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Fu la prima volta che dormii cosi beatamente, cosi spensierata e priva di timori. Fuori il tempo era nuvoloso , ma quel grigio stranamente non riuscì a rovinare il mio buon umore.

Sembrò perfino che avessi recuperato tutte le ore perse, passando le notti a piangere, e per la prima volta, mi sentii eccessivamente calma e rilassata.

Lui, come al solito non era nel letto. Come al solito era sgattaiolato via onde evitare qualche irruzione a sorpresa di Fiona.

Afferrai il cellulare in mano per controllare se qualcuno si fosse ricordato di me, ed in effetti trovai due chiamate perse da parte di Kaiden, di cui avevo completamente dimenticato l'esistenza. Ero una pessima amica.

"Cazzo è tardissimo" sbuffai guardando le 14 sullo schermo prima di avviare la chiamata .

"Dormigliona!"

"Hey , come va?" Mormorai schiarendomi la gola.

"Sono a lavoro! Ero in pausa questa mattina quando ti ho chiamata> disse <..volevo sapere come stavi!"

"Tranne per una leggera frattura al polso, per il resto bene" ironizzai.

"Bene, e "mi sono fratturata il polso" non vanno molto d'accordo nella stessa frase".

Risi.

"Com'è successo?" Domandó preoccupato.

"Ti spiegherò, ma sto bene non ti preoccupare, non è nulla di grave."

" Mi dispiace piccola. Avrei voluto passare ma purtroppo non ho tempo. Quindi non verrai alla festa sugli scogli?"

"Quand'è?"

"Stasera"

"Ovvio che ci saró !"

"Viene anche Harry?" Chiese contento della mia partecipazione mentre sitai qualche secondo prima di rispondere.

"Non lo so. Glielo devo chiedere."

"Certo! Mi farebbe piacere se venisse, ma se non hai il passaggio avvisami, vengo a prenderti io"

"Ok. A dopo allora!"

"Ciao piccola"


Riattaccai il telefono e decisi che fosse anche ora di alzarmi dal letto.

"CAZZO, STYLES SEI FINITO!" sbottai ad alta voce come una matta, non curandomi se si sarebbe presentata poco dopo la polizia sotto casa mia, quando vidi una grossa scritta nera sul gesso ed un disegno stilizzato della sua farfalla.

Provai a calmarmi prima di afferrare le mie salviette struccanti dalla borsa.

"Deve per forza di cose essere uno scherzo. Adesso verrà via sicuramente!" Mormorai disperata provando a sfregare con violenza, inutilmente, dato che il pennarello indelebile si era asciugato perfettamente.

<STYLEEEEEEES!> urlai di nuovo con tutto il fiato in gola.

Uscii in balcone con ancora la sua maglietta addosso ed accesi una sigaretta sperando di riuscire a calmarmi.
"Idiota!" Pensai dato che glielo avevo categoricamente vietato anche solo di poter pensare una cosa del genere.

Sbuffai rassegnata al pensiero che sarei dovuta andare in giro con la scritta "Harry Styles è un gran figo" per due intere settimane.

Faceva piuttosto freddino nonostante fosse estate piena e cosi rientrai provando a pensare a cosa potessi fare, e mi domandai anche se avessi potuto cambiare il gesso.

𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢 //  𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora