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LOGAN'S POV.


Sbuffai annoiato camminando in mezzo a quel fitto e silenzioso bosco. Dinanzi a me il nulla. Solo verde. Nessuna traccia di Abigail né tantomeno di Crako. Harry pensò bene che separandoci avremmo avuto più probabilità di trovarla, nonostante sarebbe stato anche molto più pericoloso dato gli agguati dietro gli angoli. 

Con la sfortuna attaccata al culo, sarei sicuramente stato io il primo ad imbattermi in Crako, perciò, pensai bene di prepararmi mentalmente al peggio. Caricai la pistola, infilai nella volata il silenziatore e dopo aver schiaffeggiato più volte il viso , sia per incoraggiarmi che per accertarmi che fossi ancora sveglio, tirai un lungo respiro e mi misi in guardia .  Certo, avevo sempre fatto parte di quel mondo e frequentavo spesso gentaglia , ma mai avrei immaginato di trovarmi catapultato in un contesto così ravvicinato al pericolo più grande che potesse esserci a Malta. L'idea di poter uccidere qualcuno mi fece accapponare la pelle e raddrizzare i peli delle braccia in un battibaleno. Era anche vero che Crako se la meritava una bella pallottola in piena fronte e se si fosse presentata l'occasione, l'avrei fatto volentieri, soprattutto per Jake. Dovevo rivendicare la morte del mio migliore amico, mio fratello. E poi, avevo ancora l'amaro in bocca per la distruzione del mio locale, ridotto in polvere assieme a tutti i miei risparmi investiti.

Promisi a me stesso che non appena la faccenda si sarebbe definitivamente chiusa, avrei per sempre abbandonato il mondo dello spaccio e delle gare clandestine. Avevo tutte le carte in regola per farlo e forse, era anche arrivato il momento di mantenere la promessa che feci a mia madre prima che morisse.  Tanto per cominciare avrei rimesso in sesto il mio locale per poi concentrarmi sul lavoro, quello onesto . Mi sarei goduto appieno mio fratello accompagnandolo nella sua crescita , e soprattutto, avrei provato ad essere ciò che più si avvicinava ad un modello sano da seguire.  

Rallentai la velocità dei passi finché mi bloccai sul posto.

Il mio intuito fiutò la presenza di qualcuno prima ancora che le mie orecchie udissero la sua camminata rapida su foglie e ramoscelli. E se fosse stato lui? Il cuore incominciò a palpitare mentre la saliva nella mia cavità orale si seccò all'istante. Tutti gli altri erano ancora alla villa, e se fosse stato qualcuno dei nostri, ci avrebbe perlomeno annunciato il suo arrivo con la ricetrasmittente. Sudai a freddo intuendo che si stesse dirigendo proprio nella mia direzione con fiato affannato, così su due piedi, mi nascosi dietro ad un tronco, ed istintivamente trattenni il fiato quando una forte agitazione, sotto forma di brivido freddo percorse la mia spina dorsale. 

Era solo uno.

Rallentò improvvisamente mentre aggrottai la fronte non comprendendo del tutto la sua decisione. Che si fosse accorto di me? No, non era possibile. Io non avevo visto lui e fui certo che neppure lui avesse visto me. Azzerai totalmente il respiro e non osai nemmeno deglutire, ma ci pensò quel fottuto giubbotto antiproiettile a fregarmi dato che accidentalmente si strusciò contro la corteccia provocando un leggero rumore, simile alla chiusura della zip delle felpe. 

"Cazzo!" mimai a denti stretti non ascoltando più nulla. Nessun passo, come se si fosse teletrasportato altrove. Eppure, sapevo bene che fosse ancora lì ad aspettare che uscissi. Percepii una strana sensazione nell'aria, simile all'elettricità, al pericolo, anche se per nulla collegabile a quel putrido verme di Crako.

Chiunque fosse però, aspettava scalpitante che sbucassi fuori da un momento all'altro pronto a piantarmi una pallottola in faccia o un pugnale in gola, così lo accontentai, curioso anch'io di conoscere l'identità di quell'uomo misterioso. Con una mossa scaltra, voltai il busto sbucando alla sinistra dell'albero e contemporaneamente mirai l'arma alla sagoma . Un mix tra adrenalina e paura si impossessò del mio corpo quando ricevetti la stessa risposta dall'altra parte. Anche l'uomo dinanzi a me mi puntò il suo mitra a qualche centimetro dal volto mentre il sudore della fronte accarezzò le mie tempie prima di scivolare lentamente giù lungo le guance . «Cristo Santo, Logan!» Mormorò sollevato Filip mentre dopo aver strizzato un paio di volte gli occhi accertandomi che fosse davvero lui, sbuffai rasserenato, con le ginocchia molli ed il cuore in gola. «Metti giù l'arma, figliolo!» Mi ordinò sorridendo  dinanzi alla mia figura sbiancata seppur in parte, parecchio sollevata. 

𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢 //  𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora