicò .

"Ho preso la tua macchina!"

Non fiatò mentre trattenni una risata mordendomi il labbro nell'attesa che iniziasse ad urlare.

"Tu hai fatto cosa?" chiese perplesso mentre sorrisi. Appunto.

"Ho preso la tua macchina!" ribadii prendendolo in giro.

"Si ho sentito che mi hai detto Abigail, ma, non so, dovrei sentirmi più rilassato per caso?"  sorrise mentre immaginai la sua fossetta comparire nella sua guancia.

"Non ti preoccupare!" provai a rassicurarlo.

"Fai attenzione e non andare veloce, ti scongiuro!" mi raccomandò preoccupato.

"Tranquillo la tratterò bene" - scossi la testa alzando gli occhi al cielo. Josh 2.0.

"Sai che non mi importa nulla della macchina!" rispose.

" Lo so. A dopo." mormorai felice. A volte era pesante, ma il suo modo di fare cosi premuroso non faceva altro che lusingarmi, facendomi sentire la spalle ben protette.

𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢 //  𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora