61
«Non la sopporto quando fa così.» Sbottai con le lacrime agli occhi. «Mi dispiace per quella battuta, è stata di pessimo gusto!»
«Non ti preoccupare!» Sorrise. «Sai che non mi importa cosa pensa la gente di me. Mi importa solo quello che tu pensi di me.»
Mi sollevai e lo baciai trascinandolo sopra il mio corpo. «Penso che tu sia un angelo, un ragazzo dal cuore d'oro come pochi.» Lo baciai di nuovo allacciando le mie braccia dietro il suo collo. «Mi infastidisce il fatto che gli altri non possano vederti attraverso i miei occhi.» Sussurrai contro le sue labbra morbide e dolci.
«Mi basta questo!» Disse prima di imprimere le sue labbra contro la mia fronte.
«Tu sei...» mi fermai finché non ritornò a guardarmi negli occhi, «...il mio dj, capellone , tatuato, preferito!» Lo derisi mentre scoppiò a ridere.
«Dai, andiamo!» Esclamò alzandosi.
«Dove?» Mormorai sbigottita.
«A cucinare qualcosa.»
«Ma non avevi da fare?» Chiesi perplessa. Lui stesso disse che avesse da fare.
«Si...» sorrise allungando le sue mani «...con te.»
«Era una scusa per non andare con loro?» Risi afferrando le sue mani mentre con estrema facilità mi aiutò ad alzarmi.
«Era una scusa per rimanere con te.» Aggiunse prima di colpirmi sul fondoschiena facendomi sobbalzare come al solito.
«Harry!» Lo rimproverai divertita voltandomi a guardarlo.
«Abigail!» Mi imitò soffocando un ghigno facendomi ridere.
«Devi controllare di più la tua forza.» Piagnucolai.
«Dici?» Sussurrò avvicinandosi pericolosamente prima di afferrare i miei glutei e di alzarmi in braccio. Mi aggrappai forte a lui allacciando le mie gambe dietro la sua schiena, mentre si diresse in cucina. Mi appoggiò sopra il tavolo e dopo avermi baciata nuovamente, si scostò voltandomi le spalle.
«Che fai?» Domandai curiosa mentre cercò goffamente qualcosa aprendo tutte le ante.
«Cucinerò per te» Disse .
«Tu?» Sollevai le sopracciglia finché scoppiai a ridere quando mi guardò offeso. «Scusa!»
«Eccola!» Borbottò afferrando una pentola che in seguito, sotto il mio sguardo scrutante riempì d'acqua.
«Sei serio?» Farfugliai sorpresa capendo che facesse davvero sul serio. «Possiamo ordinare qualcosa se vuoi. Inoltre io non ho molta fame.»
«Assolutamente no!» Replicò di spalle intento a versarci un po' di sale dentro, anche se, quel un po' in realtà era un pugno. Sorrisi . «Voglio cucinare per la mia ragazza!» Mormorò felice. «Che c'è di male?»
«Non era necessario.» Replicai nonostante fossi contenta del suo gesto. Nessun uomo aveva mai cucinato per me.
«Devo prepararmi per quando verrai a vivere con me.» Rispose prima di avvicinarsi di nuovo e piazzarsi tra le mie gambe. «O hai cambiato idea?» Domandò dandomi un leggero bacio sul naso.
«No.» Scossi la testa mordendomi il labbro. «Non ho cambiato idea e non lo farò mai.»
Appoggiò la sua mano sul mio volto ed accarezzò le mie labbra con il suo pollice provocandomi i brividi. «Sicura?» Sussurrò contro la mia bocca prima di mordermi delicatamente quello inferiore.
Annuii . «Mai stata più sicura in vita mia!» Lo baciai facendolo sorridere felice come un bambino. Amavo quando era così sorridente e rilassato, capace di mettere di buon umore perfino me. Lo guardai muoversi concentrato nella cucina anche se in modo buffo, e non smisi di ridere nemmeno per un'istante.
STAI LEGGENDO
𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢 // 𝚑.𝚜 {𝙰𝚄}
FanfictionQuella fu l'estate per eccellenza. Una di quelle che capitava solamente una volta nella vita e che ti portava a toccare l'apice più alto della felicità, e contemporaneamente, il punto più profondo ed oscuro dell'iceberg . Soprattutto, dopo l'incontr...