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Mi voltai e rivoltai assonnata ed esausta nel letto a causa della troppa luce presente in stanza domandandomi del perché lui non fosse accanto a me dato che tranne noi due, non ci sarebbe stato nessun altro in casa a quell'ora. Sbadigliai un paio di volte strofinando gli occhi gonfi e le palpebre pesanti prima di afferrare il telefono staccandolo dal carica batterie con l'eleganza di un'elefante . Notai diversi messaggi su whatsapp, due chiamate e le 16 di pomeriggio. Louise e Bryan, da ciò che lessi, erano atterrati alle 11 di mattina, mentre Fiona oltre le ennesime raccomandazioni, mi aveva inviato anche varie foto dal viaggio in traghetto.

"Mi sono appena svegliata" le scrissi vedendola online e soprattutto non facendola preoccupare data la mia assenza.

"Ciao, tesoro! Già mi manchi. Mi raccomando, comportati bene con Harry!"

"Si, si, va bene"  le risposi mentre andai in galleria per guardare le foto del giorno precedente, e mi scappò un sorriso. Dove diavolo era? 

Mi alzai svogliata per dirigermi in bagno, e quando uscii , decisi di entrare in camera sua trovandolo sdraiato sul fianco. Era mezzo nudo con i capelli sparsi sul cuscino, e mi dava le spalle. Avanzai e lentamente mi sdraiai accanto a lui, provando a non svegliarlo. Lo abbracciai da dietro appoggiando il mio braccio sul suo addome nudo con cautela, ma si mosse.

«Perdonami!» Sussurrai lasciandogli un bacio sulla schiena. «Non volevo svegliarti!»

Afferrò la mia mano e la strinse delicatamente prima di voltarsi a guardarmi. «Eccolo qui, il mio gattino!» Disse con voce roca e graffiata la quale, mentirei se dicessi che non l'amassi. Sorrisi sia per le sue dolcissime parole che per i capelli arruffati . «Come hai dormito?» Domandò baciandomi delicatamente la pelle del mio collo, stringendomi a sé.

«Bene.» Risposi sospirando e chiudendo gli occhi godendomi appieno le sue attenzioni. «Tu?»

Ritornò a guardarmi giocherellando con i miei capelli. «Che ore sono?»

«Le sedici e qualcosa.» Risposi accarezzando con i polpastrelli delle dita le sue labbra.

«Sono solo quattro ore che dormo.» Parlò. «Ero da Logan questa mattina, poi quando sono tornato, ho aspettato che ti svegliassi per pranzare insieme.» Aggiunse mordicchiando le mie dita, prima che le ritirassi sorridendo, per infilarle tra i suoi capelli. Erano morbidi e profumati, lasciandomi intuire che fosse sicuramente reduce da una doccia.

«Perché non mi hai svegliata?» 

«Perché avevi bisogno di riposare.» Sbottò contro le mie labbra stringendo saldamente il mio gluteo destro con la mano.

Ansimai nella sua bocca mentre si morse il labbro. «Hai in mente qualcosa per oggi?»

«No, a meno che Marcus non mi chiami per quella birra!» Mormorò baciandomi e sdraiandosi sopra me, così non persi tempo ad allacciare per bene le gambe dietro la sua schiena diminuendo ulteriormente la distanza tra i nostri corpi. Mi guardò dolcemente mentre avvinghiai le braccia dietro il suo collo.

«Mi accompagni da Mikhail?» Chiesi mentre mi baciò di nuovo prima di annuire.

«Va bene, ma perché?» 

«Perché ho intenzione di pagargli quel debito. Non voglio che lui chiuda il negozio, ed inoltre,  non so che farmene di tutti quei soldi.» Replicai convinta della mia decisione. Giocherellai con le sue ciocche color cioccolato invidiosa del fatto che quel ragazzo non avesse nemmeno le doppie punte. Era perfetto, ma com'era possibile?

«E' un gesto davvero nobile da parte tua, e sappi che sono fiero di te!» Sorrisi imbarazzata mentre mi fece il solletico cogliendomi alla sprovvista. «Vai a prepararti!» Aggiunse.

𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢 //  𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora