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ABIGAIL'S POV
Riposi nel vassoio con cura sia il piattino dei waffles che preparai, che la Nutella. Aggiunsi un paio di bicchieri pieni zeppi di succo d'arancia e due tazze di caffè. Nonostante fossero le due, Logan dormiva ancora, così pensai bene di ringraziarlo per ciò che fece per me la sera precedente, portandogli almeno la colazione a letto. Camminai piano piano non staccando per nessuna ragione gli occhi dal vassoio, sperando di non rovesciare o rompere nulla e tirai un respiro di sollievo quando raggiunsi il comodino dove lo appoggiai. Il mio amico, ancora addormentato, mi dava le spalle mentre arrossii ripensando a ciò che successe poche ore prima. Ma come diavolo mi era saltato in mente di baciarlo? Sarò sicuramente sembrata una scema. Scossi la testa scacciando via quei pensieri negativi, e poi, nel caso si sarebbe presentata l'occasione di discutere riguardo il bacio, se così si può definire quello sfioramento di labbra, allora avrei finto di non ricordare, giustificandomi con la storia della sbornia.
Con tutto ciò che frullava nella mia testa, quel bacio era l'ultimo dei miei problemi. Mi piegai sulle ginocchia davanti al letto e con i polpastrelli delle mie dita incominciai a sfiorare la pelle della sua scapola sinistra, provando a svegliarlo dolcemente. Si mosse, voltandosi poi a guardarmi mentre gli sorrisi. «Buongiorno!» Sussurrai vedendolo sbadigliare. Appoggiai i gomiti sul materasso e mi avvicinai a lasciargli un'amichevole bacio sulla guancia mentre parve spaesato e parecchio stanco.
«Che ore sono?» Domandò con voce roca afferrando lasciando una leggera carezza sulla mia guancia mentre stropicciò in continuazione gli occhi.
«Sono le due di pomeriggio.» Lo informai chiedendogli di fare un po' di spazio nel letto, sia per me che per il vassoio che avrei posto tra noi due. Scivolò all'indietro senza fare tante storie, mentre mi sedetti dove prima giaceva lui. «Ho preparato la colazione per farmi perdonare per ieri!» Parlai ancora vergognata , con un filo di voce.
Sorrise dando un'occhiata ai waffles prima di acchiapparne uno sul quale ci spalmò della Nutella . «Tu non hai nulla da farti perdonare!» Masticò silenziosamente mentre lo fissai aspettando che facesse qualche commento sgradevole. «Sono buoni!» Mi complimentò facendomi sorridere, fiera di aver fatto un ottimo lavoro.
«Grazie!»
«Tu, stai bene?» Chiese preoccupato mentre tentennai a rispondere, preferendo semplicemente annuire in un primo momento . Che altro avrei potuto dire? Sapeva meglio di chiunque altro come mi sentissi o cosa stessi passando, inoltre, ero stanca di lamentarmi.
Dato che piombammo in un silenzio che nessuno dei due seppe gestire, presi la palla al balzo e mi decisi a parlare. «Faccio tutto il possibile per non pensarci. Pe non pensarlo.» Mormorai amara, staccando un pezzo di waffle ed infilandolo in bocca sotto il suo sguardo attento. «Mi sento persa e continuo inutilmente a mentire a me stessa, ripetendomi che si tratta solamente di un brutto sogno dal quale mi sveglierò prima o poi.» Spostai di poco il vassoio affinché potessi sdraiarmi anche io. «Quando è morto Jake, l'idea che non l'avrei mai più rivisto è stata dura da accettare. Ma , poi, ho imparato a non incolparmi e a farmene una ragione, non avendo potuto fare nulla per cambiare il destino!»
Annuì comprendendo il filo del mio discorso.
«Perdere qualcuno senza una valida motivazione..» sputai amareggiata «...è dura da accettare, perché ti abbandona con quel fottuto dubbio fisso nella tua testa, che fa tanto male.»
«Quale dubbio?»
Lo guardai. «Io continuerò a domandarmi all'infinito, perché lui se ne sia andato via così.» Non rispose. «Stavolta, non è come le altre perdite. Stavolta, sarà impossibile da accettare.»
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𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢 // 𝚑.𝚜 {𝙰𝚄}
FanfictionQuella fu l'estate per eccellenza. Una di quelle che capitava solamente una volta nella vita e che ti portava a toccare l'apice più alto della felicità, e contemporaneamente, il punto più profondo ed oscuro dell'iceberg . Soprattutto, dopo l'incontr...