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ABIGAIL'S POV.

«Non ci credo!» Spalancai la bocca con stupore finché le mie labbra presero la forma di un sorriso a trentadue denti. «IAN!» 

«C-ciao!» Corse ad abbracciarmi mentre lo strinsi fortissimo al mio petto perdendomi nel calore di quel gesto così puro e spontaneo che mi riempì di vita. «M-mi sei m-mancata tanto!» Esclamò emozionato al mio orecchio mentre chiusi gli occhi e sprofondai il viso tra il suo collo e la sua clavicola. 

«Anche tu, Ian, e nemmeno immagini quanto!» Mormorai scostandomi per dargli un'occhiata da cima a fondo . «Sei diventato più alto, e sei diventato bellissimo!» Lo complimentai facendolo arrossire all'istante. 

«T-tu sei dimagrita t-tanto !» Parlò posando delicatamente il palmo della sua mano sulla mia guancia mentre sospirai, appoggiando la mia mano sopra il suo dorso. «Stai bene?»

Annuii . «Mi dispiace per tutto, Ian!» Sussurrai con gli occhi pieni di lacrime. «Ti devo la vita e non smetterò mai di ringraziarti per quello che hai fatto per me!»

Le mie parole furono sincere, e per quanto avessi odiato Crako, in fondo era suo padre ed era anche l'unica persona al mondo che il ragazzo avesse. Scosse la testa regalandomi un bellissimo sorriso che in qualche modo riuscì a rasserenarmi. «N-non è colpa t-tua!» Balbettò. «Ora io s-sono felice e ho t-trovato una f-famiglia che mi v-vuole veramente bene!» Aggiunse con entusiasmo indicandomi l'uomo alle sue spalle. Lo guardai mentre scattò in piedi avvicinandosi a passo lento e zoppicante . Parve un uomo abbastanza autoritario e di bell'aspetto per la sua età. Non seppi perché, ma i suoi occhi mi ricordarono parecchio qualcuno che già avevo incontrato.

«Abigail!» Esclamò con voce roca, fissando nei minimi dettagli ogni particolare del mio volto. Non mi diede affatto fastidio, dato che non ci vidi per niente malizia in quello sguardo, bensì, parvero gli occhi malinconici di un padre. Un padre che probabilmente aveva perso tutto. Vidi il suo pomo d'Adamo fare su e giù quando i suoi occhi si velarono di uno strano luccichio.

«Salve!» Replicai allungandogli la mano che si affrettò a stringere mentre aspettai con curiosità che si presentasse .

«Eh, si ...scusami!» Gesticolò imbarazzato, il che mi fece anche tenerezza. «Io sono Filip Apuleio, il padre di Samantha!»

Spalancai gli occhi comprendendo il tutto. I suoi sguardi, i suoi gesti e perfino i suoi occhi. Filip era il figlio di Mikhail e Sara, i quali ammiravo e volevo un gran bene. «Non si preoccupi, Filip, so tutto di sua figlia!» Lo tranquillizzai mentre annuì chinando il capo afflitto dalla tristezza. Mi avvicinai all'uomo e senza tentennare minimamente, lo abbracciai lasciandolo sbigottito anche se per poco, dato che mi strinse quasi subito tra le sue braccia forti. «Grazie di tutto, Filip!» Sussurrai accarezzando su e giù la sua schiena sentendo i battiti accelerati del suo cuore, contro il mio petto. 

Si staccò da me accennandomi un sorriso e pulendo via un paio di lacrime dagli angoli dei suoi occhi verdi. «Sei uguale a lei!» Sospirò provando a tranquillizzarsi. «Era solo poco più alta di te!» Mi mostro il palmo della sua mano.

«Abigail!» Disse Ian alle mie spalle prima di raggiungermi. «F-Filip mi ha adottato!»

«Davvero?» Chiesi conferma all'uomo che sorrise annuendo. «È grandioso!» 

Sapevo che Ian, dopo la faccenda, fosse stato tenuto sotto custodia dagli agenti della polizia e poi portato in una casa famiglia nei pressi della capitale. Avevo anche supplicato Dennis affinché mi riferisse dove si trovasse il ragazzo. Filip era un uomo dal cuore nobile, il che gli fece onore ai miei occhi. Non avrei mai immaginato che qualcuno potesse mai adottare il figlio dell'assassino di tua figlia, però fui felice per Ian, perché finalmente avrebbe ricevuto l'amore e la libertà che meritava. 

𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢 //  𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora